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Dal 22 al 24 gennaio, in occasione della fiera Klimahouse 2020 dedicata all’efficienza energetica e al risanamento in edilizia, l’Agenzia CasaClima ha organizzato anche quest’anno il Klimahouse Congress, promosso da Fiera Bolzano. Questa quindicesima edizione si concentra soprattutto sulle sfide odierne per raggiungere nuovi traguardi nel settore del green building e garantire allo stesso tempo un maggiore benessere e comfort abitativo all’uomo.
Oggetto del congresso sono le nuove tecnologie digitali come soluzione per il raggiungimento di nuovi e più elevati standard nel campo della bioedilizia e del risparmio energetico.
Presso il MEC Meeting & Event Center Südtirol Alto Adige, è quindi possibile prendere parte ad una tre giorni con progetti innovativi e numerosi speaker di fama internazionale, che non solo offrono una precisa overview dello stato attuale delle cose e fanno il punto sui risultati ottenuti in questi anni, ma trattano nuovi e interessanti argomenti come le opportunità offerte dal legno quale prezioso materiale di costruzione o l’applicazione in architettura delle più moderne tecnologie di AI (Intelligenza Artificiale) e robotica.
Con gli interventi al Klimahouse Congress si vuole provare a rispondere ad una importante domanda ovvero “come si può aumentare la sostenibilità di questo settore“. Secondo Achim Menges, fondatore e Direttore dell’Istituto di progettazione e costruzione computazionale dell’Università di Stoccarda, solo le tecnologie digitali possono consentire di costruire in modo notevolmente più veloce e con una qualità più elevata, utilizzando meno materiali e risorse e offrendo così una soluzione concreta alle questioni ecologiche, economiche e sociali dell’edilizia.

Achim Menges, fondatore e Direttore dell’Istituto di progettazione e costruzione computazionale dell’Università di Stoccarda.
“Tradition and Innovation” è il titolo dell’evento di quest’anno, con cui si vuole sottolineare come sia di fondamentale importanza per i professionisti e le aziende che operano in questo settore rispondere a problemi sempre più stringenti come il cambiamento climatico, proponendo soluzioni efficaci grazie al supporto delle moderne tecnologie. L’obiettivo principale dei prossimi anni deve essere quello di realizzare strutture a ridotto impatto ambientale, ma progettate per garantire a chi le abita il più alto livello di benessere possibile, in linea con il concept di Klimahouse 2020 “Costruire bene. Vivere bene”.
Legno protagonista al Klimahouse Congress 2020
I riflettori di questa edizione del Klimahouse Congress sono puntati sul potenziale quasi illimitato del legno, un materiale da costruzione bio simbolo del legame che, nell’edilizia odierna, unisce tradizione e innovazione, passato e modernità. Il legno, infatti, in questi anni è stato capace di ritagliarsi uno spazio davvero importante nella realizzazione di progetti architettonici ed edifici di grandi dimensioni che, allo stesso tempo, si rivelano economici e sostenibili a livello di consumi.
Le nuove conoscenze e le moderne tecnologie, oggi consentono di realizzare edifici in legno all’avanguardia con altissimi livelli di comfort. Un esempio di questi è il progetto Bigwood, che promuove l’utilizzo consapevole e progettuale del legno per la costruzione anche di edifici multipiano di grandi dimensioni.
Proprio sulle opportunità e sui possibili accorgimenti per migliorare l’edilizia del futuro è incentrata la giornata del 22 gennaio, che vede sul palco del Klimahouse Congress diversi speaker come il Prof. Andrea Bernasconi dell’ETH Zurigo, il Prof. Jan Willem van der Kuilen del TU Monaco, la docente e ricercatrice della Libera Università di Bolzano Federica Morandi, il progettista Stefan Gamper, plurivincitore del CasaClima Award, e il Prof Iztok Šušteršič dell’InnoRenew CoE di Izola in Slovenia.
Come la tecnologia sta cambiando il modo di costruire
L’argomento al centro delle riflessioni della seconda giornata del meeting internazionale è invece quello della tecnologia a servizio dell’edilizia. Oggetto di discussione sono infatti le tecnologie di ultima generazione, quali l’intelligenza artificiale e la robotica, il design computazionale, le opportunità offerte dalla digitalizzazione o i progetti realizzati attraverso l’uso di robot e delle moderne stampanti 3D, come la costruzione della DFAB House di Dübendorf, sempre però ponendo l’uomo e il suo benessere al centro di tutto.

