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Slittano alcune delle più importanti scadenze fiscali 2020 per effetto dell’emergenza da coronavirus. Il governo ha dato via libera al decreto legge n. 9/2020 recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori, imprese e turismo a causa dell’emergenza epidemiologica da covid-19”.
Nuove scadenze fiscali 2020
Oltre ad alcune misure specifiche per i contribuenti che risiedono nei Comuni indicati come “zone rosse” a seguito della diffusione del virus, il decreto contiene altre che si applicano a tutti i contribuenti sull’intero territorio nazionale.
730/2020
In primo luogo il modello 730, la denuncia dei redditi dei lavoratori dipendenti la cui presentazione slitta di qualche mese, da luglio al 30 settembre 2020. La nuova scadenza a settembre era stata già decisa dal governo ma doveva entrare in vigore dal 2021 ma ora l’emergenza ha fatto anticipare la novità a quest’anno.
Ciò non preclude la possibilità di presentare la denuncia dei redditi prima. Così chi presenterà il 730 entro il 30 giugno, otterrà i rimborsi a credito oppure pagherà se a debito, nella busta paga o nel cedolino della pensione entro luglio. Chi invece lo presenterà più tardi, vedrà slittare l’erogazione o il pagamento di un paio di mesi
Chi presenterà il 730 entro il 30 giugno, otterrà i rimborsi a credito oppure pagherà se a debito, nella busta paga o nel cedolino della pensione entro luglio. Chi invece lo presenterà più tardi, vedrà slittare l’erogazione o il pagamento di un paio di mesi.
Con lo slittamento dei termini per la presentazione del modello 730 ordinario, cambiano anche i termini per poter accedere al 730 precompilato – così chiamato perché esso contiene una serie di informazioni già conosciute al Fisco – non più dal 15 aprile come per gli altri anni ma dal 5 maggio.
Certificazione Unica
Nuova scadenza anche per la consegna e trasmissione della Certificazione Unica, l’ex modello CUD da parte dei datori di lavori ai dipendenti che slitta al 31 marzo prossimo. I sostituti d’imposta, cioè i datori di lavoro, avranno, infatti, tutto il mese di marzo per inoltrare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate e per consegnarla al lavoratore dipendente. Si ricorda che la Certificazione Unica è usata dai sostituti di imposta, come il datore di lavoro, per attestare sia i redditi di lavoro dipendente e assimilati, finora riportati nel CUD, sia altri redditi (per esempio quelli di lavoro autonomo e “redditi diversi”), ad oggi certificati in forma libera.