Caldaie a gas, niente stop nel 2029: cosa cambia con le nuove regole Ue

L’Unione europea ha rivisto il regolamento Ecodesign, cancellando l’ipotesi di bloccare produzione e vendita delle caldaie a gas dal 2029.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 03/12/2025Aggiornato il 03/12/2025
palazzi a Milano

Nessuna messa al bando delle caldaie a gas dal 2029. A distanza di due anni dal dibattito accesissimo sul possibile stop alla vendita di caldaie a gas dal 2029, come previsto dalla bozza del regolamento 813/2013/UE, il cosiddetto regolamento ecodesign, la Commissione Ue ha deciso di rimettere nuovamente mano al provvedimento.

Passo indietro sulle caldaie a gas

La nuova bozza del regolamento — attualmente in consultazione — segna un deciso passo indietro rispetto ai piani iniziali: non sono previsti divieti, né graduali né immediati, e tutte le tipologie di caldaie continueranno a essere commercializzabili senza restrizioni. È importante ricordare che anche nelle versioni precedenti del provvedimento non si parlava del divieto di utilizzo nelle abitazioni: il tema riguardava solo la produzione e la vendita, non l’obbligo di sostituire l’impianto esistente.

Questo non significa che l’obiettivo europeo di ridurre l’uso dei combustibili fossili sia stato abbandonato. La strategia semplicemente lo sposta più avanti nel tempo. La vera cornice normativa resta infatti la direttiva Case Green (Epbd), che fissa al 2040 il traguardo per l’abbandono graduale delle caldaie tradizionali, anche se si tratta di una data indicativa e non vincolante. Saranno i singoli Stati, dunque, a stabilire come e quando adeguarsi.

In Italia, gli effetti della direttiva si sono già fatti sentire: dal 1° gennaio 2025 non sono più incentivabili con l’ecobonus le caldaie alimentate esclusivamente a gas o combustibili fossili, una scelta che punta a favorire soluzioni più efficienti e meno impattanti.

Il testo finale del nuovo regolamento Ecodesign è atteso per i primi mesi del 2026; l’entrata in vigore avverrà circa due anni dopo, quindi tra la metà del 2028 e l’inizio del 2029. Per i cittadini il messaggio è chiaro: al momento non ci sono limiti all’acquisto di caldaie a gas e nessun divieto è alle porte.

Bonus fiscali per chi vuole acquistare una nuova caldaia

Nonostante l’uscita dal perimetro dell’Ecobonus delle caldaie a combustibili fossili dal 2025, esistono ancora diverse agevolazioni per chi decide di sostituire l’impianto di riscaldamento.

Ecobonus per caldaie efficienti e sistemi evoluti

Nella legge di bilancio 2026, attualmente in fase di approvazione, viene confermata per il prossimo anno la possibilità di ottenere l’ecobonus, ossia:

  • detrazione del 50% per la prima casa
  • detrazione del 36% per le seconde case.

L’agevolazione riguarda l’installazione di caldaie a condensazione di classe A, a condizione che siano abbinate a sistemi di termoregolazione avanzata come valvole termostatiche o regolatori intelligenti. La detrazione si recupera tramite dichiarazione dei redditi.

Conto Termico per pompe di calore, ibridi e biomassa

Per chi sceglie di fare un salto tecnologico più marcato, sostituendo la vecchia caldaia con:

  • pompe di calore,
  • sistemi ibridi,
  • generatori a biomassa,

è possibile accedere al Conto Termico, l’incentivo gestito dal GSE. Questo meccanismo può coprire fino al 65% della spesa, a seconda del tipo di intervento e delle prestazioni dell’impianto scelto.

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