Bonus acqua potabile da 1.000 euro: che cos’è e come ottenerlo

Il bonus acqua potabile, valido per alcuni sistemi di trattamento dell'acqua, non è stato rinnovato ma dal 1° al 28 febbraio 2024 si può fare richiesta di rimborso delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Ecco come funziona la detrazione e per chi è valida.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 16/02/2024 Aggiornato il 16/02/2024

Il bonus acqua potabile è un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare E290, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti. Dal 1° febbraio al 28 febbraio 2024 potrà essere richiesto relativamente alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Da non confondere con il bonus idrico (non più in vigore), che era un contributo economico di 1.000 euro per sanitari e rubinetterie.

La Legge di Bilancio 2022 lo ha prorogato solo al 2023 inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022. Quindi il bonus acqua potabile si può richiedere nel 2024 ma per le spese sostenute nel 2023.

Bonus acqua potabile da 1.000 euro

Il bonus acqua potabile si qualifica come un credito d’imposta pari al 50% delle spese complessive sostenute risultanti dall’ultima comunicazione validamente presentata. L’importo massimo della spesa su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche. Il bonus è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino al completo utilizzo del credito ovvero in compensazione tramite modello F24.

L’importo delle spese sostenute deve essere documentato tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del richiedente il credit  e il pagamento  va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

Chi può averlo e come

L’obiettivo del bonus è razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di bottiglie di plastica. Possono accedere al bonus le persone fisiche, i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Per ottenere il bonus occorre avere documenti comprovanti la spesa sostenuta: via ibera quindi a fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo inviando un apposito modello che si trova online, nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Il modello di comunicazione può essere tramesso tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito delle Entrate o i canali telematici dell’Agenzia. Una volta inviata la comunicazione e ricevuto il via libera alla fruizione dell’agevolazione, i beneficiari potranno spendere il bonus in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo dell’incentivo.

Bonus acqua potabile e bonus idrico (non più in vigore): le differenze

Il bonus acqua potabile è diverso dal bonus idrico, oggi non più in vigore, un contributo economico di 1.000 euro riconosciuto per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari, rubinetti, soffioni o miscelatori. Il bonus idrico era previsto per le spese sostenute nel 2021 e, a differenza del bonus acqua potabile, non è stato prorogato

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