Ddl concorrenza: compravendite, eredità, debiti fiscali…

Dalle compravendite immobiliari ad uso non abitativo alle procedure ereditarie fino ai debiti con Equitalia. Che cosa cambia e che cosa no nel Ddl concorrenza in via di approvazione.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 28/09/2015 Aggiornato il 30/09/2015
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Si avvicina l’adozione in via definitiva del disegno di legge per la concorrenza dopo il via libera da parte delle Commissioni finanze e attività produttive della Camera e il successivo passaggio in Aula a Montecitorio. Tante le novità che interessano il mercato immobiliare e i contribuenti.

Il testo oggi appare limato in seguito alla soppressione delle norme che permettevano anche agli avvocati di redigere le compravendite di immobili ad uso non abitativo, come cantine, box e anche locali commerciali, purché di valore non superiore a 100mila euro. Nel provvedimento ad origine si affidava agli avvocati il compito di registrare, trascrivere, effettuare la voltura catastale e la connessa liquidazione delle imposte relative alle compravendite con le caratteristiche di cui sopra. Dopo le critiche da parte soprattutto del Notariato nel testo finale la disposizione è stata stralciata, lasciando solo alla figura del notaio gli obblighi previsti in tema di compravendita.

Nel disegno di legge viene introdotta anche una novità ulteriore che riguarda le procedure ereditarie. Si prevede infatti che il registro delle successione che ora si trova presso le cancellerie dei tribunali, verrà conservato e tenuto presso il Consiglio nazionale del Notariato e potrà essere esaminato da chiunque ne faccia richiesta in modalità telematica, tramite la figura del notaio che dovrà rilasciare gli estratti e i certificati.

Infine si segnala un’altra importante novità che riguarda i contribuenti che hanno debiti con il Fisco. Dopo il Milleproroghe si apre un’altra volta la possibilità per chi è decaduto da un precedente piano di rateazione con Equitalia perché non in regola con i pagamenti, di essere riammessi ad una nuova dilazione. Potranno accedere al nuovo piano di rateazione i contribuenti decaduti nei 2 anni antecedenti l’entrata in vigore del decreto e potranno chiedere, entro i 30 giorni successivi alla stessa entrata in vigore, l’accesso al nuovo piano di rateazione suddiviso in 72 rate mensili. Si decadrà nuovamente in caso di mancato pagamento anche di sole due rate.

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