Dopo numerose polemiche e problemi rilevati dagli utenti, dal 2020 cambia la disciplina dello sconto in fattura per i lavori che danno diritto allo sconto fiscale dell’ecobonus e sismabonus.
Sconto in fattura: cosa cambia dal 2020
Il Decreto Crescita (Legge 28 giugno 2019, n°58) ha previsto la possibilità di optare per uno sconto immediato in fattura pari al valore delle detrazioni fiscali previste per interventi di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico. In altre parole chi esegue interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico sul proprio immobile di optare, al posto delle detrazioni fiscali, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi.
Così chi sostituisce gli infissi, l’impianto di riscaldamento o installa una caldaia a condensazione o ancora chi effettua interventi di consolidamento della propria casa, invece che avere la detrazione fiscale al 50, 65 o 85% (a seconda degli interventi) può cedere l’agevolazione al venditore o al fornitore dell’intervento che effettua così uno sconto immediato di pari importo sulla fattura.
Un emendamento alla Manovra di bilancio 2020 al momento in fase di approvazione prevede che lo sconto in fattura salti per gli interventi più piccoli ma resta sopra i 200mila euro.
In sostanza, dal 1° gennaio 2020, lo sconto in fattura sarà ammesso per gli interventi di ristrutturazione “importante di primo livello” sulle parti comuni degli edifici condominiali, con un importo superiore a 200mila euro. Rientrano quindi nella misura tutti i grandi lavori per cui al posto della detrazione, sarà possibile avere uno sconto immediato in fattura eil fornitore potrà recuperarlo in cinque quote annuali.
Fondo salva casa
Sempre in tema immobiliare, via libera ad un altro emendamento che ha introdotto il Fondo”salva-casa”.
Pensato che quelle famiglie che rischiano di perdere la casa di proprietà per debiti bancari o per aste giudiziarie. La novità prevede che l’esenzione dal pagamento dell’Imu per i proprietari che trasferiscono a partire dal 2020 la propria abitazione, non di lusso, a società veicolo istituite ad hoc con finalità sociale, anche dette società di cartolarizzazione. Queste potranno acquistare case e crediti dalle banche o da altre società ma invece che intimare lo sgombero dell’immobile e la vendita della casa all’asta, potrà consentire alle famiglie di continuare ad abitarli.
L’immobile continua a essere utilizzato dall’ex proprietario quindi con regolare contratto di affitto. Allo stesso tempo le famiglie avranno la possibilità di comprare nuovamente l’appartamento a un prezzo molto vicino a quello pagato dalla stessa società di cartolarizzazione a finalità sociale.