Bonus mobili. Istruzioni dall’Agenzia delle entrate

La detrazione Irpef al 50% è fruibile anche se i mobili ed elettrodomestici sono acquistati all’estero. Queste e altre le precisazioni sul bonus mobili con la circolare n. 11/E.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 27/05/2014 Aggiornato il 27/05/2014
Bonus mobili. Istruzioni dall’Agenzia delle entrate

Sul bonus mobili, il decreto casa 2014 convertito in legge ha confermato che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, fino a un tetto di 10mila euro, sono svincolate dalla spese sostenute per la ristrutturazione dell’abitazione che fruiscono della detrazione Irpef al 50%. Ora l’Agenzia delle entrate con la circolare n. 11/E del 21 maggio 2014 ha fornito ulteriori precisazioni. Ecco quali sono.

Per quanto riguarda i lavori relativi alla realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico è possibile la detrazione Irpef al 50% ( lettera h, comma 1, articolo 16 bis Tuir), con diritto al bonus mobili, solo se rientrano nella manutenzione straordinaria. Gli unici interventi che presentano queste caratteristiche ( finalità risparmio energetico, detrazione 50% e manutenzione straordinaria) sono quelli atti alla sostituzione di elementi essenziali degli impianti tecnologici con altri che permettano di ottenere risparmi energetici rispetto alla situazione preesistente. Ad esempio il cambio della caldaia o l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto di una casa danno diritto all’acquisto agevolato di mobili ed elettrodomestici con la detrazione Irpef al 50%.

Confermato inoltre la modalità di pagamento di mobili ed elettrodomestici con bonifici bancari o postali, a cui banche o poste italiane devono applicare la ritenuta del 4%. Il pagamento può essere fatto anche con carte di credito e mai con assegni o contanti.

Una volta effettuato il pagamento il soggetto deve conservare:

  • ricevute dei bonifici,
  • ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito,
  • documentazione di addebito sul conto corrente
  • fatture di acquisto dei beni con la usuale specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.

Anche lo scontrino fiscale è un documento di spesa che deve essere conservato dal contribuente, perché equivalente alla fattura, ma solo se riporta il codice fiscale dell’acquirente, unitamente all’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni acquistati. È possibile fruire del bonus anche se lo scontrino non riporta il codice fiscale dell’acquirente, ma sono indicate comunque la natura, qualità e quantità dei beni acquistati e sia riconducibile al contribuente titolare del bancomat in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo, data e ora).

Il bonus è fruibile anche se i mobili ed elettrodomestici sono stati acquistati all’estero. In tal caso se l’acquisto è effettuato con bonifico bancario o postale, la ritenuta al 4% deve essere operata anche sulle somme accreditate su conti in Italia di soggetti non residenti. Se il destinatario del bonifico è un soggetto non residente che non dispone di un conto in Italia, il pagamento dovrà essere eseguito mediante un ordinario bonifico internazionale (bancario o postale). Nel bonifico internazionale devono essere indicati:

  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • la causale del versamento,
  • codice identificativo eventualmente attribuito dal paese estero analogo al numero di partita iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Infine l’Agenzia delle entrate conferma che l’importo complessivo ammissibile alla detrazione al 50% è 10mila euro in riferimento a tutte le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014, anche nel caso siano stati eseguiti più interventi edilizi sulla stessa unità immobiliare.

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