Ecobonus per il risparmio energetico. Quali documenti per la detrazione 65%

In rassegna i documenti necessari per fruire della detrazione dall’Irpef per interventi di risparmio energetico sull’immobile, quelli da inviare e quelli da conservare.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 24/06/2014 Aggiornato il 24/06/2014
Ecobonus per il risparmio energetico. Quali documenti per la detrazione 65%

Quali sono i documenti necessari per avere la detrazione fiscale al 65% per le spese relative al risparmio energetico sull’immobile? Quali vanno conservati in caso di controlli da parte del Fisco? Quali invece vanno trasmessi?

Chi effettua lavori che aumentano il livello di efficienza energetica sul proprio immobile ha diritto ad uno sconto fiscale che consiste nella detrazione dall’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. La quota di sconto che viene riconosciuta cambia a seconda del periodo in cui vengono effettuati questi interventi. In particolare la detrazione dall’Irpef è pari al:

  • 65%, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 30 giugno 2015
  • 50% per le spese che saranno effettuate dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016.

Dal 1° gennaio 2016, per i condomini dal 1 luglio 2016, l’agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione al 36%.

Le spese che danno diritto alla detrazione in oggetto devono essere quelle sostenute per interventi mirati a:

  • riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
  • miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi)
  • installazione di pannelli solari
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Quali sono i documenti necessari per fruire dello sconto fiscale?

Il soggetto interessato deve reperire:

  • l’asseverazione, quel documento che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti. Nei casi di interventi di sostituzione di finestre e infissi o per le caldaie a condensazione con potenza inferiore a 100 kW, l’asseverazione è sostituita da una certificazione dei produttori.
  • L’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica, che contiene i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio,
  • la scheda informativa relativa agli interventi realizzati, quel documento che contiene i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese e dell’edificio su cui i lavori sono stati eseguiti, la tipologia di intervento eseguito e il risparmio di energia che ne è conseguito, nonché il relativo costo. In essa va indicato anche l’importo per le spese professionali e quello utilizzato per il calcolo della detrazione. 

L’asseverazione, l’attestato di certificazione/qualificazione energetica e la scheda informativa devono essere rilasciati da tecnici abilitati alla progettazione di edifici, iscritti ad ordini e collegi professionali. Una volta ottenuti questi documenti per fruire della detrazione fiscale, il soggetto deve trasmettere, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, una copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati. La trasmissione di questi documenti all’Enea deve avvenire in via telematica, attraverso il sito internet dell’agenzia.

Può capitare che il contribuente non sia ancora in possesso della documentazione, poiché l’intervento è ancora in corso di realizzazione. In questo caso si può fruire comunque della detrazione per lavori di risparmio energetico, per le spese sostenute in ciascun periodo d’imposta, a condizione che venga attestato che i lavori non sono conclusi.

I documenti che il contribuente deve conservare ed esibire all’agenzia delle entrate in sede di controlli, qualora venga fatta richiesta sono:

  • il certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato
  • la ricevuta di invio tramite internet all’Enea
  • le fatture/ricevute fiscali/bonifici comprovanti le spese effettivamente sostenute.
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