Roaming addio: in tempo per le vacanze, aboliti i costi extra per telefonare in Europa

Nei Paesi dell’Unione Europea si potrà telefonare, inviare sms e navigare su Internet usufruendo della propria tariffa nazionale, senza dover pagare alcun sovrapprezzo.

Stefania Lobosco
A cura di Stefania Lobosco
Pubblicato il 28/06/2017 Aggiornato il 16/08/2018
roaming

Il 2017 ha salutato il roaming (dall’inglese to roam: andare in giro), con il quale le compagnie telefoniche fino ad oggi avevano permesso agli utenti mobili di essere messi in comunicazione tra loro utilizzando anche reti non di loro proprietà, dietro pagamento di una quota extra di pagamento destinata all’altro operatore.

All’estero, infatti, era obbligatorio appoggiarsi ad altre reti telefoniche per chiamare o per utilizzare il traffico dati necessario per navigare su Internet, spesso a prezzi poco accessibili. Per venire incontro alle esigenze dei consumatori, il 15 giugno 2017, la Commissione Europea ha dato il via ad una storica rivoluzione nel mondo delle telecomunicazioni, stabilendo, in accordo con il Consiglio e il Parlamento Europeo, l’abolizione del roaming e lo stop definitivo ai costi aggiuntivi quando si va all’estero, all’interno dell’Unione Europea.

L’operazione è stata denominata dalla Commissione Europea Roam like at Home, con cui si esprime al meglio la novità di poter usufruire all’estero della stessa tariffa che si utilizza a casa. Le comunicazioni (telefonate, SMS, dati) effettuate da un altro paese dell’UE saranno coperte dal pacchetto nazionale: i minuti, gli SMS e i gigabyte di dati consumati in un altro paese dell’UE saranno addebitati o detratti dai volumi del piano tariffario nazionale, proprio come se ci si trovasse nel proprio paese (ovvero nel paese in cui si vive, lavora o studia). E questo vale per tutti gli operatori.

Dove vale l’abolizione del roaming

Il roaming è stato definitivamente abolito in tutti i 28 Paesi dell’Unione Europea, inclusa al momento anche l’Inghilterra. A breve rientreranno nella disposizione anche i Paesi dello Spazio Economico Europeo: Norvegia, Liechtenstein e Islanda. Alcuni operatori hanno incluso nella zona roaming free anche Svizzera, San Marino e Albania.

Chi può usufruire del roaming a tariffa nazionale?

Coloro che si trovano in uno Stato membro, diverso da quello di appartenenza, per una permanenza temporanea possono telefonare, navigare e inviare sms secondo il piano tariffario nazionale. Chi invece si trasferisce stabilmente all’estero dovrà necessariamente sottoscrivere un abbonamento telefonico con un operatore del nuovo paese di residenza e non potrà più beneficiare delle offerte di roaming a tariffa nazionale degli operatori del paese di provenienza.

Quali sono i sovrapprezzi applicati per il roaming nei paesi dell’UE?

Gli operatori di telefonia mobile possono applicare un leggero sovrapprezzo sul consumo in roaming, consistenti in:

·      3,2 centesimi al minuto per ogni chiamata vocale effettuata (+IVA);

·      1 centesimo al minuto per ogni SMS (+IVA);

·      7,7 € per GB di dati (+IVA) ovvero meno di 1 centesimo per MB.

Per i dati, il prezzo indicato è 6,5 volte più basso rispetto alla tariffa di roaming attuale e 26 volte più basso rispetto alla tari a applicata nel 2015. Per le chiamate effettuate, il prezzo indicato corrisponde al 36% in meno rispetto alla tari a attuale e a un sesto della tari a del 2015. Per gli SMS, il prezzo indicato corrisponde al 50% in meno rispetto alla tariffa attuale e a un sesto della tariffa del 2015.

