Contabilizzazione del calore: la nuova norma UNI 10200:2018

Dallo scorso 11 ottobre è in vigore la nuova norma UNI 10200:2018 che individua i criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria negli edifici con riscaldamento centralizzato.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 30/11/2018 Aggiornato il 30/11/2018
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Come ripartire le spese per la climatizzazione invernale ed estiva ed acqua calda sanitaria nei condomini con impianto centralizzato? Ad individuare i criteri è la nuova norma UNI 10200:2018, norma elaborata dalla Commissione Tecnica 271 ‘Contabilizzazione del calore’. L’UNI è l’Ente italiano di normazione che ha pubblicato l’11 ottobre 2018, la nuova UNI 10200:2018 dal titolo “Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria”.

Cosa prevede la norma UNI 10200:2018?

La norma stabilisce i criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale (riscaldamento), climatizzazione estiva (raffrescamento) ed acqua calda sanitaria (ACS) in edifici dotati di impianto centralizzato, provvisti o meno di dispositivi per la contabilizzazione (diretta o indiretta) dell’energia termica utile, distinguendo i consumi volontari delle singole unità immobiliari da tutti gli altri consumi. Nel dettaglio la norma si applica a:

  • impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale
  • climatizzazione estiva ed acqua calda sanitaria (provvisti o meno di dispositivi di contabilizzazione, caratterizzati da generatori singoli o multipli, alimentati da uno o più vettori energetici ed asserviti ad uno o più servizi)
  • impianti di ventilazione centralizzati (dedicati alla sola movimentazione dell’aria, ad aria primaria o a tutt’aria)
  • impianti a servizio di una pluralità di edifici (provvisti o meno di contatori di fornitura in ingresso ai singoli fabbricati).

La norma aggiornata definisce i metodi per la ripartizione delle spese in proporzione ai prelievi effettivamente registrati, così da incentivare la razionalizzazione dei consumi e il contenimento degli sprechi, pur salvaguardando il comfort abitativo, ed esplicitati i criteri di ripartizione della cosiddetta componente involontaria, dovuta alle dispersioni dell’impianto.  

A chi interessa?

La norma è indirizzata a progettisti, ai gestori del servizio di contabilizzazione, ai manutentori e utilizzatori degli impianti di climatizzazione nonché agli amministratori condominiali, quali soggetti preposti alla ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva ed acqua calda sanitaria. Qui il link dove recuperare la norma.

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