Da un’idea di Renzo Piano, il campus di architettura del Politecnico di Milano

Il campus del Politecnico di Milano, che riorganizza gli spazi del polo universitario, è nato da un regalo del grande architetto

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 24/10/2021 Aggiornato il 24/10/2021
Schüco Italia, campus di architettura del Politecnico di Milano, foto Daniele Domenicali

Il nuovo campus di architettura del Politecnico di Milano, che riorganizza l’intero polo universitario di via Bonardi, è nato da una idea iniziale del grande architetto Renzo Piano, poi sviluppata da uno dei suoi discepoli più capaci, Ottavio Di Blasi, socio fondatore dello studio ODB&Partners.

La trasformazione dell’ampia area urbana, riuscita grazie a una incredibile operazione di crowdfunding che ha raccolto ben sei milioni di euro e inaugurata dal presidente Mattarella, ha investito una zona che dal dopoguerra è andata via via trasformandosi senza un disegno preciso. Il progetto ha così inteso ridare unitarietà all’insieme, riqualificando gli edifici esistenti, potenziando la funzionalità generale e aumentando le zone verdi circostanti.

La peculiarità di trovarsi per gran parte al di sotto del livello stradale, con alcune evidenze architettoniche di prestigio, tra cui ad esempio caratteristici edifici firmati da Gio Ponti, ha permesso di aumentare la volumetria senza interferire con la percezione visiva che attualmente si ha del campus. Un bosco di ottomila metri quadrati, aperto a tutta la città, funzionerà poi da tessuto connettivo delle costruzioni storiche con quelle di nuova realizzazione.

Laboratori – tra cui uno all’avanguardia di modellistica –, aule, spazi per la didattica, aula magna trovano così una rinnovata dimensione architettonica, declinata attraverso il linguaggio che distingue l’intero operato di Renzo Piano. Leggerezza strutturale, trasparenza, illuminazione naturale, fluidità spaziale sono le cifre di questo nuovo campus di architettura del Politecnico di Milano, che renderà sicuramente più gradevole anche il percorso di studio di coloro che saranno i progettisti di domani.

  • Il complesso di nuovi edifici del campus di architettura del Politecnico di Milano si è avvalso del know-how di Schüco. L’azienda ha infatti fornito il sistema di facciate continue a nastri orizzontali FWS, customizzata con montanti a vista ad hoc per vetrate a doppia camera. Schermature solari a lamelle, integrate nella soluzione, ottimizzano il livello di luminosità negli spazi dedicati alla didattica, mentre lo studio delle dimensioni della struttura di alluminio trasmette un’idea di leggerezza e di pulizia formale dei volumi.
Le finestrature di alluminio sono Schüco AWS 65, così come del marchio sono le porte di aule e laboratori di modello AWS 65 e ADS 75 HD.HI ovvero Heavy Duty, dalla grande ampiezza di apertura e dalla elevata resistenza pur in contesti a grande frequenza di utilizzo. www.schueco.it
  • Schüco Italia, campus di architettura del Politecnico di Milano, foto Daniele Domenicali
  • Schüco Italia, campus di architettura del Politecnico di Milano, foto Daniele Domenicali
  • Schüco Italia, campus di architettura del Politecnico di Milano, foto Daniele Domenicali
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