Affitti: aggiornata la ripartizione spese tra proprietari e inquilini

Come si ripartiscono le spese tra proprietari e inquilini? Qualche esempio: le piccole riparazioni sono a carico dell’inquilino, mentre l’installazione dei citofono al proprietario. Ecco il nuovo decalogo sulla ripartizione degli oneri accessori tra locatori e conduttori.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 23/06/2014 Aggiornato il 23/06/2014
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Dopo 16 anni è stato rinnovato l’accordo tra Confedilizia e i sindacati degli inquilini (Sicet, Sunia, Uniat) in merito alla ripartizione delle spese tra i proprietari di immobili ed inquilini. Non è una ripartizione da rispettare obbligatoriamente, ma vuole configurarsi più come una sorta di decalogo, un vademecum che proprietari e inquilini dovrebbero prendere a riferimento quando si tratta di ripartire le spese condominiali, utile soprattutto a ridurre le liti condominiali che intasano le aule dei tribunali italiani. Le voci comprese in varie sezioni ( ascensore, parti comuni, parti interne, pulizia) si basano sulle novità tecniche che sono state introdotte negli ultimi anni. Secondo la nuova tabella le spese di installazione o sostituzione, così come quelle per l’adeguamento a norma di legge, sarebbero a carico del proprietario, mentre la lettura dei contatori, le piccole riparazioni e la pulizia periodica spetterebbe all’inquilino, così come le spese per lo sgombero della neve. Ecco di seguito la nuova tabella sulla ripartizione degli oneri accessori tra locatore e conduttore, registrata a Roma il 30 aprile 2014 sulla base dell’accordo tra Confedilizia e le sigle sindacali degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat.

Tabella oneri accessori ripartizione fra locatore e conduttore

A rendere necessaria una revisione delle vecchie tabelle, la necessità di un aggiornamento alla luce delle nuove problematiche introdotte dell’innovazione tecnologica, quali, per esempio, il cablaggio dei condomini, i sistemi di controllo video e le antenne satellitari. Le principali casistiche prese in considerazione, a seconda che si tratti di spese condominiali o spese relative all’appartamento, seguono la linea guida secondo la quale, tutto ciò che modifica le caratteristiche del palazzo e dell’appartamento, è a carico del proprietario, mentre le manutenzioni periodiche funzionali al corretto funzionamento degli impianti, è a carico dell’inquilino.

Spese condominiali

In questa categoria rientrano le spese per gli impianti, ad esempio:

Ascensori – L’installazione e manutenzione straordinaria degli impianti e l’adeguamento delle nuove disposizioni di legge devono essere pagate dal proprietario; manutenzione ordinaria, consumi elettrici ispezioni e collaudi, sono a carico dell’inquilino;

Impianti videocitofoni e videosorveglianza – L’installazione è a carico del proprietario, mentre le manutenzioni sono a carico dell’inquilino;

Impianti di condizionamento e riscaldamento – L’installazione e il loro eventuale adeguamento toccano al proprietario, mentre la manutenzione ordinaria, i consumi di energia e di acqua, oltra alla pulizia degli autoclave, toccano all’inquilino;

Rifacimento interni e facciate – Trattandosi di lavori funzionali al mantenimento, se non all’incremento, del valore dell’immobile, questi rimangono a carico del proprietario, così come anche l’eventuale tassa di occupazione del suolo pubblico per che gli eventuali ponteggi. Imposta che va però pagata dall’inquilino nel caso in cui si riferisca al suolo antistante a cancelli e garage che è utilizzato da chi abita nel condominio;

Portineria – Lo stipendio di un eventuale portiere, è a carico dell’inquilino al 90% e del proprietario per il 10%.

Pulizie – Le spese di espletamento della gara d’appalto per la scelta dell’impresa sono a carico del proprietario, mentre le spese riguardanti i materiali e gli addetti sono a carico dell’inquilino.

Spese per l’appartamento

Pavimenti e rivestimenti – La loro sostituzione è a carico del proprietario;

Manutenzione ordinaria – Sono raggruppate in questa definizione tutte le riparazioni riguardanti infissi, sanitari, impianti di riscaldamento e tinteggiatura delle pareti che sono a carico dell’inquilino. Per utilizzare la nuova tabella, sarà sufficiente richiamarla nei nuovi contratti, senza doverla allegare evitando quindi di sostenere altre spese di bollo.

I contraenti ritengono che il nuovo strumento, che si applicherà ad oltre 4 milioni e mezzo di contratti di affitto, consentirà una notevole diminuzione dei contenziosi legali connessi alla ripartizione delle spese tra proprietari ed inquilini.

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