RAEE: l’aumento della materia prima fa crescere i flussi clandestini

Nel 2021 evitata l’immissione in atmosfera di quasi 1,8 milioni di tonnellate di CO2 grazie alla corretta gestione dei RAEE Domestici, ma la raccolta cala a causa dell'incremento del valore delle materie prime, che spinge in alto i flussi clandestini. Crescono invece le quantità di TV gestite per effetto del bonus rottamazione TV.

Stefania Lobosco
A cura di Stefania Lobosco
Pubblicato il 22/07/2022 Aggiornato il 22/07/2022
Rifiuti_RAEE_raccolta_2021 - Foto Emmet
La raccolta dei RAEE Domestici ovvero dei rifiuti elettronici ha registrato una crescita pari al +1% rispetto al 2020, un dato inferiore rispetto a quello degli anni passati, principalmente a causa dell’aumento del valore delle materie prime seconde, che ha segnato il record storico degli ultimi 5 anni con +50% per il ferro, +27% per l’alluminio e 45% per il rame. 
 
Questo fenomeno ha interessato, in particolare gli e-waste dei comparti: R1 (freddo e clima: 78.688 tonnellate, -0,9% rispetto al 2020) e R4 (piccoli elettrodomestici e informatica: 23.357 tonnellate, –10,3% rispetto al 2020), in quanto caratterizzati da una più alta concentrazione di materie prime. Risultati sostanzialmente stabili invece per R2 (grandi elettrodomestici: 114.721 tonnellate) e R5 (sorgenti luminose: 186 tonnellate), mentre cresce il raggruppamento R3 (Tv e Monitor), che per effetto del “bonus rottamazione TV” ha totalizzato 49.662 tonnellate (+12%) nella quantità di apparecchi televisivi gestiti, con un picco nel mese di ottobre 2021 di circa il 100% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 
 
Il caro delle materie prime ha inevitabilmente reso i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche più appetibili per tutti i soggetti che intercettano questa tipologia di rifiuti a scopi esclusivamente economici, senza garantire elevati standard di gestione e qualità del trattamento previsti dal sistema RAEE italiano. Portando, di conseguenza, ad un aumento del cosiddetto “mercato parallelo”, clandestino in quanto non rendiconta regolarmente le quantità di rifiuti trattati e spesso illecito. 
 
Nel 2021 sono state quindi avviate al corretto trattamento in totale 266.614 tonnellate di RAEE Domestici, questo quanto si evince dal Bilancio di Sostenibilità 2021 pubblicato da Erion. La corretta gestione dei RAEE consente di mitigare i rischi connessi alla dispersione in ambiente di eventuali sostanze inquinanti e consente il recupero delle materie prime seconde utilizzabili in nuovi cicli produttivi; benefici che il “sistema parallelo”, cioè i soggetti che gestiscono i RAEE al di fuori del Sistema gestito dal Centro di Coordinamento RAEE, non essendo tenuto a rispettarne le regole, non garantisce. Motivo per cui, come ha affermato Dario Bisogni, Presidente di Erion WEEE: si chiede al Governo e al Parlamento un intervento concreto nell’attuare azioni di miglioramento sia per quanto riguarda la normativa, che per quanto concerne l’enforcement del sistema RAEE italiano.” 
 
Lo stesso Bisogni ha, inoltre, dichiarato: “I risultati presentati nel Bilancio di Sostenibilità 2021 di Erion raccontano l’importanza del corretto trattamento dei RAEE, sia in termini di benefici ambientali, sia per il contributo che questi possono dare allo sviluppo economico del nostro Paese. Sono, tuttavia, risultati in chiaroscuro, perché mettono in luce ancora una volta le conseguenze del fenomeno dei flussi paralleli che, se non contrastato da adeguati controlli, contribuisce ad allontanare l’Italia dal target di raccolta fissato dall’Unione Europea (più di 10 kg pro-capite all’anno) e impedisce di rimettere in circolo materie prime seconde importanti per superare la carenza e la dipendenza da altri Paesi”. 

I risultati operativi raggiunti nel 2021 da Erion confermano quanto i RAEE rappresentino un settore strategico per l’economia circolare, ancor più nell’attuale contesto caratterizzato da una forte carenza di materie prime. Nel dettaglio, con un tasso di riciclo pari al 89,4% del totale di RAEE Domestici gestiti, sono state recuperate e reimmesse nei cicli produttivi 238.315 tonnellate di materie prime seconde di cui:

  • 134.920 tonnellate di ferro, quantità necessaria per costruire 18 Tour Eiffel;
  • 35.410 tonnellate di plastica, pari a 1 miliardo di bottigliette di plastica;
  • 6.279 tonnellate di rame, equivalenti al rivestimento di 70 Statue della Libertà;
  • 5.727 tonnellate di alluminio, necessarie per produrre oltre 350 milioni lattine.
Ai risultati operativi si aggiungono poi i benefici ambientali generati dalla corretta gestione dei rifiuti elettronici: nel 2021 è stata evitata l’immissione in atmosfera di quasi 1,8 milioni di tonnellate di CO2 (corrispondenti alle emissioni generate dal parco veicolare dell’intera provincia di Milano per 65 giorni), con un risparmio di più di 400 milioni di kWh di energia (pari al consumo elettrico annuo di una città di più di 360.000 abitanti, come Firenze). 
 
Per ridurre gli impatti ambientali generati dalla gestione e trattamento di questi rifiuti, Erion WEEE ha incentivato i propri partner a limitare i consumi energetici e le emissioni di gas climalteranti. In particolare, nel 2021 gli impianti di trattamento si sono approvvigionati per il 75% da fonti di energia rinnovabile, determinando così una riduzione del 65,2% delle emissioni generate dal trattamento degli e-waste. Sul fronte della logistica, invece, grazie agli incentivi per la scelta di mezzi meno inquinanti, i fornitori hanno percorso il 90,4% dei Km delle proprie tratte con mezzi di classe superiore a Euro 4 (in aumento rispetto al 2020).
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