Acquisto casa: i primi passi da compiere, dalla ricerca al sopralluogo

Quando si decide di acquistare casa è bene essere informati - fin dall'inizio - su tutti gli aspetti legati alla compravendita onde evitare spiacevoli sorprese successive. Vediamo i primi step, dal dove cercare l’immobile più adatto alle proprie esigenze, al sopralluogo, fino alle verifiche da compiere.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 02/01/2018 Aggiornato il 02/01/2018
Acquisto casa: i primi passi da compiere, dalla ricerca al sopralluogo

L’acquisto di una casa è senza dubbio uno dei momenti più importanti dal punto di vista economico per una famiglia. Per questo è importante essere informati al meglio già fin dai primi passi che si compiono, quindi da dove cercare l’immobile più adatto alle proprie esigenze, a cosa prestare attenzione al momento del sopralluogo e le verifiche da compiere onde evitare in seguito spiacevoli sorprese.

Acquisto casa: dove trovare l’immobile da acquistare

Il contratto di lavoro sperato è finalmente arrivato e si può andare in banca a chiedere un mutuo o magari si è riusciti ad avere la liquidità necessaria per poter acquistare casa. Per chi non avesse già sotto mano l’immobile dei propri sogni, il primo passo da compiere è ovviamente cercare l’abitazione che fa al caso proprio. Oggi la tecnologia la fa da padrona e basta andare su siti specializzati nella vendita per cercare l’immobile: dopo aver selezionato la zona di riferimento, la grandezza e ovviamente il prezzo questi siti pubblicano gli annunci che mettono direttamente i proprietari di casa ma anche le agenzie immobiliari.

Lo sconto fiscale sui compensi pagati all’agenzia immobiliare

Quando dall’altra parte vi è l’agenzia immobiliare  a cui molto spesso i venditori si affidano per sbrigare tutti gli aspetti burocratici legati alla compravendita, è bene ricordare che sì si paga una percentuale all’agenzia che però può essere scaricata nella dichiarazione dei redditi. Tra le tante detrazioni fiscalio scaricabili ogni anno nella denuncia dei redditi vi è anche la possibilità di detrarre i compensi comunque denominati, pagati a soggetti di intermediazione immobiliare in dipendenza dell’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale per un importo non superiore a 1.000 euro per ciascuna annualità. La detrazione dall’imposta lorda è pari al 19% degli oneri sostenuti per i compensi corrisposti. Per ottenere lo sconto fiscale, in sede di presentazione del modello 730, occorre procurarsi la fattura emessa dal mediatore immobiliare, una copia del rogito notarile relativo alla compravendita dell’immobile nel quale sono riportati l’ammontare della spesa sostenuta per l’attività di mediazione, le analitiche modalità di pagamento della stessa e il numero di partita IVA o del codice fiscale dell’agente immobiliare.

Acquisto casa: cosa controllare durante il sopralluogo

Una volta scelto l’immobile con una telefonata si fissa l’appuntamento per effettuare la prima visita dell’abitazione. Qui occorre prestare massima attenzione ad una serie di cose. In primo luogo all’esterno è bene verificare le condizioni generali dell’edificio, quindi lo stato della facciata, di balconi e finestre, ma anche gronde, tetto. Se presentano problemi ad occhio o siano vetuste, la prima cosa da chiedere è se prima della vendita sono previste ristrutturazioni o meno, cosa che andrà messa in conto ovviamente nel prezzo complessivo della compravendita.

Una volta entrati dentro casa occhi puntati su muri e soffiti, verificando se presentano crepe o tracce di umidità. Anche un’occhiata al pavimento non guasta  visto che  può presentare avvallamenti, o nel caso del parquet rigonfiamenti che fanno pensare a infiltrazioni di acqua.  Un consiglio: osservate l’esposizione dell’appartamento alla luce del sole e, tempo permettendo, tornate a visitare l’immobile in orari diversi, con una luce differente.

Uno degli aspetti da valutare attentamente nel sopralluogo è lo stato di manutenzione degli impianti. Qualora infatti necessitino di un ammodernamento la spesa sale.

E’ il caso di chiedere al proprietario la visione dei certificati di conformità degli impianti. Cosa sono questi certificati? Si tratta di attestazioni rilasciate da tecnici abilitati che certificano che gli impianti dell’immobile (impianto elettrico, impianto idrosanitario e termico, impianto per l’utilizzazione del gas, impianto radiotelevisivo, ecc.) sono conformi alle norme di sicurezza vigenti al momento della realizzazione degli stessi. E’ bene precisare che quando si vende o acquista un immobile, non v’è un obbligo specifico che lo stesso sia conforme alla normativa di sicurezza in vigore al momento della compravendita; gli impianti in realtà devono essere conformi alla normativa in vigore al momento della loro realizzazione, ma con una distinzione. Per gli impianti elettrici delle abitazioni realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano conformi se dotati della messa a terra e presentino l’installazione del salvavita. Diversamente, gli impianti realizzati dopo il 13 marzo 1990 devono essere obbligatoriamente conformi alla normativa in vigore al momento della loro realizzazione.

Se non sia possibile reperire questi certificati basterà presentare una dichiarazione di rispondenza, resa da un soggetto in possesso dei requisiti di legge, nella quale lo stesso attesta che, in esito a sopralluogo ed accertamenti, gli impianti sono conformi alla normativa in vigore al momento della loro realizzazione.

Acquisto casa: verificare il proprietario e eventuali ipoteche 

Oltre a queste verifiche tecniche sull’immobile, prima di comprare casa, è bene farne altre in modo tale da recuperare più informazioni possibili sull’immobile e, soprattutto, accertarsi di effettuare l’acquisto dal legittimo proprietario. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei cittadini alcuni strumenti pratici per conoscere la situazione del bene che si intende acquistare: basta andare nella sezione “Servizi catastali e ipotecari online” a cui si accede ad una serie di servizi, alcuni senza registrazione altri con registrazione, attraverso i quali è possibile ottenere informazioni e notizie su un immobile, effettuando quella che in gergo tecnico si chiama ispezione ipotecaria.

Attraverso l’ispezione ipotecaria è possibile individuare il proprietario dell’immobile e se, sullo stesso, ci sono ipoteche o pendenze, anche giudiziarie. La consultazione della banca dati catastale e ipotecaria è gratuita solo quando il richiedente è titolare, anche in parte, del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento. Per chi avesse poca dimestichezza con la tecnologia, l’ispezione ipotecaria può essere richiesta presso gli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate.

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