Più in dettaglio

Se in Italia la propria tariffa è uguale o superiore a 3,85 a GB, tutti i GB inclusi nel proprio piano tariffario saranno disponibili anche all’estero. Se invece in Italia si paga 1 GB meno di 3,85 euro, l’operatore applicherà un sovrapprezzo, tenendo però presente che il costo massimo all’ingrosso per 1 GB di traffico è pari a 7,7 euro + IVA. Quindi il costo potrebbe essere anche inferiore, ma mai più alto di 7,7 euro, cifra che nei prossimi anni varierà in:

  • 6€/GB (a partire dal 1 gennaio 2018)
  • 4,5€/GB (a partire dal 1 gennaio 2019)
  • 3,5€/GB (a partire dal 1 gennaio 2020)
  • 3€/GB (a partire dal 1 gennaio 2021)
  • 2,5€/GB (a partire dal 1 gennaio 2022)

Per applicare eventualmente l’extra-tariffa, l’operatore esegue il calcolo nel modo seguente: il volume dei dati in roaming deve essere pari almeno al doppio del volume ottenuto dividendo per 7,7 euro il prezzo del pacchetto di servizi mobili (IVA esclusa). Quindi, la formula per calcolare quanti GB si hanno a disposizione all’estero secondo il proprio piano tariffario è: [2*(Costo tariffa senza IVA/7,7)] = Numero di GB disponibili in Roaming.

Se si vuole sapere quanto costa 1 GB in Italia secondo il proprio piano tariffario, basta dividere il costo della tariffa mensile, esclusa IVA, per il numero di GB a disposizione (es. 10 euro di tariffa – IVA/4GB). Se quindi il risultato di questa operazione sarà inferiore a 3,85 GB si passerà al calcolo [2*(Costo tariffa senza IVA/7,7)] per sapere quanti GB si hanno a disposizione all’estero prima di pagare la tariffa extra. 

Sono previste limitazioni per l’utilizzo del traffico dati?

L’operatore è autorizzato ad applicare un limite di dati per il roaming a tariffa nazionale nel caso in cui l’utente nel proprio paese paghi meno di 3,85 €/GB per i dati utilizzati, che diventeranno meno di 3 €/GB nel 2018 e meno di 2,25 €/GB nel 2019.

Come si attiva il roaming a tariffa nazionale?

Non è necessario disattivare il vecchio roaming e attivare il nuovo, in quanto l’operatore applicherà in automatico la tariffa nazionale anche quando ci si trova negli altri paesi dell’UE. Anche chi non aveva in passato attivato il roaming, adesso – se si reca in un paese dell’UE – si attiva automaticamente il roaming a tariffa nazionale, senza applicare i costi aggiuntivi.

L’utente non deve fare nulla, è attivo automaticamente per tutti gli operatori senza che debba essere attivata alcuna opzione specifica. Le compagnie telefoniche avviseranno gli utenti con un sms che li avverte del passaggio al roaming a tariffa nazionale senza alcun costo aggiuntivo. L’utente deve solo ricordarsi di portare su ON sul proprio smartphone la funzione “Roaming dati”, che si trova nelle “Impostazioni” del telefono alla voce “Dati cellulare” su sistema iOS e alla voce “Wireless e reti” su sistemi Android.

L’operatore è comunque tenuto ad informare l’utente dell’abolizione delle tariffe e su come il contratto sarà adeguato di conseguenza.

Per chi è pensata questa disposizione?

È nata per favorire tutti i consumatori che viaggiano di frequente all’estero, ma non per permanenze prolungate o trasferimenti. Per evitare abusi ovvero la possibilità di acquistare schede SIM con tariffe molto convenienti all’estero per utilizzarle anche nel proprio paese, è stato imposto un limite massimo di 4 mesi per il roaming a tariffa nazionale, dopo tale periodo gli operatori possono applicare un sovraprezzo.

Inoltre, la normativa europea riguarda unicamente il roaming all’estero e non le tariffe per le chiamate da e verso l’estero, per le quali resta attiva la propria tariffa. Di conseguenza se si riceve una telefonata da una persona che si trova in un altro paese dell’UE si continuerà a pagare lo scatto alla risposta se previsto dal proprio piano tariffario.

 

 

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