Monopattini in sicurezza

Sono ecologici, pratici e leggeri, anche veloci: i mezzi di micromobilità elettrica conquistano le città. Una guida responsabile e nuove regole, però, sono fondamentali per evitare incidenti.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio
Pubblicato il 02/05/2023 Aggiornato il 03/05/2023
primo piano_monopattini

Piace ai ragazzi e sempre più anche agli adulti: il vecchio monopattino si è evoluto e oggi è un mezzo elettrico a zero emissioni alternativo alla bici, molto apprezzato nelle città dove si moltiplicano sia quelli per il trasporto privato sia i modelli in sharing. I monopattini sono equiparati ai velocipedi, cioè alle biciclette (L. 15/2022, art. 1), ma in quanto a prevalente propulsione elettrica, con un motore fino a 500 W di potenza e velocità di 20 km/h, hanno caratteristiche e prestazioni ben superiori che richiedono ancora più attenzione e prudenza. Gli incidenti sono spesso provocati da una guida troppo disinvolta, considerando che questi mezzi possono circolare nelle strade cittadine, anche nelle aree pedonali e sulle piste ciclabili. I mezzi privati non hanno targa, non richiedono alcun tipo di patente né assicurazione obbligatoria, possono essere guidati da chi ha più di 14 anni; i monopattini per lo sharing hanno invece un numero identificativo univoco e l’operatore che gestisce il noleggio fornisce obbligatoriamente una copertura assicurativa. Il numero sempre più elevato di monopattini nelle strade potrebbe portare presto alla definizione di nuove norme per prevenire rischi, per i conducenti e per gli altri. Nel frattempo, per condurli – a qualsiasi età – occorre conoscere il Codice della Strada e le regole di sicurezza. È bene ricordare che il monopattino va guidato tenendo il manubrio con entrambe le mani. Deve essere dotato di luci anteriori (bianche o gialle) e luci rosse posteriori e di freni; da luglio sono obbligatorie le frecce e gli stop sui nuovi modelli mentre quelli vecchi andranno adeguati entro il 2024.

Sharing mania

Il successo del monopattino nel trasporto urbano è sottolineato dall’aumento del 5% dei noleggi nel 2022, secondo il report ANIASA, l’associazione nazionale dell’autonoleggio (www.aniasa.it). Lo sharing è un metodo agile, economico e sostenibile per spostarsi in città senza consumo di carburante, problemi di parcheggio o rischio di furto. Il sistema, attivo in molte città italiane piccole e grandi tra cui Milano, Roma, Torino e Firenze, si basa sulla collaborazione, tramite bando, delle amministrazioni locali con produttori che forniscono i mezzi a noleggio e si occupano di manutenzione periodica e riparazioni.

Trend in crescita

Vittorio Gattari, Senior Public Policy Manager Italia di Dott, operatore di servizi sharing

Quanti italiani utilizzano il monopattino?

Secondo i dati dell’Osservatorio Sharing Mobility, nel 2021 sono stati realizzati circa 35 milioni di viaggi condivisi. Di questi, l’83% sono noleggi di monopattini o biciclette elettriche. È dunque chiaro il ruolo di primo piano della micromobilità nella smart city. L’utilizzatore tipo per lo sharing è principalmente uomo, tra i 25 e i 35 anni, lavoratore o studente.

Quali le ragioni del successo?

Deriva senz’altro dall’innovazione e rivoluzione portate all’interno del tessuto urbano: da un lato la comodità dei mezzi elettrici, che consentono di risparmiare tempo evitando traffico e attese; dall’altra, nello sharing, l’affidabilità degli operatori che si impegnano nel fornire un servizio sicuro, di qualità e al tempo stesso conveniente, ha fatto sì che i monopattini in sharing si siano inseriti alla perfezione nel sistema di trasporto pubblico delle nostre città. Anche a livello privato, l’utilizzo dei monopattini è molto diffuso in Italia.

Cosa fare, a livello normativo, per prevenire gli incidenti?

Non sono in realtà così frequenti o gravi come sembra dall’informazione mediatica. I dati del 2021 sono in linea con quelli delle biciclette, per esempio. Tuttavia a livello normativo si è già fatto molto: nel 2021 infatti la legge ha previsto una riduzione della velocità massima a 20 km/h e l’obbligo di doppio freno e frecce. Determinanti anche l’educazione degli utenti e la presenza di piste ciclabili e zone 30.

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Monopattini in sharing a Roma, noleggiati  dall’operatore Dott (ridedott.com).

Decalogo: guidare senza rischi (per sé e per gli altri)

1. Non circolare sui marciapiedi

È vietato dall’art. 143 del Codice della strada, la violazione è soggetta a multa. Bisogna invece guidare il monopattino all’estremità destra della carreggiata.

2. Non andare in due o più sul monopattino

È progettato per essere utilizzato da una sola persona alla volta, altrimenti perde stabilità. Il Codice della Strada vieta di usarlo in due.

3. Non ascoltare musica in cuffia mentre si guida

È vietato perché, isolandosi dai rumori della strada, si rischia di essere distratti da quanto accade intorno.

4. Parcheggiare in modo responsabile

Non lasciare i monopattitini (anche quelli in sharing) su marciapiedi o piste ciclabili: si migliora così la viabilità per tutti.

5. Limiti di velocità

Non bisogna superare i 20 km/h sulle strade urbane e i 6 km/h su corsie pedonali e ciclabili.

6. Non telefonare quando si è alla guida

Si evita così di aumentare il rischio di incidenti e cadute. Anche per consultare il navigatore occorre fermarsi.

7. Di notte, indossare giubbotti catarifrangenti

Sono prescritti dopo il tramonto (art. 189, comma 9 bis, Codice della Strada).

8. Meglio usare un casco

Non obbligatorio per i maggiorenni, è però fortemente raccomandato. È invece obbligatorio per i minorenni.

9. Non circolare su prati né sostare sulle aiuole

Il rispetto del verde pubblico è nell’interesse di tutti, anche i conducenti di mezzi di micromobilità devono attenersi.

10. Non gettare rifiuti in strada mentre si guida

È un comportamento incivile e anche pericoloso: si rischia di colpire un pedone o un altro conducente.

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