Dichiarazione dei redditi: invio 730/2016 in scadenza

Venerdì 22 luglio è l'ultimo giorno utile per l'invio del 730/2016, relativo ai redditi dello scorso anno. La scadenza riguarda sia chi utilizza il 730 ordinario che quello precompilato.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 20/07/2016 Aggiornato il 20/07/2016
730

Si avvicina la scadenza per la denuncia dei redditi per il 2016. L’ultimo giorno utile per la presentazione del modello 730 e la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille (mod. 730/1) è venerdì 22 luglio. La scadenza riguarda sia i contribuenti che presentano direttamente la dichiarazione precompilata sia coloro che si avvalgono dell’assistenza fiscale di un Caf o di un professionista abilitato. 

Come per lo scorso anno, anche nel 2016 l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti il 730 precompilato, ossia quello già compilato in alcune sue parti. I lavoratori dipendenti e pensionati interessati possono accettare il modello così come proposto oppure possono modificarlo/integrarlo prima dell’invio, entro il 22 luglio.

I dati che sono già inseriti nella dichiarazione precompilata sono:

  • i dati della Certificazione Unica, consegnata al dipendente o pensionato dal sostituto d’imposta (datore di lavoro, ente pensionistico) e inviata da quest’ultimo all’Agenzia delle Entrate. Si tratta dell’ex CUD. Nella Certificazione Unica sono indicati, per esempio, il reddito di lavoro dipendente o di pensione, le ritenute Irpef, le trattenute di addizionale regionale e comunale, i compensi di lavoro autonomo occasionale e i dati dei familiari a carico
  • gli interessi passivi sui mutui, i premi assicurativi e i contributi previdenziali, che vengono comunicati all’Agenzia delle Entrate da banche, assicurazioni ed enti previdenziali
  • le spese sanitarie e relativi rimborsi, le spese universitarie e relativi rimborsi, le spese funebri e i contributi versati alla previdenza complementare, che vengono comunicati rispettivamente da medici e strutture sanitarie, da enti e casse con finalità assistenziali, da università, da soggetti che esercitano attività di pompe funebri e da enti previdenziali
  • i bonifici riguardanti le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per arredo degli immobili ristrutturati e per la riqualificazione energetica degli edifici, comunicati dalle banche e da Poste italiane
  • alcuni dati contenuti nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente: per esempio, i dati dei terreni e dei fabbricati, gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali (come le spese sostenute negli anni precedenti per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di arredo degli immobili ristrutturati e di riqualificazione energetica degli edifici)
  • altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria come ad esempio le informazioni relative agli immobili, i versamenti effettuati con il modello F24, le compensazioni eseguite e i contributi versati per i lavoratori domestici

Il contribuente può accedere al 730 direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione apposita dotato di credenziali di accesso a Fisconline o dal portale dell’Inps, anche in tal caso munito di PIN. Inoltre quest’anno sono aumentati i canali per accedere alla dichiarazione precompilata, ossia SPID (il nuovo “Sistema Pubblico dell’Identità Digitale”), NOiPA (riservata ai dipendenti pubblici) e Smart card (Carta Nazionale dei Servizi).  Una volta entrato nella precompilata, il contribuente verifica tutti i dati nel foglio riepilogativo in cui sono presenti sia quelli utilizzati che quelli non utilizzati dall’Agenzia delle Entrate. Se il contribuente ritiene che i dati non utilizzati siano completi e corretti li riporta in dichiarazione tramite una procedura guidata.

Si precisa da ultimo che chi riceve on line il 730 precompilato, non è autorizzato ad utilizzarlo ma può continuare ad avvalersi della dichiarazione ordinaria, compilata e inviata dal commercialista di fiducia p dal CAF.

 

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