Presso l’edificio Empa e Eawag NEST di Dübendorf, otto Professori tra ingegneri strutturali ed esperti di sostenibilità del Politecnico Federale di Zurigo – ETH Zurich – hanno collaborato con partner commerciali per costruire l’edificio DFAB HOUSE (foto: Roman Keller) a tre piani e con una superficie di 200 metri quadri. Questa è la prima casa al mondo ad essere stata progettata, progettata e costruita utilizzando prevalentemente processi digitali. Con questo progetto pilota, i professori ETH hanno voluto esaminare come le tecnologie digitali possono rendere l’edilizia più sostenibile ed efficiente e aumentare il potenziale di progettazione. La progettazione e la pianificazione dei singoli componenti sono state coordinate digitalmente e questi sono stati realizzati direttamente in loco seguendo i dati, di conseguenza, la fase di pianificazione convenzionale non è stata più necessaria. www.dfabhouse.ch
Sul palco per trattare questi temi alcuni grandi esperti del settore come Dominik Matt, Direttore dell’istituto di ricerca Fraunhofer Italia, l’Architetto/urbanista Renier de Graaf, Achim Menges, Direttore e fondatore dell’ICD dell’Università Stoccarda, e il Prof. Benjamin Dillenburger dell’ETH Zurigo.

Il progetto IBA Timber Prototype House presentato dal Prof. Achim Menges, fondatore e Direttore dell’Istituto di progettazione e costruzione computazionale dell’Università di Stoccarda.
Il giorno di chiusura del congresso, venerdì 24 gennaio, è invece dedicato all’incontro da vicino con alcuni tra i progetti più originali e innovativi di importanti studi internazionali e locali, con un ospite speciale che presenta la propria esperienza personale con una riqualificazione in CasaClima R. Una riflessione che approfondisce ulteriormente uno dei temi più complessi per il settore ovvero quello di costruire e risanare gli edifici rispettando le loro caratteristiche estetiche e l’ambiente che li circonda.
L’ultimo giorno sul palco del Congresso sono attesi il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli insieme ai famosi architetti Louis Paillard, Jürgen Bartenschlag dello studio berlinese Sauerbruch Hutton e Armand Paardekooper Overman dello studio olandese Mecanoo, composto da professionisti provenienti da 25 Paesi, i cui lavori si distinguono per l’orientamento neo-avanguardistico.
Klimahouse Congress in sintesi
- Che cosa: Klimahouse Congress 2020
- Quando: 22-24 gennaio 2020; ore 09.00-12.20
- Dove: MEC Meeting & Event Center Südtirol Alto Adige
- Programma e costi: L’ingresso al primo giorno (22 gennaio) del Klimahouse Congress dedicato alle potenzialità del legno “Wood between past and future” è gratuito e compreso nel biglietto della fiera. Il biglietto per l’ingresso al convegno “Construction 4.0” del 23 gennaio ha un costo di 30,00 euro; il biglietto per l’ingresso al convegno “Architecture 2020” del 24 gennaio ha un costo di 30,00 euro; il biglietto di ingresso ad entrambe le giornate del 23 e 24 gennaio ha un costo di 50,00 euro. Qui il programma completo dell’evento.
- Maggiori info e biglietti sul sito di Fiera Bolzano. La partecipazione al congresso garantisce il conseguimento di un numero giornaliero di crediti formativi (2 CasaClima, 3 Architetti, 2 Geometri, 3 Ingegneri, 3 Periti).