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Possedere più abitazioni significa fare i conti con bollette diverse. La spesa per la luce varia a seconda che la casa sia la prima abitazione (residenza principale) o una seconda casa (abitazione per vacanze o non abitata stabilmente). Le differenze principali riguardano gli oneri di sistema e la quota fissa, che rendono spesso più costosa la bolletta della seconda casa.
Bolletta luce: differenza tra prima e seconda casa cioè tra residente e non residente
La bolletta della luce varia tra residente e non.
- Residente: significa che l’intestatario del contratto ha residenza anagrafica nell’abitazione fornita.
- Non residente: significa l’intestatario ha il contratto sull’abitazione ma non vi risiede (es. una seconda casa o un’abitazione per le vacanze).
Differenze principali
Le differenze tra una bolletta per i residenti e quella dei non residenti esistono sul fronte degli oneri di sistema e sulla quota fissa.
Oneri di sistema
Si tratta di oneri che vanno a coprire diverse tipologie di costi riguardanti il settore e le politiche energetiche.
- Residente: applicati solo in quota energia (€/kWh) in base ai consumi.
- Non residente: applicati sia in quota energia sia in quota fissa annuale.
Quota fissa
La quota fissa di una bolletta è quella parte del totale che devi pagare indipendentemente da quanto consumi. Non cambia in base all’uso: gas, acqua, elettricità o telefono, la quota fissa serve a coprire i costi base del servizio, come la manutenzione della rete, la gestione della fornitura e altri costi fissi del gestore.
Per esempio se in un mese consumi pochissimo o addirittura niente, pagherai comunque la quota fissa. Se consumi tanto, alla quota fissa si aggiungerà la quota variabile, calcolata in base ai tuoi consumi effettivi. In pratica, è come un “abbonamento minimo” che garantisce al fornitore di coprire i costi di gestione della tua fornitura anche se non consumi nulla.
- Residente: non prevista.
- Non residente: prevista e aumenta l’importo della bolletta anche se i consumi sono bassi.
Perché la seconda casa costa di più
La quota fissa degli oneri grava maggiormente quando i consumi sono pochi, come spesso accade per una casa per le vacanze. Gli oneri di sistema per non residenti includono costi da pagare a prescindere dal consumo.
- Prima casa (residente): si paga solo in base all’energia consumata + oneri di sistema proporzionati.
- Seconda casa (non residente): si paga l’energia consumata + oneri di sistema + quota fissa → bolletta più alta soprattutto con consumi ridotti.
Come risparmiare sulle bollette della seconda casa
Per poter tagliare i costi delle bollette si possono mettere in pratica alcuni consigli come:
- Ridurre la potenza del contatore se l’abitazione è poco utilizzata.
- Spegnere gli elettrodomestici non indispensabili o utilizzare timer e prese intelligenti.
- Valutare tariffe a consumo ridotto o offerte dedicate per seconde case.
- Controllare periodicamente la bolletta per evitare addebiti non necessari o consumi fantasma.
- Controlla che l’utenza sia correttamente classificata: “residente” vs “non residente”.
- Leggi la bolletta con attenzione: verifica le voci “oneri di sistema”, “quota fissa” e “quota energia”.
- Confronta le offerte del mercato libero per la parte energia, che può variare.

































