Equitalia: che cosa fare quando arriva una cartella esattoriale

Come comportarsi quando Equitalia recapita una cartella esattoriale? Dalle "cartelle pazze" alla richiesta di pagamento a rate.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 26/12/2014 Aggiornato il 26/12/2014
Equitalia: che cosa fare quando arriva una cartella esattoriale

Una vecchia multa o una tassa non pagata e arriva a casa la cartella esattoriale da parte di Equitalia con importo lievitato da sanzioni e interessi. Cosa fare? Niente paura, vi spieghiamo passo dopo passo come procedere. La prima cosa fare quando si riceve una cartella esattoriale è verificare se davvero non si è pagata quella multa o quella tassa. Armati di pazienza, occorre cercare tra le scartoffie conservate nei cassetti di casa, quella ricevuta o qualsiasi altro documento fiscale che provi l’avvenuto pagamento. Se si riesce a recuperare il bollettino con cui è stato effettuato il versamento oppure risulta che il debito con il Fisco è prescritto, ma Equitalia nonostante ciò ha comunque inviato la cartella di pagamento, si è di fronte alle famose cartelle pazze. Il contribuente che la riceve, anche se ha pagato il debito, deve in ogni caso attivarsi e chiedere egli stesso la sospensione della riscossione. Una possibilità questa prevista dal 1 gennaio 2013 in base alla quale il cittadino che riceve una cartella pazza deve presentare ad Equitalia una dichiarazione in cui attesta che le somme oggetto della cartella sono state interessate da prescrizione, sentenza che ha annullato la pretesa del creditore, oppure sono state già pagate. La dichiarazione deve essere presentata sulla base di un modello che si trova on line sul sito di Equitalia da portare direttamente presso gli sportelli presenti sul territorio o anche comodamente a casa si può fare richiesta di sospensione immediata collegandosi al sito (http://www.gruppoequitalia.it/equitalia/opencms/it/cittadini/sgraviesospensioni/sospensioneonline/).

Occhio però ai tempi: la dichiarazione si deve presentare entro 90 giorni dalla ricezione della prima cartella di pagamento, insieme alla ricevuta dell’avvenuto pagamento, della sentenza o del provvedimento di sgravio, muniti di documento di riconoscimento in corso di validità. Se invece il contribuente deve pagare quanto contestato dal Fisco, Equitalia offre la possibilità di saldare il debito in un’unica soluzione oppure a rate, scegliendo il piano di pagamento più adatto alle proprie esigenze e soprattutto alle disponibilità economiche. Si può così ottenere un piano di rateizzazione straordinario fino a 120 rate (10 anni) oppure un piano ordinario a 72 rate (6 anni). L’importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani sono alternativi per cui, in caso non venga concesso il piano lungo di 10 anni, si può sempre chiedere la rateazione ordinaria. Il piano a 72 rate è concesso per debiti fino a 50 mila euro. Equitalia rende disponibile sul suo sito istituzionale un nuovo servizio per la richiesta di rateazione. Un sito dal look rinnovato e più semplice che aiuta i contribuenti nel disbrigo delle pratiche riguardanti le cartelle esattoriali, tra cui proprio il servizio di richiesta del pagamento rateale on line, da pc, tablet e anche smartphone. Chi riceve una cartella esattoriale per un debito sotto i 50mila euro, che non può pagare in un’unica soluzione, può chiedere a Equitalia di rateizzare il proprio debito fino a un massimo di 72 rate. Si può scegliere tra rate fisse o crescenti, facendo una domanda semplice, senza aggiungere alcuna documentazione. Dal sito di Equitalia si chiede direttamente la rateazione (ecco il link https://www.gruppoequitalia.it/equitalia/opencms/it/servizi/rateazioni-online/index.html?). Compilando il form con i dati anagrafici si inoltra la richiesta in modo semplice e veloce.

Il piano di rateazione lungo di 10 anni (120 rate) si può chiedere invece quando la situazione economica è molto grave e dipende da fattori estranei alla volontà del contribuente come ad esempio la cessazione del rapporto di lavoro, l’insorgenza in famiglia di una grave patologia per cui si devono affrontare ingenti spese mediche. La richiesta del piano straordinario può essere inoltrata quando l’importo della singola rata è superiore al 20% del reddito mensile, così come risulta dall’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) indicato nel modello Isee. La domanda si presenta sulla base di un modello disponibile sul sito di Equitalia o agli sportelli presenti sul territorio, tramite raccomandata a/r oppure a mano. Per verificare ogni momento le rate da pagare con gli importi e ogni altro dettaglio sulla propria situazione debitoria, Equitalia mette a disposizione un servizio di estratto conto on line, a cui si accede, previa registrazione, muniti di nome utente e password. Per chi avesse poca dimestichezza con il personal computer, da qualche anno sono attivi sul territorio nazionale anche degli sportelli a servizio dei contribuenti. Si tratta dello “sportello amico” che si trova all’interno degli uffici della società di riscossione e dedicato all’assistenza delle persone con maggiore difficoltà nel gestire le pratiche burocratiche, come anziani ma anche cittadini immigrati.

 

 

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