Acquisti sopra i 3.600 euro da comunicare al Fisco: parte lo spesometro 2015

Mobili, elettrodomestici, viaggi, auto, gioielli: commercianti e imprese dovranno comunicare al Fisco, tra il 10 e il 20 aprile 2015, tutti gli acquisti dei contribuenti effettuati nel 2014 sopra i 3.600 euro. Effetto dello spesometro, studiato e approvato per combattere l’evasione fiscale.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 07/04/2015 Aggiornato il 07/04/2015
Acquisti sopra i 3.600 euro da comunicare al Fisco: parte lo spesometro 2015

Gli acquisti dei contribuenti sopra i 3.600 euro effettuati nel 2014 con bancomat o carte di credito devono essere comunicati dai negozi e dalle imprese al Fisco, entro il 10 e il 20 aprile 2015. Si tratta dello spesometro, la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA che ha come finalità quella di combattere l’evasione fiscale, controllando le spese dei contribuenti che superano un certo importo. Con lo spesometro infatti saranno comunicati al Fisco dagli operatori commerciali (negozi, imprese eccetera) gli acquisti sopra i 3.600 euro e verranno così raccolti in un archivio, detto Anagrafe tributaria.

Da qui sarà più facile per l’Agenzia delle entrate monitorare le spese e i consumi di particolare rilevanza degli italiani, individuando i soggetti più a rischio evasione e davanti ad eventuali incongruenze tra i redditi dichiarati e le spese effettuate, scatteranno gli accertamenti. Che cosa verrà dichiarato al Fisco con lo spesometro? Tra gli acquisti sopra i 3600 euro, pagati con bancomat e carte di credito, troviamo mobili ed elettrodomestici, ma anche automobili e moto, viaggi o pacchetti vacanze.

In merito a questi ultimi però l’Agenzia delle entrate ha specificato che per il 2014, così come per gli altri anni, commercianti e tour operator non dovranno includere nella comunicazione le fatture emesse aventi un ammontare (al netto dell’Iva) inferiore a 3mila euro. Tutti questi acquisti effettuati nel 2014 dovranno essere comunicati entro il 10 aprile per gli operatori che liquidano l’Iva mensilmente o entro il 20 aprile per chi la liquida ogni trimestre.

 

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