Leroy Merlin regala ore di volontariato ai più bisognosi

Più di 5.000 ore di volontariato messe a disposizione dai collaboratori di Leroy Merlin, l'azienda leader del fai da te, per iniziative in tutta Italia.

Alma Dainesi
A cura di Alma Dainesi
Pubblicato il 26/02/2017 Aggiornato il 17/08/2018
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Si chiama Bricolage del cuore, l’iniziativa di volontariato di Leroy Merlin (www.leroymerlin.it) grazie alla quale tutti i 6.500 collaboratori dell’azienda possono mettere a disposizione, su base volontaria, una giornata lavorativa all’anno con lo scopo di riqualificare o migliorare strutture di vario tipo, come scuole, parchi e case famiglia. Solo nel 2016 sono stati portati a termine 45 progetti, per un totale di 5.268 ore impiegate e con il coinvolgimento di ben 45 tra associazioni ed enti locali. I collaboratori di Leroy Merlin suddivisi nei 48 punti vendita presenti in tutta Italia, dedicano una giornata all’anno per realizzare progetti socialmente utili. Oltre a impiegare i prodotti di Leroy Merlin, si mettono a disposizione il tempo e le competenze degli “esperti del bricolage” per il miglioramento di strutture e giardini. Particolare attenzione è stata posta sul tema casa, nello specifico sul problema della povertà abitativa, che rappresenta il 70% dei progetti realizzati. Esempi di lavori che hanno avuto come denominatore comune la ristrutturazione di case famiglia e unità abitative per famiglie in difficoltà economiche sono quelli realizzati a Curno (BG), Bastia Umbra (PG) e Palermo.

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I collaboratori del punto vendita Leroy Merlin di Curno hanno stretto un accordo con il Comune, incaricato di segnalare ogni anno cinque famiglie bisognose affidate ai Servizi Sociali. Nel 2016, anno di partenza dell’iniziativa, sono stati completati due interventi. Per il 2017 ne sono previsti altri 5. A Bastia Umbra il progetto – realizzato in collaborazione con il Comune e i Servizi Sociali – ha visto la ristrutturazione completa di due unità abitative appartenenti a due famiglie in difficoltà. Un prezioso contributo è stato offerto anche dagli artigiani, da numerosi partner presenti sul territorio umbro e da piccoli negozianti della cittadina: tutti hanno spontaneamente messo a disposizione le loro strutture e i loro servizi. A Palermo i lavori sono stati realizzati a sostegno del Centro di Accoglienza Padre Nostro, onlus presente nel quartiere Brancaccio dal 1991, principalmente impegnato nell’assistenza sociale, nella prevenzione e nell’eliminazione delle cause di disagio ed emarginazione, offrendo servizi rivolti alle persone in difficoltà.

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