Ristrutturare casa è una spesa non da poco e tra preventivi, interventi, consulenze di esperti e imprevisti che possono verificarsi, il conto potrebbe lievitare oltre le aspettative. Chi non ha la liquidità necessaria può decidere di accendere un mutuo ad hoc e scaricare poi gli interessi e oneri nella dichiarazione dei redditi.
È possibile portare in detrazione il 19% degli interessi pagati sui mutui ipotecari stipulati per la ristrutturazione o la costruzione dell’abitazione principale, indicandone l’importo nella dichiarazione annuale dei redditi. L’importo massimo sul quale calcolare la detrazione è pari a 2.582,25 euro.
Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente e/o i suoi familiari dimorano abitualmente. A tal fine, rilevano le risultanze dei registri anagrafici o l’autocertificazione con la quale il contribuente può anche attestare che dimora abitualmente in luogo diverso da quello indicato nei registri anagrafici.
Detrazione fiscale per mutui per ristrutturazione
La detrazione spetta al contribuente che stipula il contratto di mutuo e che avrà il possesso dell’unità immobiliare, a titolo di proprietà o di altro diritto reale, e nella quale egli o i suoi familiari intendono dimorare abitualmente. La detrazione è riconosciuta in presenza di un provvedimento di abilitazione comunale dal quale risulti che l’autorizzazione riguarda i lavori indicati nell’articolo 3, comma 1 – lettera d), del Dpr 380/2001.
Per avere l’agevolazione il contribuente deve essere in possesso dei seguenti documenti:
- quietanze di pagamento degli interessi passivi
- copia del contratto di mutuo, dal quale risulti che lo stesso è stato stipulato per realizzare gli interventi di costruzione o di ristrutturazione
- copia della documentazione comprovante l’effettivo sostenimento delle spese di realizzazione degli interventi stessi.
È possibile richiedere la detrazione se ricorrono le seguenti condizioni:
- il mutuo deve essere stipulato nei 6 mesi antecedenti la data di inizio dei lavori o nei 18 mesi successivi
- l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro 6 mesi dal termine dei lavori di costruzione
- il contratto di mutuo deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell’unità immobiliare a titolo di proprietà o di altro diritto reale.
È bene precisare che si può usufruire contemporaneamente della detrazione degli interessi per mutui ipotecari contratti per la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale e della detrazione del 50% per le spese sostenute per la ristrutturazione degli immobili.
Mutui per costruzione abitazione principale
La detrazione fiscale al 19% spetta anche per la costruzione dell’abitazione principale, inteso come intervento realizzato in conformità al provvedimento comunale che autorizzi una nuova costruzione. È necessario destinare l’immobile ad abitazione principale entro 6 mesi dalla conclusione dei lavori di costruzione.
Il diritto alla detrazione non viene meno se – per ritardi imputabili esclusivamente all’Amministrazione comunale nel rilascio delle abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia – i lavori di costruzione non sono iniziati nei 6 mesi antecedenti o nei 18 mesi successivi alla data di stipula del contratto di mutuo o non sono stati ultimati nei termini indicati nel provvedimento amministrativo che ha autorizzato la costruzione.