Cashback: rimborsi esentasse per chi paga con la carta

Nella bozza della legge di bilancio si prevede che siano escluse dal programma cashback le spese effettuate on line e che i rimborsi periodici siano esentasse.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 18/11/2020 Aggiornato il 18/11/2020
scontrini

Doveva partire a dicembre ma l’emergenza sanitaria in corso e il conseguente lockdown potrebbe far slittare l’entrata in vigore del cashback, il programma ideato dal governo che ha come scopo quello di combattere l’evasione fiscale utilizzando strumenti di pagamento tracciabili, ossia carte di credito, bonifici assegni ecc.

Cashback: le novità della legge di bilancio

Il cashback prevede la restituzione del 10% delle spese sostenute con transazioni digitali calcolato su massimo 150 euro a transazione. Per partecipare al programma di rimborsi sugli acquisti con carta, serviranno minimo 50 transazioni realizzate a semestre e il rimborso potrà arrivare fino a 150 euro su un tetto di spesa complessivo di 1.500 euro ogni sei mesi. I rimborsi del Programma cashback arriveranno ogni sei mesi (a luglio 2021, gennaio 2022, luglio 2022).

Nella bozza della legge di bilancio 2020 in dirittura d’arrivo si prevede che le spese online siano escluse però dal meccanismo di restituzione e che i rimborsi non contribuiscano a formare il reddito e quindi non siano tassati. I primi rimborsi – fino a 150 euro sulle spese di Natale – dovrebbero arrivare nel mese di febbraio, poi a cadenza semestrale. 

Confermato anche il bonus da 1.500 euro a fine semestre per i 100.000 italiani che hanno fatto più acquisti elettronici, il cosiddetto “super cashback”, due super premi da 1.500 euro erogati ai primi 100 mila cittadini aderenti al progetto che totalizzeranno un grande numero di transazioni digitali.

Confermata la partenza dal prossimo anno della Lotteria degli scontrini, un nuovo concorso a premi gratuito, collegato allo scontrino elettronico. Partecipare è semplice: tutti i cittadini maggiorenni e residenti in Italia che acquistano beni e servizi, di importo pari o superiore a 1 euro, possono partecipare alle estrazioni annuali e mensili. Ogni euro speso dà diritto a 1 biglietto virtuale, fino a un massimo di 1.000 biglietti per un acquisto pari o superiore a 1.000 euro. Ogni acquisto effettuato genera un numero di biglietti “virtuali” che consentono la partecipazione alla lotteria.

Per partecipare alla lotteria occorre mostrare al negoziante, al momento dell’acquisto di importo pari o superiori a 1 euro, il proprio “codice lotteria” che verrà abbinato allo scontrino. L’esercente, attraverso un lettore ottico collegato al registratore telematico, effettua il collegamento tra lo scontrino e il codice lotteria del contribuente e trasmette i dati all’Agenzia delle entrate, in pratica come accade in farmacia con la Tessera sanitaria.

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