Da FICO 5 “giostre multimediali” raccontano la biodiversità made in Italy

Uniscono ricerca sull'interattività, architettura e visual design, le 5 “giostre” multimediali permanenti progettate da Limiteazero, studio di exhibition design, per FICO Eataly Word inaugurato a Bologna mercoledì 15 novembre.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 09/01/2018 Aggiornato il 09/01/2018
Da FICO 5 “giostre multimediali” raccontano la biodiversità made in Italy

FICO Eataly World è l’innovativo parco agroalimentare alle porte di Bologna, estremamente variegato. Dai 2 ettari di campi alle 40 fabbriche delle eccellenze food italiane, dalla ristorazione ai mercati, dai laboratori ai corsi, è un luogo per sperimentare dal vivo tutte le filiere produttive agricole che contraddistinguono il nostro territorio. Patron del progetto, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, in partnership con cooperative, amministrazioni, enti locali e numerosi investitori.

All’interno di FICO si trovano cinque padiglioni multimediali che prendono il nome di “giostre”  per il loro carattere di edutainment interattivo. Firmate dallo studio milanese di exhibition e interaction design Limiteazero con Clonwerk, le giostre di FICO compongono una superficie totale di 1500 mq e uno dopo l’altro, invitano il pubblico a un’esperienza immersiva in cinque diversi mondi: l’uomo e il fuoco, la terra, gli animali, il mare e la produzione di olio, vino e birra. Ciascun padiglione è una macchina scenica complessa, con una comune sfida: coinvolgere il vastissimo pubblico di FICO, dai bambini ai nonni, con un focus particolare su famiglie e scolaresche e un occhio di riguardo al target esigente e consapevole degli appassionati di cibo. Elementi comuni a tutti i padiglioni, le pareti multimediali con quiz interattivi e il cineteatro: qui il pubblico assiste alla proiezione di corti realizzati per FICO dagli allievi della Sede Lombardia del C.S.C., con la direzione artistica di Maurizio Nichetti.

Tutte le “giostre” sono ricche di scenografie e di invenzioni interattive che rendono immediatamente fruibile, attraverso l’ironia e il gioco, il contenuto. Come il grande faro interamente rivestito di schermi che mostrano tecniche di pesca e varietà ittiche. O il braccio robotico che dissoda la terra, semina e raccoglie. O il cinema a 360° che avvolge il pubblico in una foresta magica dove si mette in scena una spettacolare danza del fuoco, il quale si accende come un ologramma impalpabile e vivissimo al centro dello spazio. O ancora la macina gigante interattiva: spostandola con tutto il corpo, il visitatore visualizza su appositi monitor le tecniche di produzione di vino, olio e birra. I cinque padiglioni sono un’opera di edutainment connotata da un’estetica pop sofisticata, che dà coerenza all’intero progetto. Con ispirazioni di stile e di metodo tratte dai grandi nomi del design storico. Primi fra tutti la poetica, il gioco e le cromie di Bruno Munari e le linee essenziali e le forme organiche di Charles e Ray Eames. La concretezza dei materiali e la sensorialità delle installazioni si uniscono ad avanzate tecniche digitali, in una suggestiva commistione tra visioni eteree e fisicità. Grande cura per il comfort visivo e acustico. Il light design crea atmosfere di volta in volta più teatrali o informative e il sound design è stato studiato per generare armonie sempre gradevoli.

In sintesi
  • Che cosa: Giostre multimediali c/o FICO Eataly World
  • Dove: via Paolo Canali, 8 – Bologna; apertura: da lunedì a domenica 10:00 – 00:00
  • Info: prezzo 2 euro a giostra

Nella gallery, 3 delle 5 giostre multimediali di FICO curate da Limiteazero con Clonwerk

  • La giostra "L'uomo e gli animali": quanti animali sei alto? Un sensore legge l’altezza e i centimetri diventano somme di papere, maiali,
cavalli e lumache.
Qual è l'animale che gloglotta? E quello che bubola? Lo si può scoprire giocando con due macro ruote e
allineando l'immagine al verbo corrispondente: a ogni combinazione azzeccata verrà emesso il verso
giusto. Ingegnose installazioni a specchio su cui poggiano mezze sagome di mucche e altri animali da
allevamento, ne riflettono l'altra metà e proiettano informazioni. Uno stormo di uccelli in stile origami
galleggia nell'aria. Un'intera parete narra la vita delle api. Il gatto è assoluto protagonista di un tavolo con
proiezioni olografiche.
  • "L'uomo e il mare" è il padiglione più ecologista di tutti. Come rispettare il patrimonio custodito nelle profondità del mare?
Un'installazione-faro, rivestita di monitor e sormontata da una lanterna di luce, orienta nel mondo della
pesca e del rapporto fra l'uomo e le risorse ittiche. Ludica l'area selfie, con la possibilità di muoversi fra
sagome di onde e code di pesce affioranti. E da veri marinai, postazioni-barchetta complete di timone
per navigare virtualmente fra i punti caldi dei mari italiani e scoprire tecniche di allevamento e pesca.
Dietro una quinta di gomene sospese, il cineteatro.
  • Il padiglione "L’uomo: dalla terra alla bottiglia" va alla scoperta del vino, della birra e dell'olio italiani.
I visitatori fanno scorrere una macina gigante e, in un coinvolgimento corporeo totale, a seconda
dell'area in cui la posizionano, fanno apparire a monitor le diverse tecniche produttive. Si attraversa
un'installazione di macro bottiglie-scultura in legno. E bottiglie vere, incastrate in una vasta parete,
illustrano la storia dei contenitori. Una sagoma dell'Italia, con istogrammi verticali in legno, offre un
grafico fisico e tridimensionale delle geografie produttive.
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