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CasaClima Awards 2025 premia le eccellenze dei progetti certificati CasaClima nel 2024. Tra gli oltre 1.500 edifici certificati, il Premio del Pubblico è stato assegnato a Villa ai Filari, la residenza realizzata da Rubner Haus su progetto dell’architetto Daniele Macor di Corilum – Collective Brain Studio.
Il legno è protagonista, infatti l’abitazione realizzata in legno si sviluppa attorno a un albero che affonda le radici nella casa e si apre verso il cielo. A conquistare il pubblico è stata la capacità di Villa ai Filari di mettere in relazione architettura, natura e benessere, costruendo un linguaggio sostenibile che guarda al futuro senza dimenticare la memoria del luogo.
L’architettura interpreta il paesaggio
Villa ai Filari si trova a Limana (Belluno), nel cuore verde delle prealpi venete, tra filari di Prosecco, con la cornice imponente delle vette dolomitiche. La villa ha una superficie di circa 270 m² ed è costruita interamente in legno con struttura a telaio, su un lotto agricolo un tempo occupato da un rustico rimaneggiato nel tempo.
Il progetto nasce dal desiderio dei committenti di abitare il paesaggio, non solo guardarlo. “I clienti volevano una casa che portasse dentro di sé la luce, la natura e le viste di quel luogo straordinario,” racconta l’architetto Daniele Macor. “Ma desideravano anche un’abitazione sana, altamente efficiente e rispettosa dell’ambiente.”
Da questi presupposti nasce un edificio che rilegge la forma archetipica delle case montane in chiave contemporanea. Un prisma semplice ma sfaccettato, con coperture asimmetriche studiate per ottimizzare l’esposizione solare e valorizzare al contempo le viste sulle Dolomiti a nord. Un corpo compatto e allo stesso tempo dinamico, che si apre al paesaggio con grandi vetrate e si protende verso i vigneti con un portico a doppia altezza.

Villa ai Filari realizzata da Rubner Haus su progetto dell’architetto Daniele Macor di Corilum – Collective Brain Studio. Vincitore del Premio del Pubblico ai CasaClima Awards 2025. Foto Alberto Franceschi
Un albero è al centro della casa
Elemento centrale, sia simbolico che funzionale, è un albero piantato nel cuore dell’edificio, attorno al quale ruotano gli spazi principali. L’abero è anche frutto di una strategia bioclimatica, infatti i suoi rami ombreggiano le vetrate nei mesi estivi e, perdendo le foglie d’inverno, permettono ai raggi del sole di penetrare e riscaldare naturalmente gli interni.
“Abbiamo voluto che la natura entrasse dentro la casa, non solo come vista, ma come presenza viva, attiva, mutevole,” continua l’architetto Daniele Macor. “L’albero crea ombra, poesia e memoria. È un segno identitario che unisce architettura e paesaggio, tradizione e innovazione.”
L’albero è visibile da ogni ambiente importante della casa: dalla zona giorno a doppia altezza con cucina e pranzo, dallo studio soppalcato fino alle camere del piano superiore. La scala scenografica che si arrampica accanto all’albero guida il passaggio dal piano terra, con pavimento in gres porcellanato di grande formato che prosegue all’esterno, al sottotetto, completamente rivestito in legno di rovere, caldo e accogliente.

Gli interni di Villa ai Filari sono ampi e luminosi, con un arredamento essenziale. Foto Alberto Franceschi
La struttura è sostenibile
Dal punto di vista costruttivo e impiantistico, Villa ai Filari rappresenta un ottimo esempio di architettura sostenibile e ad alte prestazioni. La struttura in legno a telaio è isolata con fibra di legno e sughero, mentre le finestre in legno-alluminio offrono ottima tenuta termica e isolano da caldo e freddo, in base alle esigenze.
La copertura asimmetrica ospita pannelli fotovoltaici integrati, orientati in modo da massimizzare la produzione. L’energia elettrica viene stoccata in batterie e utilizzata per alimentare una pompa di calore aria-acqua, la ventilazione meccanica controllata, la produzione di acqua calda sanitaria e le colonnine per veicoli elettrici.
“La casa è totalmente elettrica, a zero emissioni in loco, progettata per rispondere già oggi agli obiettivi della direttiva europea EPBD IV – Case Green,” spiega Daniele Macor. “Ogni scelta, dalle falde alla posizione delle aperture, è stata guidata da simulazioni solari e ottimizzazione energetica. Nulla è lasciato al caso.”
La classe CasaClima A testimonia l’elevato livello di performance sia dell’involucro sia degli impianti, mentre la disassemblabilità dei componenti (capacità di essere smontati, riciclati o rutilizzati) garantisce ciclo di vita circolare e reversibilità.
I materiali scelti, come lamiera scura, intonaco e legno a vista, evocano con discrezione le caratteristiche dell’edilizia alpina, con uno stile contemporaneo e rigoroso.

Villa ai Filari ha grandi vetrate che la rendono luminosa e permettono di apprezzare il paesaggio. Il sottotetto è in legno. Foto Alberto Franceschi



































