Ancora pochi mesi per fruire della detrazione fiscale al 50% per lavori di ristrutturazione visto che dal 1° gennaio 2018 l’agevolazione tornerà al 36% con importo massimo di spesa ammessa al beneficio che passerà dall’attuale 96mila a 48 mila euro. Il tutto ovviamente se non verrà prevista nella manovra di bilancio, come per gli altri anni, la proroga a tutto il 2018 della detrazione fiscale per ristrutturazione proprio nella misura più alta al 50%.
Così se la proroga non ci sarà il bonus ristrutturazione 2018 tornerà alla disciplina originaria. Ciò significa che si potrà detrarre dall’Irpef il 36% delle spese sostenute per lavori sul proprio immobile, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.
La detrazione verrà sempre ripartita in 10 quote annuali di pari importo e per averla basterà compilare debitamente l’apposita sezione del modello 730 o Unico dedicato per l’appunto ai lavori di ristrutturazione.
I lavori per cui spetterà l’agevolazione saranno quelli di:
- manutenzione ordinaria solo su parti comuni di edifici residenziali
- manutenzione straordinaria sia su singoli appartamenti che su parti comuni di condomini
- restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia.
Le spese devono sempre essere pagate con bonifico parlante, postale o bancario, da cui risultano:
- causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- codice fiscale o numero di partita iva del beneficiario del pagamento.
Al momento del pagamento del bonifico, banche e Poste Italiane Spa devono operare una ritenuta a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori. Dal 1° gennaio 2015 la ritenuta è pari all’8%.
Se invece si stabilirà la proroga il bonus ristrutturazione 2018 continuerà ad essere al 50% e con limite massimo di spesa ammesso al beneficio di 96mila euro. Salvo cambiamenti varranno le medesime regole per quanto riguarda i soggetti che possono fruire della detrazione (proprietario di casa ma anche detentore dell’immobile), i lavori ammessi all’agevolazione e infine le modalità di pagamento.