Comprare all’asta

Arte o antiquariato, ma anche libri, oggetti da collezione, modernariato, abiti vintage, vini pregiati… Acquistare in una casa d’aste può rivelarsi un buon affare, ma soprattutto è facile e divertente. Con poche regole per tutelarsi.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/08/2014 Aggiornato il 11/08/2014
Comprare all’asta
Le case d’asta possono essere grandi o piccole e trattare sia pezzi rari e preziosi, sia oggetti a offerta libera. Di gran moda nel corso del Settecento, quando Christie’s e Sotheby’s a Londra iniziarono a vendere opere d’arte, oggetti antichi e libri, le aste sono un’antica forma di commercio, che segue una sorta di magico rituale: viene presentato il lotto (il bene in vendita), la sala bisbiglia, l’atmosfera si fa elettrizzante, le offerte si susseguono e, alla fine, il banditore batte il martelletto e lo aggiudica alla cifra più alta. Hanno ingresso libero e sono aperte al pubblico; prima di partecipare, è importante sapere quale è il ruolo della casa d’aste. È l’intermediario tra venditore e compratore: prima mette in contatto proprietari e acquirenti per mezzo di cataloghi cartacei e on-line e della pubblicità, poi si occupa di tutte le procedure della vendita presso le sue sedi; infine, riscuote il denaro. Per questo ruolo richiede il pagamento di una commissione che viene calcolata in percentuale sulla cifra raggiunta in sala (prezzo di aggiudicazione). Durante l’asta il bene in vendita (può essere un singolo oggetto o un insieme di pezzi venduti insieme con lo stesso numero) viene acquistato dal miglior offerente. Il banditore dall’alto del suo banco dirige l’asta: ha il compito di presentare i lotti in ordine numerico come riportato in catalogo, accetta offerte in progressione e le gestisce aggiudicando il bene all’ultimo contendente con un colpo di martello o di campanello. La vendita ha inizio con un prezzo di partenza, la base d’asta (normalmente più bassa della stima minima), e procede con rilanci di circa il 10% rispetto all’offerta precedente. Il lotto viene aggiudicato alla cifra più alta tra quelle fatte in sala o per telefono e quelle scritte: purché venga raggiunta la riserva.

Offerta libera: il lotto non ha né una stima indicativa, né una riserva; l’asta parte da un valore minimo simbolico. 

Riserva: corrisponde al prezzo minimo di vendita concordato dalla casa d’aste con il venditore, al di sotto del quale il lotto non può essere venduto; è confidenziale e non coincide necessariamente con la stima pubblicata sul catalogo. Qualora la cifra di riserva non venga raggiunta, il lotto resta invenduto.

christie's oggetti asta

Come partecipare all’asta

In sala
Ci si registra con documento di identità valido, codice fiscale ed eventuali referenze bancarie e si riceve una paletta con un numero personale. A questo punto si può partecipare di persona alzando, in modo ben visibile, la paletta al momento di fare un’offerta. La registrazione è gratuita e non implica nessun obbligo di acquisto.

Al telefono
Dopo essersi accordati precedentemente, si viene chiamati dallo staff che riporta le offerte in corso nella sala e fa le offerte per conto dell’acquirente . Poiché le linee sono limitate, le case d’asta si riservano di offrire questo servizio per i lotti più costosi.

Per iscritto
Si fa un’offerta scritta indicando la cifra massima (al netto della commissione) che si vuole proporre, compilando l’apposito modulo, allegato al catalogo o scaricato dal sito, e inviandolo almeno 24 ore prima dell’inizio dell’asta.

Via internet
Si ascolta, si vede il banditore e si possono fare offerte in tempo reale dalla propria abitazione. Solo alcune case d’asta però lo consentono: nel caso si voglia seguire questa procedura, è meglio chiedere più informazioni con qualche giorno di anticipo.

Prima di concludere

Esaminare di persona e accuratamente il pezzo da acquistare durante le giornate di esposizione aperte al pubblico, che si tengono alcuni giorni prima dell’asta: è possibile verificare le effettive condizioni di tutti i lotti (l’autenticità e lo stato di conservazione) ed eventuali inesattezze riportate in catalogo, eventualmente anche avvalendosi della consulenza di un esperto di fiducia. In alternativa, si può richiedere direttamente a quelli della casa d’aste un condition report (rapporto informativo sullo stato di conservazione) relativo al lotto cui si è interessati. Dopo l’aggiudicazione, non sono ammesse contestazioni e, solo in casi particolari, si possono presentare reclami nei tempi e nelle modalità prestabilite (variano a seconda delle case d’asta).

Per tutelarsi

Leggere attentamente il catalogo (anche on-line gratuitamente) disponibile circa un mese prima della vendita. Per ogni lotto, indicato da un numero progressivo, sono riportati descrizione, attribuzione, provenienza, storia espositiva e stima stabilite dagli esperti della casa d’aste. È bene prendere visione anche del regolamento sui rapporti tra casa d’aste e acquirente.

Stima:
è riportata sul catalogo accanto alla descrizione dei lotti, normalmente sono indicati due valori (uno minimo e uno massimo) che rappresentano il prezzo di mercato stabilito dagli esperti della casa d’aste.

In caso di acquisto

Se ci si è aggiudicato il lotto si riceve per posta la fattura, le istruzioni di pagamento e le informazioni per il trasporto. Si può pagare tramite assegno, bonifico, contanti o carta di credito; le modalità e i tempi possono variare da casa d’aste a casa d’aste. Dopodichè il lotto può essere ritirato direttamente dal cliente o si può richiedere di organizzarne il trasporto. La casa d’aste richiede al compratore una commissione (diritti d’asta e Iva su questi) che si calcola in percentuale sulla cifra di aggiudicazione. Diversa a seconda della casa d’aste e dell’entità del prezzo di vendita, si può dire che mediamente si aggira intorno al 25%. Anche al venditore viene richiesta una commissione (in genere più bassa) e dipende anch’essa da diversi fattori.

Specchio del primo Settecento, battuto a Londra da Christie’s

Specchio del primo Settecento, battuto a Londra da Christie’s. http://www.christies.com

Bergére proveniente dalla casa di Winston Spencer Churchill.Venduta in coppia da Christie’s.

Bergére proveniente dalla casa di Winston Spencer Churchill.Venduta in coppia da Christie’s.www.christies.com

Comò, scuola di Maggiolini, di fine XVIII secolo. Una coppia è stata aggiudicata a Vienna da Dorotheum.

Comò, scuola di Maggiolini, di fine XVIII secolo. Una coppia è stata aggiudicata a Vienna da Dorotheum. http://www.dorotheum.com

 

 

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 0 / 5, basato su 0 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!