Avviato l’iter di attuazione del nuovo Catasto ma i tempi saranno lunghi visto che sono circa 63milioni gli immobili presenti in Italia le cui rendite dovranno essere nuovamente calcolate, passando dai vani ai metri quadrati. Sembra che la classificazione nelle varie categorie catastali degli immobili, così come la conosciamo oggi cambierà radicalmente, con l’introduzione della classe “O” in cui inserire gli immobili.
Così le abitazioni che oggi son classificate nelle categorie A/1 (abitazioni signorili), A/2 (abitazioni civili), A/3 (abitazioni economiche) e A/4 (abitazioni popolari) saranno inserite nella nuova categoria catastale O/1 (abitazioni residenziali in fabbricati famigliari o promiscui) che comprenderà tutti gli alloggi inseriti in palazzine e condomini. Gli immobili oggi classificati nella categoria A/6 (abitazioni rurali) e A/7 (villini) rientreranno nella categoria catastale O/2 (Abitazioni in fabbricati residenziali unifamiliari, plurifamiliari isolati o a schiera).
Le tettoie classificate in C/7 domani potrebbero diventare O/8 (Magazzini, depositi e tettoie), mentre posti auto (coperti e scoperti) insieme ai box e garage saranno classificati come categoria O/2, fino ad arrivare alle cantine e soffitte in O/5. Infine anche gli uffici e studi privati oggi classificati in A/10 rientreranno nella categoria O/4 (Uffici, studi e laboratori professionali), mentre negozi e botteghe (C1) diventeranno O/7 (Negozi, laboratori artigianali). Nella riforma del Catasto le nuove rendite saranno allineate ai valori di mercato ma ci sarà una riduzione automatica del 30% della rendita ottenuta applicando il passaggio dai vani ai metri quadrati.