Imu prima casa: confermata la cancellazione della prima rata

Il decreto Imu si arricchisce di novità: nel calcolo del tributo conterebbero anche il valore Isee e la quota di raccolta differenziata.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 09/10/2013 Aggiornato il 09/10/2013
Imu prima casa: confermata la cancellazione della prima rata

In commissione alla Camera si parla ancora di imu. Il Dl 102/2013 ha introdotto una serie di novità in fatto di imposta municipale unica, mentre è stato ritirato l’emendamento della discordia: si tratta della modifica con cui si chiedeva il pagamento dell’acconto per le abitazioni principali con rendita catastale sopra i 750 euro. Si è arrivati dunque all’accordo per la cancellazione della rata di giugno dell’Imu sulla prima casa, ma restano aperti i temi seconda rata e futura service tax, che introdurrà la legge di stabilità per sostituire dal 2014 Imu e Tares. Intanto, l’esame compiuto nella giornata di ieri dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera sul Dl porta quattro novità. Innanzitutto nessuna sanzione è prevista per quei contribuenti che versano troppo poco, nel caso in cui il Comune non abbia inviato il bollettino precompilato chiesto dalla versione originaria del Dl 102. L’emendamento in materia approvato ieri non soltanto estende la regola anche alla seconda rata, ma pure cancella le sanzioni in caso di versamenti insufficienti. In secondo luogo, le agevolazioni verranno calcolate anche in base ai carichi familiari: i Comuni dovranno tenere conto dei valori Isee sulla capacità contributiva della famiglia e stare particolarmente attenti ai carichi. Il capitolo Tares si arricchisce di due modifiche: saranno esenti dall’applicazione della Tares quei rifiuti assimilabili agli urbani e che non sfruttano il servizio di raccolta e smaltimento. Infine, per la determinazione delle tariffe Tares, basate sulla quantità e qualità medie dei rifiuti prodotti da ogni categoria, bisognerà tenere conto anche delle operazioni di riciclo attivate dai sistemi locali, laddove possibile. In attesa della legge di stabilità, in calendario per metà ottobre, queste novità restano piene di incognite applicative.

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