Second Hand, i consigli per rinnovare la casa vendendo quello che non si usa più

Con il Second Hand si può dare nuova vita agli oggetti che non si usano più, liberare spazio in casa, guadagnarci e soprattutto aiutare l'ambiente. In ogni casa ci sono ben 1.247 euro di oggetti inutilizzati, cifra che si potrebbe utilizzare per rinnovare l'aspetto del proprio appartamento. Ecco i consigli per un makeover della casa a basso costo.

Stefania Lobosco
A cura di Stefania Lobosco
Pubblicato il 30/07/2022 Aggiornato il 30/07/2022
Second_Hand_Home_Foto_Charlotte-May

Il mercato del Second Hand in Italia sta crescendo in modo esponenziale, più di 3 italiani su 10 comprano spesso o ogni tanto prodotti di seconda mano. Questo modello fa parte dell’economia circolare e consente di ridurre i rifiuti, grazie al riutilizzo, al riciclo e alla rigenerazione dei materiali.

Il fenomeno mostra anche una sempre maggiore sensibilità delle persone verso le tematiche ambientali. Secondo i dati registrati da YouGov, ben il Il 35% degli italiani afferma, infatti, di comprare prodotti di seconda mano per ridurre l’impatto ambientale dell’acquisto e cercare di non produrre rifiuti, mentre il 13% lo fa perché i prodotti di seconda mano hanno una storia interessante alle spalle. Gli italiani considerano questa modalità ottimale e smart anche per fare spazio nella propria casa, ridare valore ai propri oggetti, fare affari, guadagnarci con le vendite e risparmiare per i propri acquisti. 

Tra i prodotti più venduti, mobili e oggetti per la casa si attestano in terza posizione con ben il 30,9%.

Second Hand YouGov

Dati 2021 sul Second Hand registrati da YouGov.

Second Hand, 1.247 euro di oggetti inutilizzati nelle case degli italiani

Nelle case degli italiani si nasconde un vero e proprio tesoro, non si tratta di denaro, ma di oggetti di design per la casa che sono stati comprati e utilizzati pochissimo o abbandonati in un angolo. Secondo una ricerca realizzata da Wallapop – piattaforma di compravendita di prodotti di seconda mano – il valore degli oggetti accumulati (tra i 6 e i 15) arriva a 1.247 euro: una cifra che si può guadagnare facilmente rivendendo tutto quello che non si usa, e magari investirla acquistando mobili o complementi d’arredo per rinnovare gli ambienti. 

I dati dicono che soggiorno (per 19,6 milioni di Italiani), cucina (16,3 milioni) e balcone (6,4 milioni) sono le stanze che le persone desiderano rinnovare con più frequenza. Ma da dove iniziare per un vero e proprio makeover del proprio appartamento (a basso costo!)? Ecco i consigli di Daniela Zuccotti, Home Organizer Specialist.

Daniela Zuccotti Wallapop

Daniela Zuccotti, Home Organizer Specialist.

1. Prima di tutto: decluttering! 

Non si può rinnovare casa senza prima aver riordinato gli ambienti: bisogna iniziare definendo delle zone precise (dispensa, angolo caffè, zona pentole e padelle, zona piccoli elettrodomestici, etc…) e per ciascuna area bisogna scegliere cosa tenere (riordinando con accessori e divisori ad hoc) e cosa “lasciar andare”. 

2. Mix&match 

I piatti spaiati non sono più “horror” ma, anzi, sono molto cool! È possibile ad esempio creare un nuovo servizio di piatti accoppiando i piatti spaiati che si hanno in casa con qualche nuovo pezzo second hand. Un trucco è mixare piatti con la stessa fantasia, per esempio le rose; oppure unire piatti con stampe e fantasie diverse ma con la stessa tonalità; o ancora alternare i piatti bianchi a un servizio decorato. L’importante è dare spazio alla fantasia!

3. Dare nuova vita agli oggetti cambiando la loro funzione 

Per dare un tocco di originalità agli ambienti di casa bisogna pensare in modo creativo: dare nuova vita agli oggetti è facile se cambiamo la loro funzione. Un vecchio mobiletto da lustrascarpe, ad esempio, può diventare un originale porta-bicchieri per un angolo bar unico e inimitabile. 

Il vecchio mobile lustrascarpe diventa un originale porta bicchieri.

Il vecchio mobile lustrascarpe diventa un originale porta bicchieri.

4. Sostituire pochi pezzi, ma d’impatto 

Per dare una ventata di novità agli ambienti di casa non serve cambiare l’intero arredamento: si può optare per qualche pezzo “chiave”, ad esempio il divano, una lampada o un vaso e iniziate a cercare qualche alternativa pre-loved. Un solo pezzo di design può cambiare l’aspetto di un’intera stanza.

5. I colori sono importanti 

Mai trascurare i colori, che sono fondamentali. Giocare un po’ con sfumature e tinte può aiutare a rendere più piacevole l’ambiente domestico. Da dove cominciare, ad esempio, per rinnovare il balcone? Basta scegliere una palette di tre o quattro colori e far ruotare attorno a questi tutte le scelte. Una tinta principale, da affiancare ad un secondo o terzo colore in palette e infine un colore minore che stacchi.

Le piattaforme di compravendita di oggetti second hand come Wallapop sono un alleato perfetto quando si rinnova la casa e sono oggi ampiamente considerate una buona fonte di reddito (per il 90% degli intervistati), soprattutto dalle donne (93% vs 85% degli uomini). Gli Italiani dichiarano infatti di avere in casa oggetti da vendere anche nelle categorie interior design (il 28% delle donne e il 20% degli uomini) e arredamento (33% e 22%). 

Certamente, l’online ha dato una grande spinta al modello economico del Second Hand, infatti, sempre secondo la ricerca di mercato condotta da YouGov, gli smartphone sono i dispositivi più usati per effettuare acquisti di seconda mano (67% dei rispondenti), seguiti dal computer portatile (49%) che supera computer fisso (34%) e tablet.

Second Hand Dispositivi Utilizzati YouGov

I dispositivi più usati per il Second Hand. Ricerca di YouGov.

Secondo una nostra recente ricerca, vendendo tutto quello che non si usa più e che è spesso abbandonato in ripostigli o cantine, si potrebbe ricavare una cifra decisamente interessante, in media €1.247 a famiglia” – ha commenta Giuseppe Montana, Head of International di Wallapop – “Il 30% degli Italiani vende già almeno 3 o 4 oggetti che non usa più ogni anno, segno che la cultura del second hand e del consumo responsabile sta sempre più prendendo piede nel nostro Paese. Il prossimo passo da fare, soprattutto quando si rinnovano gli spazi domestici, è quello di pensare subito a come dare una nuova vita a tutto quello che per noi non è più necessario: ne guadagna anche l’ambiente!”. 

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