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Bello, elegante, duraturo, lussuoso, naturale, pregiato, costoso: sono gli aggettivi che gli italiani utilizzano per descrivere il marmo, materiale versatile che può essere usato per rivestire pavimenti e pareti, ma anche per realizzare elementi d’arredo come tavoli e oggetti decorativi.
È quanto emerge dallo studio EMG Different, Istituto di ricerca di Milano, che ha intervistato tra dicembre 2021 e febbraio 2022 un campione rappresentativo di 2.000 Italiani dai trent’anni in su. La ricerca è stata commissionata da Marmomac, il salone internazionale dedicato a pietra, design e tecnologia, in programma a Veronafiere dal 27 al 30 settembre 2022.
Ambienti e utilizzi del marmo
Qual è l’ambiente in cui il marmo è ritenuto più adatto? Il soggiorno (50,1%), a seguire il bagno (46,3%) e la cucina (42,5%).
Dall’indagine emerge che marmo e pietre naturali sono al secondo posto (56,4%) tra i materiali più diffusi dopo la ceramica (58,3%) e, a seguire, legno/parquet (44%), gres (33,9%), cotto (26,3%), cemento (24%), laminato (19,6%) e PVC (18,9%).
I pavimenti (55%) sono la destinazione d’uso considerata più consona al marmo, seguiti dai top di cucina e bagno (42,4%), scale (39%), davanzali (36,2%) e rivestimenti a parete (24,8%).

Le marmette Modulmarmo Maxi di Margraf sono prelucidate e levigate, pronte da posare e con i lati smussati. Disponibili nei marmi Bianco Carrara, Bianco Gioia, Calacatta, Bianco Statuario, Bianco Statuarietto. www.margraf.it
Il marmo è presente in una casa su due, anche se molti non se ne rendono conto, essendo molto utilizzato per i davanzali delle finestre. Chi in casa non ha questa pietra naturale si dichiara interessato (60%) e vorrebbe averlo.
È al Sud e nelle isole che il materiale è maggiormente utilizzato, essendo presente nel 62,4% delle abitazioni.
In merito ai possessori, l’età è avanzata: il 66,8% ha più di 70 anni e il 59,3% è nella fascia 51-60 anni e le persone vivono in abitazioni ristrutturate da oltre un decennio.

Esplosione di colori per Opus Allegro di Lithos Design, in marmo con un disegno geometrico triangolare su una base chiara. Adatte sia per pavimenti che rivestimenti a parete, le lastre sono nel grande formato 60 x 60 x H 1,8 cm. www.lithosdesign.com/it
Marmo e grado di soddisfazione
Chi ha in casa il marmo considera questo materiale la scelta migliore (8 intervistati su 10), inoltre il 45,8% dichiara di averlo aggiunto al momento di ristrutturare la casa, perché non era presente.
Contenuta la percentuale dei “pentiti del marmo” che, nel 64% dei casi, non ha intenzione di sostituirlo con altri materiali. Le motivazioni dell’insoddisfazione sono dovute al gusto personale, a problemi legati al deterioramento, alla delicatezza e alla manutenzione, temi su cui è stata riscontrata però una mancanza di informazioni che, se possedute, possono aiutare il consumatore nell’utilizzo e manutenzione del materiale.
La mancanza di informazioni sul materiale è un fattore importante, infatti molti intervistati (50,1%) riconoscono il valore del materiale ma dichiarano di non aver abbastanza informazioni per l’acquisto.

Il Marmo Statuario di Sa.Ge.Van. Marmi è estratto dalle Alpi Apuane nella Cava 102 – Calocara A e presenta un colore di fondo bianco brillante, attraversato da sinuose venature grigie. Diversi i formati disponibili, in lastre, marmette oppure in misure su richiesta. www.sagevanmarmi.com
Scegliere il marmo: il ruolo di architetti, arredatori e marmisti
Architetti, arredatori, negozianti, imprese edili, rivenditori e marmisti hanno un ruolo importante nell’affiancare il consumatore nella scelta del materiale, ma non sempre sono un valido supporto.
In particolare, è ambivalente il ruolo rivestito da architetti e arredatori che, se da una parte sono i primi a consigliare il marmo nei propri progetti (30,6% dei casi), sono anche in cima alla lista di chi non lo consiglia (33,9%).
Chi ha acquistato il marmo si è rivolto soprattutto al marmista (46,2%), a seguire il negozio di pavimenti/rivestimenti (17,6%) ed è sempre il marmista (35,8%) la maggiore fonte di informazioni sul materiale, seguito dal negozio di materiali edili (23,3%) e dall’architetto e arredatore (21,5%).
“La ricerca evidenzia uno scollamento tra gli addetti ai lavori e il consumatore” ha commentato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, “ma diventa al contempo una opportunità segnando la direzione da seguire. Serve una strategia di comunicazione coordinata a livello di filiera in cui Marmomac può ricoprire un ruolo di aggregatore, fornendo a imprese, associazioni e operatori tutti gli strumenti necessari: dalla market intelligence, fino alle iniziative educational della sua Academy e di promozione internazionale della pietra naturale. Lo studio, inoltre, indica che tra le fonti di informazione dei consumatori, i canali online hanno un forte potenziale da esplorare per coinvolgere una platea più giovane. E con Marmomac Plus disponiamo già ora del più grande portale digitale a disposizione della community globale del marmo“.