Rifiuti tessili: il lavaggio corretto allunga la vita dei capi e contribuisce alla sostenibilità

Velocità e cura dei capi sono tra le priorità della maggior parte delle persone: un test ha messo in luce il trend emergente dello speed laundering, con lavaggi brevi e delicati.

A cura di Francesca Scarabelli
Pubblicato il 10/09/2025Aggiornato il 10/09/2025
AEG HERO WASH AND DRY

Ritmi di vita sempre più frenetici e una continua ricerca di praticità spingono a velocizzare molte operazioni: anche per la cura dei propri capi si preferiscono lavaggi sempre più rapidi, ma senza sacrificare la durata nel tempo dei vestiti.
Uno studio condotto da AEG mette in luce compromessi e lacune degli europei sulle possibili soluzioni per risparmiare tempo e allungare la vita dei propri vestiti. Emerge la tendenza dello “speed laundering”, cioè l’abitudine di prendersi cura dei capi con cicli di lavaggio più rapidi; questo senza però pregiudicare la durata degli indumenti, un modo semplice ma efficace per ridurre l’impatto ambientale causato dall’industria della moda. Si calcola infatti che ogni cittadino europeo scarti 16 kg di rifiuti tessili ogni anno, l’88% dei quali finisce in discarica o viene incenerito, nonostante nella maggior parte dei casi sia ancora utilizzabile. Secondo l’AEG Care Index, i consumatori che scelgono cicli più brevi e temperature più basse possono allungare la durata dei loro abiti di oltre il 50%.

“È con grande orgoglio che pubblichiamo la quinta edizione di questa importante ricerca. Fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi è la profonda conoscenza dei consumatori e l’impegno a risolvere i loro problemi concreti – afferma Nikos Bartzoulianos, Group CMO e Head of Sustainability BA Europe APMEA – Ci concentriamo a rispondere alle esigenze reali, in particolare in settori come quello del bucato, dove prolungare la durata dei capi e ridurre l’impatto ambientale sono aspetti primari”.

Velocità e praticità per il bucato

Il rapporto prende in esame 22,6 milioni di cicli di lavaggio e 6 milioni di cicli di asciugatura effettuati nel 2024, raccolti dagli elettrodomestici connessi AEG, e le ricerche condotte su oltre 15.000 adulti in 14 Paesi europei. I risultati parlano chiaro: sono sempre più popolari i lavaggi che durano meno di un’ora. Il 33% sceglie infatti lavaggi da meno di 60 minuti, mentre un ulteriore 25% opta per cicli che si completano in 1-1,5 ore.
Anche per l’asciugatura si punta sempre di più sulla rapidità: il 24% sceglie cicli che durano meno di 90 minuti, il 47% preferisce cicli dalla durata inferiore alle due ore.
Ci sono cambiamenti anche per quanto riguarda l’orario: ora il 54% degli europei preferisce fare il bucato prima di mezzogiorno.

Velocità o cura dei capi?

La velocità del lavaggio e dell’asciugatura non deve incidere sulla durata dei vestiti: la maggioranza dei fruitori si preoccupa infatti che un’asciugatura veloce non danneggi i capi più delicati, come ad esempio quelli in lana o in seta, le giacche in piuma, i piumoni e l’abbigliamento outdoor. Il 76% degli intervistati è cauto ad usare l’asciugatrice per questi capi, mentre il 49% del cento non la usa del tutto.
Le asciugatrici più adatte per queste tipologie di tessuti sono i modelli a pompa di calore, ancora in minoranza tra quelle prese in esame nella ricerca. Da luglio 2025, inoltre, l’Unione Europea ha aggiornato l’Etichetta Energetica e l’ecodesign per le asciugatrici. Attualmente solo le asciugatrici a pompa di calore soddisfano questi nuovi requisiti, quindi AEG a deciso di eliminare completamente gli elettrodomestici a condensazione dalla propria gamma.

L’efficienza energetica, un fattore importante

Per oltre la metà degli europei (53%) l’efficienza energetica è un fattore rilevante in vista dell’acquisto di un elettrodomestico. Questa preoccupazione impatta in modo significativo anche sull’uso dell’asciugatrice: il 43% dei proprietari cerca infatti di usare il meno possibile questo elettrodomestico, mentre il 28% ha cambiato attivamente le proprie abitudini di asciugatura negli ultimi 12 mesi proprio a causa dei costi energetici.

5 consigli per risultati migliori

Velocità e cura dei capi sono quindi tra le priorità degli europei, ma ci sono alcune lacune nelle conoscenze che, se colmate, potrebbero migliorare il divario tra buone intenzioni e risultati concreti. Solo il 25% degli intervistati, infatti, è consapevole che il lavaggio ha un grande impatto sulla vita dei capi: l’AEG Care Index, introdotto lo scorso anno, ha infatti dimostrato che gli indumenti possono durare il 50% in più con lavaggi delicati, cicli più brevi e temperature più basse.

Ecco cinque consigli pratici da mettere in pratica per uno speed laundering a regola d’arte:

  • se la velocità è importante, cercate lavatrici e asciugatrici con cicli che si possono adattare alla giornata. AEG AbsoluteWash 49 min e PowerClean 59 min, per esempio, assicurano una rimozione completa delle macchie anche a basse temperature e in meno di un’ora;
  • ci sono modelli di asciugatrici adatti ad asciugare in tutta sicurezza i capi delicati come ad esempio la lana: AEG è stato il primo marchio al mondo a proporre asciugatrici premiate con la certificazione Woolmark Wool Care Green, a cui unisce un minore consumo energetico;
  • a volte la preoccupazione per il costo dell’energia è ingiustificato. Il 43% dei proprietari rinuncia a usare spesso l’asciugatrice, ma usando un elettrodomestico a pompa di calore classe A con ciclo Eco, il costo è paragonabile a quello di un cappuccino al mese: 0,21 euro per ciclo, per un totale di circa 33,50 euro per 160 carichi in un anno:
  • lo spazio? Non è per forza un problema! Molti rinunciano all’asciugatrice per questo motivo: una lavasciuga può essere un buon compromesso;
  • le asciugatrici con sensori avanzati possono asciugare anche i tessuti più spesso regolando i tempi di asciugatura. La tecnologia AEG 3DScan presente sulle serie 9000 e 9000X, per esempio, scansiona l’umidità all’interno di indumenti come piumoni e giacche in piuma per ripristinare calore e morbidezza.
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