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Da tempo la comunità scientifica richiama con urgenza l’attenzione delle istituzioni, delle aziende e dei cittadini sulla necessità di invertire la rotta sul clima. in questo scenario, anche il comparto edilizio – insieme ai progettisti – è chiamato a riconoscere la propria quota di responsabilità.
Dalla consapevolezza alla pratica concreta, il passo deve essere breve, rendendo la sostenibilità un principio realmente accessibile: non un lusso, ma un criterio strutturale che orienti la scelta di materiali, tecnologie e metodi costruttivi in un equilibrio virtuoso tra prestazioni, impatto ambientale e costi sostenibili. Qualche dato su cui riflettere? Secondo le più recenti analisi, gli edifici generano infatti circa il 37% delle emissioni globali di CO2, fatto che conferma la necessità di innovare radicalmente il modo in cui progettiamo, costruiamo e gestiamo gli edifici.
La fiera Klimahouse è l’evento internazionale di riferimento per l’edilizia responsabile e l’efficientamento energetico. In programma a Bolzano dal 28 al 31 gennaio 2026 si conferma il palcoscenico ideale, il punto di incontro perfetto di tutti gli attori che giocano un ruolo nella sostenibilità: produttori di materie prime, apparecchi e impianti; studi di architettura e ingegneri; esponenti dei media, studenti e startup…
L’innovazione si conferma anche quest’anno il pilastro centrale della manifestazione, che accoglierà professionisti e appassionati in un hub espositivo e culturale progettato per anticipare le future traiettorie del settore.
Ad aprire la presentazione della 21esima edizione di Klimahouse – l’11 dicembre 2025, presso lo studio di architettura AMDL Circle dell’architetto Michele De Lucchi – è stato Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano, che ha illustrato le linee guida di Klimahouse 2026, sottolineando come le trasformazioni in atto nel settore offrano oggi l’opportunità strategica di ridefinire un modello di architettura e ingegneria capace di integrare la sostenibilità come principio costitutivo dell’abitare contemporaneo. Lo scopo in definitiva è molto semplice: costruire bene, per vivere bene in un futuro “gentile”.

Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano e l’architetto Michele De Lucchi. Foto di Francesco Moroni Spidalieri
Wood Architecture Prize: annunciati i finalisti fra quasi 100 candidature
Il Wood Architecture Prize, il primo e unico riconoscimento nazionale dedicato interamente all’architettura in legno, è nato con l’obiettivo di supportare la sperimentazione dell’uso di questo materiale nell’architettura contemporanea.
I progetti finalisti dell’edizione 2026 – come ha ricordato Céline Faini, Brand Manager di Klimahouse – sono stati selezionati su quasi 100 candidature, un traguardo senza precedenti, e rappresentano alcune delle visioni più avanzate e innovative sul tema dell’abitare circolare.

Céline Faini, Brand Manager Klimahouse. Foto di Francesco Moroni Spidalieri
Sarà compito della giuria – presieduta da Manuel Benediketr e composta da accademici, professionisti e rappresentanti delle istituzioni partner – selezionare i vincitori, che verranno premiati il 29 gennaio in Fiera presso il Klimahouse Stage.

Manuel Benedikter, presidente di giuria del Wood Architecture Prize. Foto di Francesco Moroni Spidalieri
Klimahouse Tours 2026
Tra le ulteriori novità dell’edizione le destinazioni dei Klimahouse Tours 2026, organizzati in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige: anche quest’anno l’iniziativa accompagnerà il pubblico alla scoperta di interventi innovativi, ponendo l’accento su progetti che stanno ridefinendo gli standard qualitativi dell’edilizia, dai masi storici agli agriturismi, passando per le aziende e i luoghi per la formazione e l’aggregazione.
Klimahouse Congress 2026
Carla Orsini e Laura Guglielmon, dell’Agenzia CasaClima hanno poi presentato in anteprima il focus del Klimahouse Congress 2026 in programma il 30 e 31 gennaio presso il MEC – Meeting & Event Center Alto Adige.

Carla Orsini, Agenzia CasaClima. Foto di Francesco Moroni Spidalieri
In un contesto segnato da una transizione ecologica sempre più urgente e complessa, il convegno affronterà una domanda cruciale: la sostenibilità è ancora una priorità realmente accessibile a tutti? Nelle due giornate, esperti internazionali porteranno case study di riferimento per stimolare un confronto sia sul piano economico, esplorando modelli finanziari in grado di rendere la sostenibilità un fattore competitivo, sia su quello sociale, con particolare attenzione ai temi dell’inclusione, dell’equità e della partecipazione.

Laura Guglielmon, Agenzia CasaClima. Foto di Francesco Moroni Spidalieri
Polihub: il ruolo delle startup
La conferenza ha inoltre dedicato un approfondimento al ruolo delle startup, leva strategica dell’innovazione in fiera. In continuità con le precedenti edizioni, Polihub – Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano – ha selezionato 20 realtà emergenti che presenteranno soluzioni ad alto potenziale nei settori della transizione ecologica e tecnologica. Lo Startup Contest 2026 metterà al centro dell’innovazione – come ha spiegato Giovanni Aicardi, Head of Venture Scout Programs PoliHub Milano – due categorie di startup: le early stage, ancora nelle prime fasi di sviluppo e sperimentazione tecnologica, e le late stage, già strutturate e pronte a scalare il mercato, che potranno trovare in Klimahouse un vero acceleratore di crescita.

Giovanni Aicardi, Head of Venture Scout Programs PoliHub Milano. Foto di Francesco Moroni Spidalieri
Wood Architecture Academy by Klimahouse
A conclusione del talk, l’unico istituto postgraduate al mondo che collabora con 15 premi Pritzker, ha presentato la terza edizione della Wood Architecture Academy by Klimahouse – Short Master in Wood Architecture.

Antonella Grifa di YACademy Bologna. Foto di Francesco Moroni Spidalieri
Una novità di quest’anno: il Südtirol@Klimahouse
Il Südtirol@Klimahouse è una nuova piattaforma per la cultura imprenditoriale dei protagonisti altoatesini all’interno del FieraMesse H1 Eventspace, il cortile interno del quartiere fieristico che ospiterà anche la mostra “Alps. Architecture. South Tyrol” curata da Kunst Meran.
Il ruolo imprescindibile dell’architetto nella progettazione sostenibile
È poi intervenuto l’architetto Davide Angeli, Deputy Managing Director di AMDL Circle, che ha condiviso una riflessione sul valore dell’architettura come strumento di rigenerazione culturale e ambientale, evidenziando come la collaborazione con Klimahouse rappresenti un’occasione per promuovere approcci progettuali capaci di coniugare estetica, responsabilità e innovazione. Il suo intervento ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’architetto che deve andare oltre la mera costruzione e focalizzarsi sull’abitabilità e sulla necessità di progettare edifici facilmente riadattabili nel tempo. Angeli ha poi promosso la logica del riutilizzo e della flessibilità strutturale, sposando il concetto di “assemblare, non costruire” ed esaltando la metamorfosi di progetti. Ha concluso richiamando l’attenzione sul valore del “non costruito”, elemento cruciale per ripensare lo spazio e la natura.
Per maggiori informazioni visitare il sito di Klimahouse
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