730/2014: scadenze e novità

Dichiarazione dei redditi: ecco quali sono le scadenze per la presentazione del 730 e quali novità contiene il nuovo modello per il 2014.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 08/03/2014 Aggiornato il 08/03/2014
730/2014: scadenze e novità

Un modello di dichiarazione dei redditi molto importante è il 730 che nella versione 2014 recepisce tutte le novità fiscali approvate dal Legislatore recentemente, soprattutto con la legge di stabilità, la l. n. 147/2013. Scadenza 730: dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati, il modello 730 è la dichiarazione dei redditi che deve essere presentata al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) o ad un CAF o professionista abilitato. Per il 2014, la presentazione del modello 730 ha come scadenza il 30 aprile se il modello è presentato al sostituto d’imposta; il 31 maggio se il modello è presentato al Caf o a un professionista abilitato.

I quadri per redditi e oneri

Il modello 730 si compone di 8 diversi quadri che contengono tutte le informazioni relative al contribuente. In particolare abbiamo:

  • Quadro A (redditi dei terreni) in cui vanno indicati i redditi che derivano dal possesso dei terreni 
  • Quadro B (redditi dei fabbricati) in cui vanno indicati i redditi che derivano dal possesso dei fabbricati, anche se si tratta dell’abitazione principale. 
  • Quadro C (redditi di lavoro dipendente e assimilati): vanno indicati i redditi di lavoro dipendente e di pensione, le ritenute relative all’Irpef e alle addizionali regionale e comunale.
  • Quadro D (altri redditi): vanno inseriti i redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale e redditi diversi (es. redditi di terreni e fabbricati situati all’estero). Redditi soggetti a tassazione separata (es. redditi percepiti dagli eredi). 
  • Quadro E (oneri e spese detraibili e oneri deducibili): vanno indicate le spese che danno diritto a una detrazione d’imposta e spese che possono essere sottratte dal reddito complessivo (oneri deducibili).
  • Quadro F (acconti, ritenute, eccedenze e altri dati): vanno indicati gli acconti relativi all’Irpef, all’addizionale comunale e alla cedolare secca sulle locazioni, le ritenute diverse da quelle indicate nei quadri C e D. 
  • Quadro G (crediti d’imposta): si indicano i crediti d’imposta relativi ai fabbricati, per l’incremento dell’occupazione, per i redditi prodotti all’estero, per le mediazioni, per il reintegro delle anticipazioni sui fondi pensione e per la ricostruzione degli immobili colpiti dal sisma in Abruzzo.
  • Quadro I (Imposte da compensare): si indica il credito che deve essere utilizzato per il versamento con il Mod. F24 dell’Imu dovuta per l’anno 2014 e delle altre imposte per le quali è previsto il pagamento con il Mod. F24.

Le novità 2014

Il modello 730 del 2014 contiene una serie di novità fiscali che sono state approvate dal Legislatore nel 2013. Tra queste novità ritroviamo:

  • La possibilità di presentare il modello “730 situazioni particolari”, quello che i soggetti privi di sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, utilizzano per ricevere i rimborsi fiscali dovuti.
  • La possibilità di utilizzare il credito che risulta dal modello 730/2014, mediante la compensazione nel modello F24, per pagare l’Imu dovuta per l’anno 2014 e altre imposte che possono essere versate con il modello F24.
  • L’aumento delle detrazioni fiscali per figli a carico da 800 a 950 euro per ciascun figlio di età pari o superiore a tre anni, da 900 a 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni, da 220 a 400 euro per ogni figlio con disabilità;
  • La detrazione Irpef al 50% per chi sostiene spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio nell’anno 2013.
  • Il bonus mobili, la detrazione Irpef al 50 per cento per chi fruisce della detrazione per lavori di ristrutturazione, al fine di acquistare mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro, da ripartire in 10 rate di pari importo.
  • La detrazione al 65 per centro per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici sostenute nel 2013, fino ad un ammontare complessivo di spesa non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare. 
  • La detrazione Irpef al 19 per cento per le erogazioni liberali in denaro in favore del Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
  • Le detrazioni relative alle erogazioni liberali a favore delle ONLUS e alle erogazioni liberali a favore di partiti e movimenti politici, elevate dal 19 al 24% 
  • Il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati situati nello stesso comune nel quale si trova l’immobile adibito ad abitazione principale, assoggettati all’IMU, concorre alla formazione della base imponibile dell’Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50 per cento. 
  • Per la cedolare secca, si introduce la riduzione dell’aliquota agevolata dal 19 al 15 per cento prevista per i contratti di locazione a canone concordato sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini (relativi ad abitazioni site nei comuni con carenze di disponibilità abitative e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE con apposite delibere).
  • Per la locazione di fabbricati, si prevede la riduzione dal 15 al 5% della deduzione forfetaria del canone di locazione, prevista in assenza dell’opzione per il regime della cedolare secca.

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