Il bonus mobili è stato prorogato al 2018. Dopo l’iniziale esclusione, il governo ha inserito l’agevolazione fiscale nella legge di bilancio. Così chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia potrà ancora fruire il prossimo anno della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici in classe non inferiore alla A+.
Bonus mobili 2018
Le spese per l’arredo avranno sempre un tetto massimo di 10mila euro. Tra i mobili nuovi che si possono acquistare con il bonus mobili troviamo cucine, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. Tra i grandi elettrodomestici frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Non si potranno acquistare invece, come per gli altri anni, porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo, mentre tra le spese detraibili ci saranno ancora quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
I pagamenti andranno fatti sempre con bonifico parlante, bancario o postale o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Non solo bonus mobili 2018… ci sono anche le altre detrazioni
Per quanto riguarda le altre detrazioni fiscali, confermata la proroga della detrazione per le ristrutturazioni al 50 e l’ecobonus al 65 per cento per interventi di efficienza energetica. Alcuni interventi però ricadranno nel perimetro del 50% come l’installazione di infissi, schermature solari, caldaie a condensazione e a biomasse.
Novità assoluta il bonus verde, la detrazione fiscale per le spese sostenute per la sistemazione di giardini, terrazzi, coperture sia nei condomini che nelle ville. Lo sconto sarà del 36% con un tetto di spesa di 5mila euro per ogni unità immobiliare e la possibilità di recuperare anche costi di progettazione e manutenzione.