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Per chi esegue lavori di casa nel 2025 la disciplina dei diversi bonus casa si è ulteriormente complicata, dato che per bonus ristrutturazioni ed ecobonus sono ora attive aliquote differenti in caso di prima e seconda casa, dei redditi e persino dei figli a carico. A settembre 2025 è stato anche introdotto un altro tipo di incentivo per chi rottama i vecchi elettrodomestici.
Vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sui bonus casa.
Bonus ristrutturazione: che cos’è
Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione riconosciuta ai contribuenti che effettuano interventi di ristrutturazione su abitazioni private o su parti comuni di edifici residenziali situati in Italia che hanno la possibilità di portare in detrazione, dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), una quota delle spese sostenute.
I lavori che permettono di avere l’agevolazione sono quelli di:
- manutenzione straordinaria,
- restauro e recupero conservativo.
I lavori di manutenzione ordinaria permettono di fruire della detrazione fiscale per la ristrutturazione edilizia, se sono realizzati su parti comuni di edifici residenziali o se rientrano in un intervento globale di ristrutturazione nel caso di singoli appartamenti.
Così la tinteggiatura pareti e soffitti o la sostituzione di pavimenti, nonché il rifacimento di intonaci, sono lavori di manutenzione ordinaria che danno diritto al bonus al 50 o 36% a seconda dell’immobile oggetto dei lavori, dal 1° gennaio 2025, solo se realizzati sulle parti comuni del condominio o se inseriti all’interno di una ristrutturazione per lavori su singoli appartamenti.
Bonus ristrutturazione prima casa
Il bonus ristrutturazione, la detrazione Irpef per le spese sostenute per lavori di recupero dell’immobile, per gli interventi sull’abitazione principale ha le seguenti aliquote:
- Fino al 31 dicembre 2025: detrazione al 50%, con limite massimo di 96.000 € per unità immobiliare. Se la casa non è abitazione principale all’inizio dei lavori, la detrazione maggiorata spetta solo se lo diventa al termine.
- Dal 2026 al 2027: aliquota ridotta al 36%, con lo stesso tetto di spesa.
Ha quindi diritto al bonus ristrutturazione al 50% nel 2025, l’aliquota più alta (50%), solo chi:
- è proprietario dell’immobile, oppure
- è titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie), a condizione che l’immobile sia adibito ad abitazione principale.
Se la casa non è abitazione principale all’avvio dei lavori ma lo diventa al termine, si può avere l’aliquota al 50%.
Bonus ristrutturazione seconda casa
Per seconde abitazioni e immobili locati, l’aliquota del bonus ristrutturazione è:
- Fino al 31 dicembre 2025: detrazione al 36%, con tetto massimo di 96.000 €.
- Dal 2026 al 2027: aliquota al 30%, sempre con limite di 96.000 €.
Bonus ristrutturazione dal 2028 aliquota unica al 30%
Dal 2028 al 2033 è prevista un’aliquota unica del 30% valida sia per la prima che per la seconda casa.
Bonus mobili 2025: ultimi mesi, poi sparisce
Fino al 31 dicembre 2025 è in vigore il bonus mobili, ossia la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili nuovi, come cucine, letti, armadi, cassettiere eccetera e di grandi elettrodomestici (questi ultimi di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori), destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
La detrazione fiscale sarà in vigore solo fino al 31 dicembre 2025 e con limite massimo di spesa di 5mila euro.
Come avere il bonus mobili 2025
Condizione indispensabile per avere il bonus mobili è realizzare un intervento edilizio come:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Ecobonus 2025: che cos’è
L’ecobonus è l’agevolazione che permette di scaricare nella denuncia dei redditi una serie di lavori sul proprio immobile, finalizzati al risparmio energetico.
La detrazione nel 2025 è al 50 o 36% a seconda della destinazione degli immobili su cui sono realizzati gli interventi, se adibiti ad abitazione principale o meno.
La detrazione si spalma in dieci quote annuali di pari importo.
