Trasloco: fai da te o con ditta specializzata?

Che il trasloco sia un momento impegnativo non si può mettere in dubbio, ma fare la scelta giusta fin dall’inizio aiuta a fare meno fatica.

Alma Dainesi
A cura di Alma Dainesi
Pubblicato il 29/12/2017 Aggiornato il 14/08/2018
Trasloco spese detraibili?

Il trasloco, se non gestito con intelligenza e organizzazione, rischia di trasformarsi in un incubo, tanto da riuscire a far passare in secondo piano la gioia di cambiar casa. Esiste però la possibilità di viverlo in modo più sereno, avendo innanzitutto consapevolezza delle proprie possibilità. La prima decisione da prendere è: fare da soli oppure affidarsi a professionisti del settore?

Trasloco fai da te: pro e contro

L’operazione è obiettivamente facilmente realizzabile se:

  1. i due appartamenti non presentano difficoltà d’accesso.
  2. non si possiedono grossi mobili ed elettrodomestici da spostare da una casa all’altra;
  3. non si devono smontare e rimontare mobili complessi (o si possiedono pezzi monoblocco di dimensioni contenute);
  4. non è necessario fare tutto in un giorno, ma ci si può permettere delle pause tra un viaggio e l’altro;
  5. si ha almeno un po’ d’esperienza e si è in buona forma fisica;

Conviene invece evitare il trasloco fai da te se c’è la necessità di concludere tutto in fretta e si vuole evitare di occuparsi di pratiche burocratiche, come un’eventuale occupazione temporanea di suolo pubblico per ponteggi ed elevatori.

Quindi valutare bene la propria situazione: all’apparenza, sembra tutto facile, ma spesso non è proprio così.

Trasloco con professionisti

Rivolgersi a una ditta specializzata è di sicuro più costoso ma, alla lunga può rivelarsi vantaggioso. Il problema è che non esiste un vero e proprio albo o listino prezzi a cui fare riferimento: il mercato è molto libero e la concorrenza grandissima, due cose che spingono a dover chiedere molti preventivi per farsi un’idea di quanto potrebbe costare.

Per iniziare, digitare “trasloco” su qualsiasi motore di ricerca, appariranno siti di aziende, la maggior parte propone questionari dettagliati e dalla compilazione veloce e istintiva, per raggiungere la massima precisione sul prezzo finale. Mettendo anche la data, si può verificare se qualche impresa offre sconti in alcuni periodi dell’anno. Un consiglio sempre valido è affidarsi al passaparola: se qualcuno che conoscete ha appena affrontato la stessa esperienza in modo positivo, farsi dare il nome dell’azienda dà decisamente qualche affidabile garanzia sull’esito della prestazione.

Il preventivo: più è dettagliato, meglio è

Quando il trasloco è affidato a terzi, richiedere i preventivi almeno due mesi prima, per avere tutto il tempo di valutare, scegliere e, soprattutto, trovare libero il traslocatore nelle date che si desiderano.

Il sopralluogo è fondamentale: solo così il preventivo non sarà sommario e si riuscirà a evitare spese impreviste. Ovviamente tutto deve sempre essere scritto, con indicazioni precise, per esempio se è compreso lo sgombero della cantina.

In ogni caso, verificare che ci sia un’assicurazione, obbligatoria per legge a copertura di eventuali danni al materiale traslocato, agli edifici e alle persone. Le cifre corrisposte in caso di rottura o perdita sono standard e non troppo alte. Se si posseggono quindi oggetti di valore, potrebbe valer la pena di assicurarli a parte.

Chiedere quali e quanti furgoni o camion saranno usati, se ci sarà un elevatore sul posto nel caso l’abitazione sia a un piano diverso dal pianterreno. Deve inoltre essere specificata la richiesta, da parte della ditta, del permesso per occupare il suolo pubblico se ci sono elevatori o ponteggi.

Anche le operazioni di smontaggio e montaggio devono essere specificate, in particolare della cucina (più costosa).

Tutte le aziende forniscono anche la possibilità di imballare e disimballare gli oggetti: se intendete avvalervi del servizio, esigete la specifica anche di queste spese.

Tenere conto infine che sul trasloco incide parecchio la distanza tra le due case, quindi farsi indicare la tariffa chilometrica applicata.

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