Slamp: nuovo stabilimento e hub creativo alle porte di Roma

L'azienda leader nella creazione di lampade di design originali, eclettiche e contemporanee, in occasione del compimento dei 25 anni di attività, ha aperto il nuovo stabilimento produttivo e hub creativo di 8.000 mq alle porte di Roma.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 17/11/2019 Aggiornato il 05/12/2019
Slamp: nuovo stabilimento e hub creativo alle porte di Roma

Nuovo stabilimento Slamp a Roma. L’azienda che dal 1994 produce lampade di design originali, eclettiche e contemporanee, realizzate interamente a mano in collaborazione con i più noti designer e architetti internazionali, in occasione del compimento dei 25 anni di attività, ha aperto  il nuovo stabilimento produttivo e hub creativo di 8.000 mq alle porte di Roma dove, storicamente, ha sempre avuto sede l’atelier manifatturiero del brand.

Trenta linee di assemblaggio, sette macchine da taglio a freddo, un portafoglio di 540 referenze, circa 20 professionisti impegnati nella Ricerca e Sviluppo e altre 60 risorse impegnate tra Business Development, Produzione e Amministrazione sono i numeri che ruotano attorno a Slamp. Cuore pulsante del nuovo Hub di Slamp è la “Via della Luce”, un percorso sensoriale ed esperienziale tra le linee di produzione, che permette agli ospiti di scoprire come nasce una lampada, dal concept alla spedizione, atterrando poi nello showroom progettato dall’Art Director Luca Mazza, braccio destro del fondatore e CEO Roberto Ziliani dal 2005.

“La nuova sede – racconta proprio Zilianiorigina letteralmente da un sogno: creare un layout osmotico in cui tutti i reparti fossero il più integrati e trasparenti possibile. Per cui nella realizzazione, un po’ come un’opera di Escher, l’ufficio Stile e la Ricerca e Sviluppo compenetrano nel reparto produttivo, il marketing nel commerciale, il commerciale nell’amministrazione, la zona networking, cui si accede da tutti i settori, affaccia sulla zona di prototipazione e ha una doppia cucina per sfidarci ai fornelli”. “Abbiamo scelto –  prosegue Ziliani – di costruire ampi lucernari e vetrate per far entrare il più possibile la suggestiva luce di Roma, riservando le zone buie ai test dei prodotti. Ci siamo contornati di bambù da 15 metri per crearci la nostra isola felice, e ci abbiamo messo in mezzo un gorilla rosa. Abbiamo optato per un’architettura esterna in stile “data center” della Silicon Valley, ma l’abbiamo contaminata di opere artistiche colorate – come la scultura perimetrale di Jacopo Foggini che al tramonto sembra trasformare l’azienda in un razzo spaziale”.

Grande attenzione viene data alla sostenibilità ambientale. Slamp utilizza tecnopolimeri estrusi in lastre sottili, flessibili, infrangibili, durevoli e cristalline che vengono tagliate a freddo, lavorate a mano dalle “Sarte della Luce” e che permettono di realizzare forme, decori ed effetti luminosi altrimenti impossibili con altri materiali. La lavorazione dei tecnopolimeri avviene senza emissioni di CO2 e la produzione degli scarti è ridotta al minimo grazie all’intelligente lavoro di ottimizzazione degli impianti e gli scarti di lavorazione vengono destinati al riciclo con cadenza mensile. Del 2019 infine l’avvio di un nuovo accordo di filiera che mira a rigenerare gli scarti di lavorazione delle lampade per reintrodurli nel ciclo di trasformazione del materiale e farne innovative arnie per le api.

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