Cambio dell’ora: nella notte tra il 25 e 26 ottobre 2025 lancette indietro di un’ora

È quasi il momento di spostare le lancette e salutare l’ora legale. Prepariamoci a giornate più brevi e a serate illuminate artificialmente un po’ prima del solito. E per affrontare al meglio l’aumento dei consumi elettrici, ecco anche alcuni consigli dell’Enea su come risparmiare energia e ridurre le spese in bolletta.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 21/10/2025Aggiornato il 21/10/2025

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, alle 3:00 del mattino, sarà il momento di spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora, tornando così alle 2:00. Con questo gesto salutiamo l’ora legale e accogliamo l’ora solare, che resterà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo 2025, quando le lancette torneranno a scorrere in avanti.

Che cos’è l’ora solare

L’ora solare è quella che segue il fuso orario naturale del luogo, determinato dal passaggio del Sole sul meridiano locale. È, in sostanza, l’orario “vero” che scandisce le nostre giornate in base alla posizione del Sole nel cielo.

Che cos’è l’ora legale

L’ora legale, invece, è un’ora “anticipata” rispetto all’ora solare, introdotta per sfruttare al massimo la luce naturale durante i mesi più luminosi dell’anno, da primavera all’autunno. L’obiettivo? Risparmiare energia e ridurre l’uso della luce artificiale nelle ore serali.

Perché si cambia l’ora

L’ora legale fu introdotta per la prima volta in Italia il 3 giugno 1916, seguendo l’esempio dell’Inghilterra, che aveva adottato questa misura per risparmiare energia elettrica durante la Prima guerra mondiale.

Nel corso del tempo, la durata dell’ora legale è stata modificata più volte:

  • Fino al 1980 durava quattro mesi, da fine maggio a fine settembre;
  • Dal 1981 al 1995 è stata estesa a sei mesi;
  • Dal 1996 dura sette mesi, dall’ultima domenica di marzo all’ultima domenica di ottobre.

Negli ultimi anni l’Unione Europea ha discusso la possibilità di abolire il cambio d’ora, lasciando ai singoli Paesi la scelta tra ora solare o ora legale permanente. La Francia, ad esempio, ha scelto di mantenere per tutto l’anno l’ora legale, mentre in Italia la proposta si è arenata e il doppio cambio d’orario resta ancora in vigore.

Quanto si risparmia davvero con l’ora legale

Secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, nei sette mesi di ora legale nello scorso anno il nostro Paese ha risparmiato circa 220 milioni di euro e 410 milioni di kWh di energia elettrica.

Tuttavia, con il ritorno all’ora solare, le giornate più corte comportano una maggiore necessità di utilizzare la luce artificiale, incidendo sui consumi domestici — un fattore non trascurabile in tempi di caro energia.

Come risparmiare luce ed energia: i consigli di ENEA

L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) propone alcune buone pratiche per contenere i consumi elettrici:

  • Usare lampadine a LED: consumano fino a cinque volte meno rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza e durano anche 20 volte di più.
  • Scegliere elettrodomestici ad alta efficienza energetica: sostituire una lavatrice o un frigorifero datato può ridurre i consumi fino al 40%.
  • Spegnere completamente gli apparecchi in stand-by: tv, stereo o computer accesi con la “lucina rossa” accesa consumano energia inutilmente. Usare ciabatte multipresa con interruttore aiuta a disattivarli in un solo gesto.
  • Sfruttare la luce naturale durante il giorno e accendere le luci solo dove necessario.
  • Domotica e smart home: i sistemi di controllo remoto permettono di gestire luci e tapparelle tramite smartphone, ottimizzando i consumi.

Puntare sul fotovoltaico e sul Reddito Energetico

Un altro modo per tagliare la bolletta è produrre energia pulita in casa con un impianto fotovoltaico. Nel 2024, secondo Terna, le fonti rinnovabili hanno coperto oltre il 52% della domanda elettrica nazionale, un record storico.

Per chi vive in condizioni economiche difficili, esiste anche il Reddito Energetico Nazionale, un bonus che copre i costi per installare impianti fotovoltaici domestici da 2 a 6 kW.

Possono accedervi:

  • Famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro (o a 30.000 euro se con almeno quattro figli a carico);
  • Proprietari o titolari di diritti reali sull’immobile dove sarà installato l’impianto;
  • Intestatari del contratto di fornitura elettrica della casa di residenza.
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