Bonus lampade: si può scaricare l’acquisto di apparecchi di illuminazione?

Lampadari e lampade sono a tutti gli effetti elementi d'arredo. Per l'acquisto, quindi, è possibile usufruire del bonus mobili, a patto che vi siano alcune condizioni.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 19/05/2025Aggiornato il 19/05/2025
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Le lampade e un progetto illuminotecnico ben studiato possono rendere più bello un appartamento. L’acquisto di luci per la casa è anche agevolato dal bonus mobili, l’agevolazione fiscale legata alla ristrutturazione edilizia, che resta il presupposto per beneficiarne. Come funziona il bonus lampade, dicitura che in realtà fa riferimento al bonus mobili?

Il bonus mobili è una detrazione Irpef del 50%, in vigore fino al 31 dicembre 2025, che si applica in caso di acquisto di mobili come cucine, letti, armadi, materassi, elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e anche per gli apparecchi per l’illuminazione, che essendo dei complementi d’arredo rientrano nell’elenco dei mobili inclusi nell’agevolazione fiscale. Il bonus vale per faretti, lampade da terra o da tavolo, strip led e così via.

Condizione indispensabile per avere il bonus mobili però – come anticipato – è eseguire un intervento di ristrutturazione edilizia e l’acquisto deve riguardare proprio l’immobile oggetto dei lavori. La detrazione deve essere calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per l’anno 2025, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Tra le spese da portare in detrazione si possono includere anche quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

Quando si può avere il bonus mobili

Per avere l’agevolazione anche per l’acquisto di apparecchi di illuminazione, tecnicamente è indispensabile  avere iniziato una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio. Ad esempio si ristruttura il bagno con modifiche agli impianti si possono acquistare i lampadari per la cucina con il bonus mobili.

Per ottenere il bonus, è necessario che la data dell’inizio dei lavori preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di recupero del patrimonio edilizio siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Gli interventi edilizi necessari per avere la detrazione sono:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus mobili
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Tra i lavori di manutenzione straordinaria su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus mobili, abbiamo l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, la realizzazione dei servizi igienici, la sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso, il rifacimento di scale e rampe.

Rientrano nella manutenzione straordinaria anche gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili o l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.

Come avere il bonus mobili nella denuncia dei redditi

 Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% del bonus mobili va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione poi deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Il bonus fiscale si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). I documenti da conservare sono:

  • ricevuta del bonifico
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito)
  • documentazione di addebito sul conto corrente
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti

I pagamenti devono essere tracciabili      

Inoltre per avere la detrazione, occorre effettuare i pagamenti degli apparecchi di illuminazione con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. 

La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

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