Dichiarazione dei redditi: che cosa fare in caso di errori nel 730

Chi ha scelto il modello 730 ordinario e riscontra errori di compilazione, può usare il 730 rettificativo per correggerli o il modello integrativo nel caso abbia dimenticato di indicare le spese da cui aver diritto alle detrazioni fiscali. E per chi ha scelto il 730 precompilato?

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 08/08/2015 Aggiornato il 08/08/2015
Dichiarazione dei redditi: che cosa fare in caso di errori nel 730

Una volta decorso il termine per presentare la denuncia dei redditi, il modello 730 che da quest’anno è anche in forma precompilata, può capitare di riscontrare errori di compilazione o di calcolo o ancora di non aver indicato delle spese che danno diritto alle detrazioni fiscali.

In questi casi per chi ha scelto di presentare il modello 730 ordinario, sono diverse le strade da seguire. In caso di errori nella compilazione della dichiarazione dei redditi o nel calcolo, si ci può rivolgere direttamente a chi ha prestato l’assistenza fiscale, il Caf o il professionista abilitato per correggerli, presentando il cosiddetto modello 730 rettificativo.

Se invece il contribuente si è accorto che mancano alcune spese può presentare il modello 730 cosiddetto integrativo oppure il modello Unico Persone fisiche entro la scadenza del 30 settembre. Il modello 730 integrativo deve essere presentato a un intermediario (Caf, professionista), anche se il modello precedente era stato presentato al datore di lavoro o all’ente pensionistico entro il 27 ottobre 2015, con la relativa documentazione come le fatture, ricevute, scontrini, quietanze che attestino le spese sostenute nel corso dell’anno per le quali è prevista la deducibilità dal reddito complessivo o il riconoscimento di detrazioni dall’imposta lorda, le ricevute dei bonifici attraverso i quali sono state pagate le opere di ristrutturazione, quietanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, attestati di versamento delle ritenute operate sui compensi dei professionisti, quietanza rilasciata dal condominio (in caso di lavori di manutenzione ordinaria su parti comuni) e ulteriori documenti necessari per il riconoscimento delle spese deducibili o detraibili, come, ad esempio, per gli interessi passivi, la copia del contratto di mutuo per l’acquisto dell’immobile adibito ad abitazione principale; per l’assicurazione sulla vita, la copia della polizza o altra certificazione rilasciata dalla compagnia assicuratrice, ecc.

Può anche accadere che il contribuente si è accorto di aver dimenticato di dichiarare dei redditi oppure ha indicato oneri deducibili o detraibili in misura superiore a quella spettante. In questi casi deve presentare obbligatoriamente un modello Unico Persone fisiche e pagare direttamente le somme dovute.

Per chi invece ha scelto di utilizzare per dichiarare i propri redditi il nuovo 730 precompilato aveva tempo fino al 29 giugno scorso per inviare una nuova dichiarazione per modificare quella già spedita nel caso di errori. Per chi riscontri errori dopo tali termini, le eventuali correzioni possono essere effettuate presentando una dichiarazione integrativa al Caf o al professionista abilitato oppure trasmesse un modello Unico correttivo o integrativo.

 

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