Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo 2015 torna l’ora legale, con le lancette degli orologi che andranno spostate avanti di un’ora. Fino al 25 ottobre le giornate saranno più lunghe e godendo della maggiore disponibilità della luce naturale del sole useremo meno illuminazione elettrica, avendo così un notevole risparmio energetico. Da un’intuizione di Benjamin Franklin, uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti, inventore del parafulmine, di ora legale se ne parla in Europa nel 1916, quando la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time per cui i cittadini inglesi dovettero spostare le lancette un’ora in avanti durante la stagione estiva.
Nel nostro paese l’ora legale, dopo una breve introduzione nel 1916, entra ufficialmente in vigore solo nel 1966 per quattro mesi all’anno, dall’ultima domenica di maggio all’ultima di settembre, per poi essere estesa nel 1980 a 6 mesi. Scopo dell’ora legale è consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. Come? Si pensi ad esempio ad una persona che dorme quotidianamente dalle 23 alle 7:00. Durante la stagione estiva, il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l’ora legale è possibile sfruttare l’ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un’ora l’accensione dell’illuminazione elettrica nelle nostre case la sera.
Un ritardo stimato, secondo i dati forniti dalla società Terna, in circa 91 milioni di euro solo l’anno scorso, e in 10 anni (dal 2004 al 2014), il risparmio complessivo del Paese è stato di circa 6 miliardi e 720 milioni di kilowattora, pari ad un valore di circa 990 milioni di euro. Nonostante questi numeri positivi, continua il dibattito tra chi vorrebbe l’ora legale tutto l’anno e chi vorrebbe proprio abolirla, sull’esempio della Russia che ad ottobre 2014 ha imposto di riportare le lancette degli orologi indietro di un’ora all’orario invernale in via permanente, dicendo addio dopo tre anni all’esperimento di adottare l’ora legale tutto l’anno.
A sostenere il fronte dell’abolizione e quello della permanenza tutto l’anno dell’ora legale anche studi scientifici secondo cui mettendo le lancette un’ora avanti ci sarebbero, per soggetti già affetti da patologie, rischi cardiaci e stress supplementare, mentre altri studi sostengono che l’ora legale tutto l’anno influenzerebbe in termini positivi, l’umore degli adulti e la possibilità, per i bambini, di fare attività fisica all’aria aperta con benefici in termini di sovrappeso e obesità.