Modello 730 precompilato 2018: accesso, scadenza e presentazione

Tutto quello che c'è da sapere sul modello 730 precompilato 2018, la dichiarazione dei redditi che l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti on line.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 02/04/2018 Aggiornato il 02/04/2018
730 precompilato

La dichiarazione dei redditi per eccellenza, il modello 730/2018 anche quest’anno sarà disponibile on line in forma precompilata. Ma cos’è il 730 precompilato? Come si accede al 730 precompilato 2018? Come si presenta? Quando scade il termine per la presentazione?

Modello 730 precompilato 2018: di cosa si tratta

L’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati il modello 730 precompilato sul suo sito internet (http://www.agenziaentrate.gov.it). Il modello è così chiamato perché esso contiene una serie di informazioni già conosciute al Fisco. In particolare per la predisposizione del modello 730 precompilato, l’Agenzia delle entrate utilizza le seguenti informazioni:

  • i dati contenuti nella Certificazione Unica, che viene inviata all’Agenzia delle entrate dai sostituti d’imposta: ad esempio, i dati dei familiari a carico, i redditi di lavoro dipendente o di pensione, le ritenute Irpef, le trattenute di addizionale regionale e comunale, i compensi di lavoro autonomo occasionale, i dati delle locazioni brevi;
  • oneri deducibili o detraibili che vengono comunicati all’Agenzia delle entrate, quali spese sanitarie e relativi rimborsi, interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, contributi versati alle forme di previdenza complementare, spese universitarie e relativi rimborsi, spese funebri, spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e per misure antisismiche, per l’arredo degli immobili ristrutturati e per interventi finalizzati al risparmio energetico (bonifici per interventi su singole unità abitative e spese per interventi su parti comuni condominiali);
  • alcune informazioni contenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente: ad esempio, i dati dei terreni e dei fabbricati
  • altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria: ad esempio, le informazioni contenute nelle banche dati immobiliari (catasto e atti del registro), i pagamenti e le compensazioni effettuati con il modello f24.

Accesso al 730 precompilato 2018

Il modello 730 precompilato 2018 viene messo a disposizione del contribuente, a partire dal 16 aprile – il 15 aprile cade di domenica quest’anno e quindi slitta al giorno successivo –   in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate. Per accedere a questa sezione è necessario essere in possesso del Codice PIN, che può essere richiesto:

  • online, accedendo al sito internet dell’Agenzia http://www.agenziaentrate.gov.it e inserendo alcuni dati personali;
  • in un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, presentando il modulo di richiesta unitamente a un documento di identità.

Oltre a queste due modalità, per poter accedere al modello 730 precompilato 2018 occorre utilizzare:

  • un’identità SPID – Sistema pubblico d’identità digitale
  • le credenziali dispositive rilasciate dall’Inps
  • una Carta Nazionale dei Servizi.

Cosa si visualizza

Una volta effettuato l’accesso, nella sezione del sito internet dedicata al 730 precompilato è possibile visualizzare:

  • il modello 730 precompilato;
  • un prospetto con l’indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti nel 730 precompilato e delle principali fonti utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione (ad esempio i dati del sostituto che ha inviato la Certificazione Unica oppure i dati della banca che ha comunicato gli interessi passivi sul mutuo).

A questo punto se le informazioni in possesso dell’Agenzia delle entrate risultano incomplete, queste non vengono inserite direttamente nella dichiarazione ma sono esposte in un apposito prospetto per consentire al contribuente di verificarle ed eventualmente indicarle nel 730 precompilato. Nello stesso prospetto sono evidenziate anche le informazioni che risultano incongruenti e che quindi richiedono una verifica da parte del contribuente. Così ad esempio non vengono inseriti nel 730 precompilato gli interessi passivi comunicati dalla banca se sono di ammontare superiore rispetto a quelli indicati nella dichiarazione dell’anno precedente.

È bene precisare che il contribuente può accedere alla propria dichiarazione precompilata anche tramite il proprio sostituto che presta assistenza fiscale oppure tramite un Caf o un professionista abilitato. In questo caso deve consegnare al sostituto o all’intermediario un’apposita delega per l’accesso al 730 precompilato.

Quando e come si presenta Il 730 precompilato 2018

Il modello di dichiarazione precompilata deve essere presentata entro:

  • il 23 luglio nel caso di presentazione diretta all’Agenzia delle entrate o al Caf o al professionista;
  • il 7 luglio nel caso di presentazione al sostituto d’imposta.

Sono diverse le modalità di presentazione del mod. 730 precompilato 2018:

  • Presentazione diretta tramite il sito internet dell’Agenzia delle entrate. A seguito della trasmissione della dichiarazione, nella stessa sezione del sito internet viene messa a disposizione del contribuente la ricevuta di avvenuta presentazione. Se, dopo aver effettuato l’invio del 730 precompilato, il contribuente si accorge di aver commesso degli errori, le rettifiche devono essere effettuate con le modalità descritte nel paragrafo “Rettifica del modello 730”.
  • Presentazione tramite sostituto d’imposta, Caf o professionista abilitato consegnando la delega per l’accesso al modello 730 precompilato e il modello 730-1, che riporta la scelta per destinare l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef, in busta chiusa.

Il contribuente deve sempre esibire al Caf o al professionista abilitato la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione. I documenti relativi alla dichiarazione di quest’anno vanno conservati fino al 31 dicembre 2023, termine entro il quale l’amministrazione fiscale può richiederli.

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