Cedolare secca sugli affitti: le novità per il 2014

Dall’aliquota ridotta al 15% per gli affitti a canone concordato al nuovo modello RLI, tutte le novità previste per il regime della cedolare secca.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 03/02/2014 Aggiornato il 10/12/2014
Cedolare secca sugli affitti: le novità per il 2014

Ancora più conveniente da quest’anno l’opzione al regime della cedolare secca sugli affitti, grazie ai recenti interventi del legislatore che da una parte ha ridotto l’aliquota dell’imposta sostitutiva in alcuni casi e  dall’altra ha semplificato gli adempimenti burocratici con l’istituzione del modello RLI.

Innanzitutto si ricorda che la cedolare secca è un imposta sulle locazioni degli immobili che si applica in alternativa al regime ordinario di tassazione dell’Irpef, le relative addizionali, le imposte di registro e il bollo sui contratti.  L’opzione al regime in questione deve essere fatta solo dal locatore che deve comunicare l’opzione preventivamente con lettera raccomandata al conduttore:

Aliquote 

Con l’opzione per il regime della cedolare secca si applica un’aliquota fissa del 21 %, ridotta al 19% dal decreto n. 102 del 2013. Da quest’anno l’aliquota è scesa al 15% per i canoni di locazione concordato relativi ad abitazioni ubicate nei comuni con carenze di disponibilità abitative (articolo 1, lettera a) e b) del dl 551/1988). Si tratta, in pratica, dei comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia e dei comuni confinanti con gli stessi nonché gli altri comuni capoluogo di provincia e in quei comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe).

I soggetti beneficiari 

Rimangono ferme le regole precedenti in merito ai soggetti che possono optare per il regime della cedolare secca, ossia le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento (per esempio, usufrutto) su unità immobiliari abitative locate, mentre non possono aderirvi società ed enti non commerciali.

Il modello RLI 

Per ciò che riguarda gli adempimenti burocratici per esercitare l’opzione della cedolare secca sugli affitti, in sede di registrazione del contratto si utilizza il mod semplificato Siria o il mod 69. Il primo, il modello semplificato Siria può essere utilizzato solo se il numero dei locatori (proprietari) e dei conduttori (affittuari) non è  superiore a tre, tutti i locatori esercitano l’opzione per la cedolare secca, si è in presenza di una sola unità abitativa e un numero di pertinenze non superiore a tre, tutti gli immobili sono censiti con attribuzione di rendita e il contratto contiene esclusivamente il rapporto di locazione. Il modello 69 deve essere utilizzato, invece, quando non ricorrono i requisiti per utilizzare quello semplificato e anche  per le proroghe, le risoluzioni anticipate, ecc. Ora l’Agenzia delle Entrate ha previsto che dal 3 febbraio 2014 si potrà usare in alternativa fino al 31 marzo al mod 69 e Siria, il nuovo modello RLI proprio per la registrazione dei contratti di locazione e adempimenti successivi, tra cui anche l’esercizio dell’opzione o della revoca della cedolare secca. 

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