Affitto sostenibile con il Circular Housing Project

Come evitare la massa di scarti e di rifiuti derivanti da ogni trasloco – approssimativamente stimata in una tonnellata per ciascun cambio di abitazione – e soprattutto come ridurne l’impatto ambientale? Ecco un'iniziativa pilota.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 17/07/2020 Aggiornato il 17/07/2020

Il progetto Circular Housing Project si basa sullo sviluppo di una filiera circolare e sostenibile per gli arredi e gli elettrodomestici delle case in affitto. Promosso dalla società Redo Sgr di gestione di investimenti immobiliari con i partner Ecodom – Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici, Politecnico di Milano, Poliedro e con BSH Elettrodomestici, introdurrà nel nostro paese modalità inedite in questo ambito, con una sensibile attenzione per la sostenibilità.

I primi casi pilota saranno i nuovi complessi di social housing realizzati a Milano da Redo Sgr nelle zone Affori e Crescenzago. Agli inquilini degli appartamenti verrà proposto un contratto d’affitto comprendente la fornitura e l’utilizzo di mobili e di elettrodomestici di qualità e durata. Al termine della locazione si potrà optare per il loro ricondizionamento e riutilizzo nel medesimo appartamento, lasciandoli agli abitanti futuri. In tal modo si eviterà il trasloco, oltre che l’impegno dell’adattamento della mobilia in un’altra casa.   

L’idea di Circular Housing Project è quella di evitare la massa di scarti e di rifiuti derivanti da ogni trasloco – approssimativamente stimata in una tonnellata per ciascun cambio di abitazione – e soprattutto di ridurre l’impatto ambientale derivante dall’acquisto, dal trasporto, dall’utilizzo di nuove forniture. Un taglio della produzione di anidride carbonica non indifferente: i promotori dell’iniziativa stimano infatti si possano risparmiare in dieci anni 8,4 Mt di anidride carbonica, pari alla quantità assorbita in un anno da un bosco della superficie uguale all’estensione dell’Umbria.

Gli attori coinvolti nel progetto garantiranno il controllo e la gestione di tutte le fasi, dalla fornitura iniziale (inclusa nel canone d’affitto e regolata da un istituto finanziario come intermediario) al ricondizionamento, dal ricollocamento in un nuovo appartamento fino all’eventuale trattamento di fine vita di arredi ed elettrodomestici. In fase di studio, in particolare per quanto riguarda l’analisi delle esigenze degli inquilini, Circular Housing Project punta sullo sviluppo di un nuovo modo di concepire l’utilizzo degli oggetti, basato sullo sfruttamento di un servizio più che sull’acquisto. Ciò servirà, secondo Maurizio Bernardi, amministratore delegato e CFO di BSH Elettrodomestici, oltre che presidente di Ecodom, «a promuovere comportamenti sempre più circolari e sostenibili nella vita quotidiana: un modello virtuoso che auspichiamo di vedere replicato presto anche in altre città italiane».

  • render social housing Crescenzago di Redo Sgr
  • render social housing Affori di Redo Sgr
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