Oltre 300mila presenze da 181 paesi: i numeri dell’edizione 2019 del Salone del Mobile.Milano

Si chiudono i battenti sulla 58esima edizione del Salone del Mobile.Milano: ecco i numeri sulle presenza registrate, paesi provenienti e altro ancora.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 15/04/2019 Aggiornato il 15/04/2019
Salone del mobile.Milano

Si conclude con un risultato molto positivo, sia in termini di affluenza sia di qualità delle relazioni commerciali, la 58a edizione del Salone del Mobile.Milano, confermando la forza attrattiva e la grande capacità di coinvolgimento della manifestazione che ha catapultato Milano sulla scena internazionale dell’arredo e del design.

Nei sei giorni del Salone sono 386.236 le presenze registrate,  provenienti da 181 paesi, in aumento del +12% rispetto all’edione 2017, che proponeva Euroluce e Workplace3.0. Sono stati 2.418 gli espositori, di cui il 34% esteri, da 43 paesi, suddivisi tra Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Euroluce, Workplace3.0 e S.Project; di questi 550 sono stati i designer partecipanti al SaloneSatellite (foto sotto). 

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Forte la presenza di alte autorità governative e istituzionali, che testimoniano quanto il Salone rappresenti uno dei motori dell’economia italiana, grazie al fertile rapporto tra impresa, città e territorio che riesce a creare ogni anno.

Investimenti, creatività, entusiasmo sono le parole d’ordine di una manifestazione che ha visto gli imprenditori mettersi in gioco per contribuire al successo di un’edizione che, ancora una volta, ha dimostrato il valore di una filiera in grado di muoversi unita per vincere le sfide dei mercati internazionali. Un successo globale ottenuto grazie anche al deciso e convinto supporto delle istituzioni – tra cui quello di ICE che ha riconosciuto nel Salone del Mobile.Milano un player fondamentale per lo sviluppo del made in Italy nel mondo – e di Confindustria che, per la prima volta nella sua storia, ha organizzato il Consiglio Generale all’interno della manifestazione, sottolineando la necessità di portare avanti un vero dialogo con la politica per supportare e rafforzare le imprese che, oltre a contribuire al successo della Manifestazione, rappresentano uno dei fiori all’occhiello dell’economia nazionale”, sottolinea Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo Eventi.

Il legame con la città di Milano e la strategica collaborazione con il Comune e con Fondazione Teatro alla Scala – accordo, quest’ultimo, che accompagnerà il Salone del Mobile fine al 2021, anno delle celebrazioni dei suoi sessant’anni – è stato sottolineato con due momenti speciali: il concerto diretto dal maestro Riccardo Chailly e la Cena di Gala, proprio sul palco del teatro più famoso al mondo che hanno aperto la settimana del Salone del Mobile, mentre la serata a Palazzo Marino, ospiti del Sindaco Giuseppe Sala, ha celebrato la conclusione delle giornate di manifestazione dedicate al business. Durante la serata, il Salone del Mobile.Milano ha assegnato anche un Premio Speciale alla carriera che è andato a Mario Bellini, riconoscimento che vuole essere anche un ringraziamento per il contributo dato al Salone attraverso la sua collaborazione con tante aziende espositrici.

Ha registrato una media di oltre 2.000 visitatori al giorno, diventando così un successo di pubblico AQUA, La visione di Leonardo, sviluppato con Balich Worldwide Shows ha dato nuova vita alla Conca dell’Incoronata e ha rappresentato l’ideale proseguimento del Salone in città.

AQUA, nel maxi schermo un’ipotetica Milano del futuro, nel 2049.

AQUA, nel maxi schermo un’ipotetica Milano del futuro, nel 2049.

Altrettanti sono stati i visitatori dell’installazione dedicata al genio Rinascimentale in fiera – DE-SIGNO. La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo. Curata da Davide Rampello e impreziosita dalla voce narrante di Diego Abatantuono, DE-SIGNO ha messo a confronto il saper fare delle imprese di oggi con la progettualità di Leonardo.

Chiudiamo questa edizione del Salone del Mobile con un bilancio molto positivo. Abbiamo investito sulla qualità e abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra voglia di fare sempre meglio, lavorando a stretto contatto con designer, artigiani, operatori della comunicazione e della cultura per continuare a produrre innovazione di prodotto e di processo e a ‘raccontare storie’ che aumentano il valore dell’oggetto di design. Il risultato è che abbiamo venduto, ma soprattutto che tutti hanno percepito il nostro entusiasmo, la nostra capacità di fare sistema e di andare oltre il mero business per offrire un‘esperienza globale, in cui quello che conta sono le idee. Il Salone del Mobile si conferma dunque un appuntamento unico nel suo genere, in grado di coinvolgere professionisti e pubblico in quello che ormai è un evento a 360° gradi, profondamente legato a Milano e alle sue istituzioni e allo stesso tempo proiettato in una realtà internazionale”, commenta il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti. Appuntamento alla prossima edizione a Milano dal 21 al 26 aprile 2020.

 

 

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