Contenuti trattati
Durante la bella stagione, chi ha un balcone o un terrazzo ama mettere piante e fiori per abbellire lo spazio esterno del proprio appartamento e per renderlo più fresco e confortevole.
A differenza di quanto avviene nel giardino condominiale, in cui bisogna seguire delle norme per piantare fiori, il balcone è di proprietà privata e quindi il condomino può disporne come crede, ma, nonostante ciò, bisogna sapere che esistono delle regole da rispettare.
Quali prescrizioni può contenere il regolamento di condominio a questo proposito?
Cosa succede se gocciola acqua sul piano di sotto? E se cade un vaso?
Ecco quali sono le regole a cui attenersi e le cose a cui prestare attenzione se si vogliono mettere delle piante sul balcone di casa.
Piante sul balcone: attenzione al regolamento di condominio
Nel regolamento di condominio possono essere presenti regole o limitazioni riguardo il posizionamento di vasi e fioriere sui balconi degli appartamenti dei singoli condomini.
Prima di procedere a collocare sul proprio terrazzo delle piante, in via preliminare è bene controllare se e cosa dice il regolamento a tal proposito.
Le ragioni per cui un regolamento condominiale può limitare o regolamentare la presenza di vasi e fioriere sui terrazzi degli appartamenti sono due.
La prima motivazione riguarda il decoro architettonico, così come regolato dagli articoli 1120 e 1122 del Codice Civile, in base ai quali il singolo proprietario non può effettuare opere o modifiche che arrechino danno al decoro della facciata, per esempio per l’enorme quantità di vasi visibili, o per la presenza di una varietà eccessiva di forme e colori, che alterino l’equilibrio architettonico o siano troppo difformi dal resto.
La seconda motivazione attiene invece alla sicurezza.
Può essere il caso di vasi sporgenti o appesi all’esterno del parapetto o della ringhiera del terrazzo di un’abitazione: il regolamento può contenere un esplicito divieto in tal senso.
In ogni caso, anche qualora non via sia un veto espresso, è buona norma seguire il buon senso ed evitare di mettere vasi e fioriere sporgenti o quanto meno fissarli bene per evitare che vento e intemperie li facciano cadere, arrecando danni a cose e persone.
L’articolo 675 del Codice Penale, relativo al collocamento pericoloso di cose, sanziona con una pena pecuniaria da 103 a 619 euro chiunque collochi o sospenda senza cautele oggetti che, nel caso cadessero in un luogo pubblico o in un luogo privato condiviso, potrebbero sporcare o causare danni a cose o persone.
Va precisato che tale norma prevede la sanzione anche qualora venga solamente rilevato il possibile rischio di caduta, anche senza che questa accada.
Cosa succede se un vaso cade dal balcone?
Se un vaso è stato posizionato o assicurato male al davanzale, al parapetto o alla ringhiera del balcone, in caso di forti piogge, temporali e folate di vento, può cadere sul terrazzo sottostante oppure al livello della strada, nel cortile o in una via pubblica.
Di certo, le conseguenze possono anche essere minime, limitate a lamentele per la terra e i cocci rotti.
Talvolta però possono essere più gravi e la caduta da un balcone di un vaso o di una fioriera può malauguratamente arrecare danni a cose o a persone.
In questi casi le conseguenze per il responsabile sono sia civili sia penali.
L’articolo 2051 del Codice Civile dice che “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
Se un vaso cade da un terrazzo, il responsabile è il condomino che lo ha posizionato in modo scorretto o non si è assicurato che fosse stabile, ed è pertanto lui a dover risarcire un eventuale danno arrecato.
Dal punto di vista penale, poi, l’articolo 674 del Codice Penale, riguardante il getto pericoloso di cose, stabilisce che chi getta o versa in un luogo privato di uso comune o in un luogo pubblico oggetti che possono offendere, sporcare o dare fastidio ad altre persone, può incorrere in una pena fino a un mese di arresto o in una ammenda fino a 206 euro.
Se poi la caduta di una fioriera dovesse cagionare ferite o danni fisici a una persona, il responsabile dovrebbe rispondere del reato di lesione.
Acqua e terra dal piano di sopra: che fare?
Quando si annaffiano fiori e piante presenti sul proprio terrazzo, è bene adottare un comportamento attento e rispettoso nei confronti dei vicini: bisogna fare attenzione a non far cadere dell’acqua o del terriccio su davanzali e balconi dei condomini dei piani sottostanti o a non far gocciolare le piante per non arrecare fastidio e disturbo agli altri.
Qualora però un condomino non presta attenzione e fa cadere acqua, o anche terra, foglie, petali sul balcone sottostante, sporcando una proprietà altrui e arrecando fastidio in modo continuo e abituale, è responsabile di getto pericoloso di cose, previsto dal citato articolo 674 del Codice Penale, e quindi sanzionabile.
Inoltre, in base all’articolo 844 del Codice Civile, il condomino danneggiato può chiedere il risarcimento dei danni e la messa in atto di precauzioni per evitare che il problema si ripeta, come la rimozione di vasi e piante.