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Dal 4 al 12 marzo 2023 torna Mercanteinfiera Primavera, appuntamento primaverile di Fiere di Parma dedicato all’antiquariato, modernariato e collezionismo. Dopo il successo dell’edizione autunnale, che ha registrato cinquantamila presenze, circa 1000 espositori, centinaia di oggetti venduti all’estero e la sorpresa di oltre 5000 buyer, si danno nuovamente appuntamento a Parma, nel cuore dell’Emilia e dell’Italia, visitatori alla ricerca dell’acquisto curioso o importante, collezionisti, designer, esperti ed amanti di fotografia, architetti alla ricerca di materiali di ogni epoca e stile.
Biglietti Mercanteinfiera, costi, parcheggi
L’ingresso a Mercanteinfiera è a pagamento. Il biglietto se acquistato online costa 12 euro anziché 15 euro in biglietteria, per un solo giorno. I ragazzi sono fino a 14 anni non pagano. Per chi arriva in macchina, il parcheggio giornaliero in cassa costa 10 euro, 8 euro se acquistato online.
Mappa Mercanteinfiera
Come arrivare a Mercanteinfiera
Per chi usa la macchina, dall’uscita dell’autostrada (A1), la fiera si raggiunge direttamente e rapidamente la Fiera di Parma grazie alla nuova arteria complanare che la collega direttamente con il casello autostradale. Milano, Bologna, Verona distano circa un’ora di macchina. Firenze, Padova, Torino e Genova poco di più. La tangenziale di Parma permette di raggiungere velocemente ogni punto della città. La struttura fieristica di Parma, in questo modo, è raggiungibile in poco tempo anche dalle cittadine termali di Salsomaggiore e Tabiano. Il quartiere fieristico dispone inoltre di oltre 9.000 posti auto. Coordinate GPS: 44° 50’47.27”N 10°17’24.00”E (4)
La Fiera si raggiunge in 10 minuti di autobus grazie ad un servizio di shuttle bus attivo durante la manifestazione che lo collega con il centro città e la stazione ferroviaria.
PARTENZA
dalla fermata delle linee 3 – 4 – 5 sul lato nord di via Mazzini (angolo via Carducci).
PERCORSO
– Andata: via Mazzini – viale Mariotti – viale Toschi – Stazione FS (fermata Ovest) – viale Piacenza – via Lanfranco – via Anselmi – via Savani – Baganzola Fiere di Parma (ingresso Fiera Centro).
– Ritorno: Fiere di Parma (ingresso Centro) – via Savani – viale Piacenza – viale Bottego – Stazione FS (fermata Est) – viale Mentana – strada della Repubblica – via Mazzini.
FERMATE
– a richiesta, in corrispondenza di tutte le paline urbane esistenti lungo i percorsi suddetti.
ORARI
– da via Mazzini ogni 30 minuti dalle ore 9.00 alle ore 19.00;
– dalla Fiera ogni 30 minuti dalle ore 9.35 fino a 35 minuti dopo l’orario di chiusura.
TARIFFE
Saranno applicate le tariffe attualmente in vigore sulla rete urbana delegazionale:
– biglietti a validità oraria urbana/delegazionale € 1,50;
– saranno validi tutti gli abbonamenti in vigore sulla rete urbana/delegazionale di Parma.
Cosa trovare a Mercanteinfiera Primavera 2023
Mercanteinfiera è l’occasione per scegliere tra migliaia di pezzi di stili diversi, verificare le tendenze del mercato, scoprire nuove filiere collezionistiche, un autentico viaggio nel Tempo, in una sorta di storytelling tra componenti d’arredo, opere d’arte, gioielli, mobili ed esperienze vintage.
Resta il pezzo unico la vera cifra distintiva di Mercanteinfiera, uno spazio che altera i confini stessi della storia dell’arte affiancando a un Cristo Benedicente del XVI sec di Bernardino Luini un quadro di Sonia Delaunay (la famosa artista ucraina che rivoluzionò l’arte del Novecento con la forza del colore), a pantofole papali in filo d’oro o nature morte di Octaviano Montfort, una farmacia da viaggio dei primi del ‘900. Negli spazi del salone si trova il modernariato, quella serie di oggetti che sembrano essere stati abbandonati dal flusso della vita come vecchie bambole di inizio ‘900 o suggestivi album di fotografie a carillon. Il design d’autore, ovvero mobili e complementi per la casa che vanno dal secondo Dopoguerra fino agli anni Ottanta firmati da designer universalmente riconosciuti come “maestri”: Gio Ponti, Gaetano Pesce, Franco Albini, Iosa Ghini, Joe Colombo e Vico Magistretti solo per citarne alcuni.
Poi la storia dell’arte, cinque secoli di stile e del gusto cui si affianca da sempre l’archeologia, trasformando il salone di Fiere di Parma nella patria del cross collecting: un collezionismo eclettico, che ignora le classificazioni a favore di un accostamento inedito e audace tra opere ed oggetti.
A sfilare nei quattro padiglioni del polo fieristico, infine, gioielli anche antichi, le grandi firme dell’ orologeria da collezione (Rolex, Audemars Piguet, Vacheron Constantin, Patek Philippe, Hublot) e tutto l’arsenale seduttivo della moda d’antan: elegante e sostenibile che nessuna donna considererebbe mai superflua.
Le collaterali di Mercanteinfiera
Mercanteinfiera. “Fortissimi. La vita come un ring” (pad.4)
L’Italia nei primi del novecento protagonista delle collaterali che aprono la 27ma edizione di Mercanteinfiera. “Fortissimi. La vita come un ring” (pad.4) è la mostra realizzata in collaborazione con Massimo Cutò, un tuffo nella storia di quattro immigrati impavidi tanto nei bicipiti quanto nell’animo. Bruno Sammartino, l’abruzzese che fece impazzire per 188 serate gli spettatori del Madison Square Garden a New York conquistando l’appellativo di The living legend. Il pugliese e meticcio Leone Jacovacci, uno dei migliori pesi medi del suo tempo che nel 1928 a Roma conquistò il titolo europeo – che il regime fascista dell’epoca poi gli tolse – ai danni del milanesissimo Bosisio. E ancora la vita del pugile friulano Primo Carnera, e infine, quella di Nino Benvenuti eletto nel 1960 miglior pugile del torneo davanti a Muhammad Alì. In esposizione i “ferri del mestiere”, come guantoni, punchball, sacchi di sabbia, scarpini e cimeli vari (ad es. la cintura di campione del mondo conquistata in America dal wrestler Bruno Sammartino). A ricreare l’atmosfera, invece, spezzoni del film “La strada” di Fellini con Anthony Queen nel ruolo del forzuto ambulante Zampanò.
“Onda su onda: alle radici della navigazione”
La seconda collaterale è “Onda su onda: alle radici della navigazione” (pad.4) curata da Emanuele Seghetti e realizzata con il Museo Barca Lariana, e ha come scopo far rivivere al pubblico di Mercante la storia di alcune delle più suggestive imbarcazioni costruite sul lago di Como. In mostra barche storiche legate a storie d’amore, a vicende di intrepidi piloti e a intriganti misteri carbonari come quella di Silvio Pellico. A completare l’esposizione una serie di prestigiosi motori come il potentissimo entrobordo Chrysler Riva, lo storico fuoribordo Soriano e Vigentini Ciuicì, avveniristico motore elettrico degli anni 60. Non mancheranno oggetti d’epoca legati alla nautica come antichi parabordi, giubbotti salvagenti, estintori, mezzi marinai e remi delle gloriose società canottieri medaglie d’oro e d’argento a Londra 1948 e Melbourne 1956.