In generale, le detrazioni sono riconosciute per:
- l’acquisto e la posa in opera di schermature solari;
- l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
- l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative;
- l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
- l’acquisto di generatori d’aria calda a condensazione;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.
Esclusi dall’ecobonus gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in pratica quelle a gas, che godevano finora delle stesse aliquote al 50% o al 65% se abbinate alle valvole termostatiche.
Ecobonus prima casa e seconda casa 2025 e anni seguenti
Dal 2028 ci sarà un’aliquota unica al 30% per tutti gli immobili. Invece dal 1° gennaio 2025 l’ecobonus ha le aliquote al:
- 50% per l’abitazione principale* fino al 31 dicembre 2025
- 36% per l’abitazione principale nel 2026
- 30% per l’abitazione principale nel 2027
* Con “abitazione principale” si intende l’immobile dove si ha residenza anagrafica e in cui si vive abitualmente.
** Eccezione: le spese per sostituire il gruppo elettrogeno di emergenza con generatori a gas di nuova generazione restano agevolate al 50%.
Dal 1° gennaio 2025 l’ecobonus ha le aliquote al:
36% per la seconda casa fino al 31 dicembre 2025
al 30% per la seconda casa per il 2026 e 2027.
Superbonus
La maxi agevolazione, il Superbonus, nel 2025 passa dal 70% al 65% ma è limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condomini, la delibera assembleare di approvazione dei lavori. L’aliquota al 110% rimane solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali.
I lavori che permettono di avere la maxi agevolazione sono divisi in:
- trainanti (isolamento termico, interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti, interventi antisismici) trainati (efficientamento energetico rientranti nell’ecobonus, eliminazione delle barriere architettoniche, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, installazione di impianti solari fotovoltaici e installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati).
Condizione indispensabile per ottenere la detrazione riguarda gli interventi realizzati che nel complesso devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche (ad esempio dalla D alla B), anche congiuntamente ad altri interventi di efficientamento energetico previsti dall’ecobonus che normalmente prevedono una percentuale di detrazione inferiore. Se questo “salto” di 2 classi non è possibile, bisogna comunque ottenere il passaggio alla classe energetica più alta, quindi per chi si trova nella classe energetica “A3” il Superbonus viene riconosciuto con il passaggio alla “A4”. Il passaggio di classe va dimostrato con l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.), ante e post-intervento, rilasciato da un tecnico abilitato; questo documento ha una validità temporale di 10 anni.
Sismabonus 2025
Il Sismabonus è l’agevolazione fiscale pensata per incentivare gli interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici, sia residenziali che produttivi, situati nelle zone a maggiore rischio. Oltre ai lavori veri e propri di adeguamento o miglioramento antisismico, rientrano tra le spese detraibili anche i costi per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Chi può beneficiarne
Possono accedere all’agevolazione:
- persone fisiche;
- imprese, purché proprietarie o titolari di un diritto reale sull’immobile.
Il limite di spesa detraibile è di 96.000 € per singola unità immobiliare e di 136.000 € per interventi sulle parti comuni condominiali.
Aliquote e scadenze
Con la Legge di Bilancio 2025, le percentuali di detrazione sono così definite:
- 2025: 50% per la prima casa, 36% per gli altri immobili.
- 2026 e 2027: 36% per la prima casa, 30% negli altri casi.
- Dal 2028: resta solo il Bonus Ristrutturazione al 30%, riservato ai soggetti Irpef e soprattutto alle abitazioni residenziali.
Modalità di fruizione
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo, per tutte le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024, se utilizzata in compensazione diretta.
Nuovo bonus elettrodomestici
Tra le novità introdotte (ma non ancora operative) il bonus elettrodomestici, ossia un contributo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, non inferiore alla classe B, con contestuale smaltimento del vecchio apparecchio.
Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, elevato a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
Fondo di garanzia mutui per la prima casa
Infine la manovra ha prorogato per tutto il triennio 2025-2027 la misura che agevola l’accesso al mutuo prima casa, usufruendo della garanzia dello Stato, per alcune categorie: giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36.