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Con il passaggio al mercato libero per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, si può scegliere un fornitore privato tra i tanti presenti sul mercato. Districarsi non è semplice, così come capire quale sia la soluzione migliore.
Per agevolare il compito, l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha attivato online un “Portale Offerte” in cui confrontare le offerte di luce e gas naturale, simulando e calcolando, con l’aiuto di una serie di parametri, una stima della spesa annuale.
Gli utenti che non hanno scelto il fornitore del mercato libero sono automaticamente trasferiti al servizio Stg (Servizio a tutele graduali), con tariffe cosiddette PLACET (Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela), obbligatoriamente rese disponibili a famiglie e piccole imprese da tutti i venditori del mercato libero, con condizioni contrattuali prefissate da ARERA, ma a prezzi fissati dai fornitori stessi, rinnovati ogni 12 mesi.
Tali offerte devono essere formulate distintamente per energia elettrica e gas, con contratti separati.
L’attuale normativa prevede, inoltre, due tipi di offerta Placet – una a prezzo fisso e una variabile – entrambi con una quota fissa e una riferita al prezzo dell’energia.
* L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), istituita nel nostro Paese nel 1995, si occupa del controllo dei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del teleriscaldamento. È un’autorità amministrativa indipendente, che lavora per garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza dei servizi di pubblica utilità, oltre che per tutelare gli interessi degli utenti e dei consumatori, senza tralasciare il rispetto ambientale e l’uso efficiente delle risorse energetiche. Collabora con le altre pari autorità dei Paesi europei e non, per promuovere la condivisione delle regole e l’integrazione dei mercati dell’energia. Le risorse per il suo funzionamento non provengono dal bilancio dello Stato, ma da un contributo sui ricavi degli operatori regolati.
Il contratto per luce e gas: recesso, voltura e subentro
Alla stipula di un contratto di fornitura di energia elettrica o di gas occorre soffermarsi su durata, rinnovo, costo di eventuali servizi aggiuntivi e oneri a carico del cliente, compreso il deposito cauzionale.
Importanti sono anche le procedure di fatturazione, i termini e le modalità per il pagamento delle bollette e le penali in caso di ritardo.
Il contratto può essere sciolto, sia per motivi legati alla qualità del servizio sia semplicemente per cambiare fornitore.
Tale diritto può essere esercitato in qualsiasi momento senza penali o spese di chiusura, a eccezione di contratti che prevedano un prezzo fisso e la durata di tale prezzo o del contratto stesso per un tempo determinato.
Per recedere è necessario inviare una comunicazione scritta (email, pec, raccomandata) con preavviso di almeno un mese. • Anche il venditore può esercitare il diritto di recesso (a meno che i clienti non rientrino nel Servizio di maggior tutela), comunicando al cliente la decisione con un preavviso di almeno sei mesi.
In caso di voltura (ovvero il cambio di intestatario del contratto senza interruzione dell’erogazione, di solito ottenibile in 5 giorni lavorativi) si può scegliere un contratto diverso con lo stesso fornitore o cambiare venditore.
La richiesta va inoltrata alla società che sta erogando il servizio – ma può rifiutare il cambio – o a quella futura.
Infine, anche per il subentro, cioè l’attivazione della fornitura da parte di un nuovo cliente a seguito della cessazione del contratto del predecessore, occorre inviare una richiesta al venditore. L’operazione viene conclusa, di solito, in una settimana circa.
Tutela delle persone vulnerabili e bonus
Il passaggio al mercato libero non ha cancellato del tutto il Servizio di maggior tutela, che prevede una fornitura di energia elettrica a condizioni economiche e contrattuali regolate dall’ARERA. Rispetto al passato, tuttavia, ora vi possono accedere soltanto i clienti di categoria domestica considerati vulnerabili, ossia persone di età superiore a 75 anni o in condizioni economicamente svantaggiate o con disabilità, oppure la cui utenza serva una abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi; o si trovi su un’isola minore non interconnessa. Un cliente considerato vulnerabile può rivolgersi al mercato libero o richiedere in qualsiasi momento un contratto a condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità di Regolazione. Prima, però, deve attestare la propria condizione di vulnerabilità, compilando il modulo di autocertificazione previsto da ogni fornitore. Per venire incontro a chi è in difficoltà, sono previsti poi due bonus sociali, destinati a nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico. Il primo è concesso per 12 mesi, tramite sconto in bolletta, su una sola fornitura per ogni tipo di servizio (elettrico, gas e idrico). La discriminante è l’Isee, che deve essere sotto soglia. Il bonus sociale per gravi condizioni di salute viene invece assegnato solo per l’elettricità a persone affette da grave malattia o conviventi di una persona gravemente malata, necessitante del supporto di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. Il valore di questo sussidio, scontato in bolletta, è determinato da ARERA in base a specifici criteri ed è cumulabile con il primo. Info: https://www.arera.it
Potenza disponibile e fasce orarie
Prima di sottoscrivere un contratto nel mercato libero, occorre valutare con particolare attenzione due aspetti.
Il primo riguarda la potenza impegnata (espressa in kW), ossia il livello di potenza reso disponibile per la fornitura.
In ambito residenziale solitamente si opta per una potenza da 3 kW, ma nulla vieta che si possano considerare altri valori, tenendo presente che il minimo è pari a 0,5 kW e il massimo a 30 kW.
Può capitare che dopo avere sottoscritto il contratto ci si renda conto che il fabbisogno effettivo sia maggiore o minore di quello opzionato: in questi casi è possibile richiedere la variazione presentando una apposita domanda che, fino ai 6 kW, il fornitore può accogliere in pochi giorni lavorativi.
Il costo della variazione cambia da contratto a contratto, fermo restando che per le utenze domestiche il venditore è tenuto a versare al distributore un contributo pari a 61,26 euro per ogni kW aggiunto (per potenze non superiori a 6 kW) e tale cifra può essere richiesta al cliente finale.
Per monitorare l’utilizzo della potenza disponibile si può consultare in bolletta il livello massimo di potenza prelevata mensilmente nel periodo di fatturazione.
Almeno una volta all’anno, inoltre, nel documento è indicato il dettaglio dei livelli massimi di potenza prelevata per ciascuno degli ultimi 12 mesi.
Il secondo aspetto da valutare è la scelta delle fasce orarie, individuate da ARERA e suddivise in orari di punta (F1, dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì, escluse le festività nazionali), intermedi (F2, dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23 dal lunedì al venerdì e dalle 7 alle 23 del sabato, escluse le festività nazionali) e più economici (F3, dalle 23 alle 7 nei giorni dal lunedì al sabato e tutte le ore dei giorni di domenica e delle festività nazionali).
La scelta finale dipende dalle esigenze e dalle abitudini del consumatore, considerando che la fascia F1 è la più costosa.
Così, per esempio, una famiglia di persone che durante il giorno sono sempre fuori casa deve prediligere la fascia temporale intermedia o quella economica, utilizzando gli elettrodomestici nelle ore serali, quando il costo dell’energia è sensibilmente minore.
In collaborazione con Confappi-FNA-Federamministratori – https://www.fna.it



































