Zona Santambrogio Design District: il Fuorisalone 2018

Dalla storia dell’architettura milanese, passando per l’innovazione di giovani progettisti, fino alla visione della città del futuro, Zona Santambrogio Design District si conferma uno dei distretti più giovani della Design Week milanese.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 12/04/2018 Aggiornato il 13/04/2018
Zona Santambrogio Design District: il Fuorisalone 2018

Un continuum di eventi e progetti dalla storia dell’architettura milanese, passando per l’innovazione di giovani progettisti, fino alla visione della città del futuro caratterizzano Zona Santambrogio Design District, uno dei distretti più giovani della Design Week milanese che torna anche per l’edizione 2018. Zona Santambrogio Design District per la Milano Design Week 2018 organizza, seleziona e promuove gli eventi, le esposizioni e i migliori showroom e shop del distretto, tra Piazza Sant’Ambrogio, Piazzale Baracca, Cadorna, Castello Sforzesco, Parco Sempione.

DOUTDESign

Torna con la sesta edizione DOUTDESign, la mostra collettiva dei giovani designers under 35 e start-up innovative del settore arredamento, innovazione, sostenibilità, makers, accessori, interni, illustrazione, e prodotto, allestita negli spazi dell’headquarter del Distretto, nell’ex convento di via San Vittore 49 a Milano, un invito rivolto ai giovani progettisti ad interrogarsi sulle potenzialità del design nel mondo attuale e futuro. 

Ex convento di via San Vittore 49

Un’immagine della passata edizione di DOUTDESign Exhibition

Un’immagine della passata edizione di DOUTDESign Exhibition

La ricerca della leggerezza

Piccola esposizione presente all’interno dell’headquarter, organizzata dallo Studio Albini Associati. In questo allestimento verrà esposto il prototipo della “Poltrona Sospesa”, disegnato da Franco Albini con Enea Manfredini, riprogettato e sviluppato dallo Studio. Un pezzo sperimentale affine ad altri prodotti progettati dal maestro del Razionalismo durante tutta la sua carriera, come la libreria “Veliero”, viene finalmente realizzato e messo in mostra con copie dei disegni della stessa serie. Franco Albini concepisce la “Poltrona Sospesa” ed una serie completa di altri pezzi sperimentali nel 1943 per il Concorso “Casa per tutti”, indetto dalla Triennale di Milano. In essi le parti con funzione portante (schienale e seduta della poltrona) sono basate sul principio delle travi reticolari, realizzate cioè con sottili aste di legno, rette da esili funi d’acciaio.

Ex convento di via San Vittore 49

EAT URBAN FoodTruck Festival

Nella splendida cornice del giardino segreto dell’ex convento, che per l’occasione si trasforma in un ampio ristorante “En plein air” per il Fuorisalone, ospitando alcuni tra i migliori operatori street food su ruote, tra cui lo chef Marco Loy.

Via San Vittore 49

 
INHABITS – Milano Design City

Presentato da DDN – Design Diffusion, alla sua seconda edizione, INHABITS è l’esposizione della Milano Design Week dedicata alle moderne soluzioni per abitare lo spazio urbano e domestico. Ispirato alle Esposizioni Universali, e in particolare alle Triennali di Milano di inizio ‘900, in cui aziende e progettisti mettevano in mostra il meglio della produzione abitativa contemporanea, INHABITS mostra la vita degli abitanti del futuro, proponendo soluzioni innovative per vivere lo spazio urbano e suburbano, tra housing units, materiali, tecnologie, domotica, soluzioni immersive e installazioni architettoniche.

Piazza Castello, Via Beltrami e Parco Sempione

INHABITS – Milano Design City, una foto dalle passate edizioni.

INHABITS – Milano Design City, una foto dalle passate edizioni.

 

Fondazione Albini

 La Fondazione Albini, in stretta collaborazione con Zona Santambrogio, apre le porte del suo storico studio offrendo visite libere tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, di 4 tipologie: 

– Visita sulla continuità di un metodo;

– Visita sul design di Franco Albini e Franca Helg;

– Visita sugli allestimenti di Franco Albini;

– Visita per bambini.

 Via Bernardino Telesio 13

In occasione del Fuorisalone 2018 la Fondazione Franco Albini apre le porte al pubblico.

In occasione del Fuorisalone 2018 la Fondazione Franco Albini apre le porte al pubblico.

FONDAZIONE ACHILLE CASTIGLIONI

Il 16 febbraio 2018 si sono festeggiati i 100 anni di Achille Castiglioni con la speciale mostra/evento “100×100 Achille”. La Fondazione Achille Castiglioni ha ideato per l’occasione un progetto fuori dall’ordinario: alcuni tra i più importanti designer del mondo sono stati invitati a una grande festa ed è stato chiesto loro di scegliere per Achille un regalo, che hanno inviato insieme a un biglietto d’auguri personalizzato. La festa è l’occasione per festeggiare Achille Castiglioni e tutto quello che il grande Maestro ha significato per il design contemporaneo e i suoi protagonisti di oggi. 
I 100 regali sono tutti oggetti anonimi, come quelli che Castiglioni ha cercato e collezionato per tutta la vita, scegliendoli più per come funzionano, che per la firma del loro autore. Sono oggetti diversi per genere, materiale o tipologia, ma accomunati dalla stessa intelligenza progettuale, individuata dai designer. I 100 oggetti costituiscono così il primo nucleo di un possibile “Museo dell’oggetto anonimo”, fatto di oggetti progettati da autori ignoti, ma scelti da designer molto noti. I biglietti di auguri: ogni designer ha ricevuto come invito cartaceo, una cartolina, che è stata trasformata da ognuno in un personale biglietto di auguri, attuando una vera e propria operazione di ready made “alla Castiglioni”. La mostra: il progetto è curato da Chiara Alessi e Domitilla Dardi per la Fondazione Achille Castiglioni. L’allestimento della mostra è stato affidato allo Studio Calvi Brambilla, che ha ideato un display costituito da strutture mobili e versatili in continuità col concept generale del progetto. L’identità dell’evento è stata realizzata da Davide Soldarini di Casostudio. Il catalogo, che riunisce le immagini degli oggetti-regalo e dei biglietti di auguri, è edito da Corraini. 

  • Che cosa: Fondazione Achille Castiglioni, Piazza Castello, 27, a Milano
  • Quando: fino al 30 aprile 2018.  Orari di apertura (previa prenotazione visita guidata): da martedì a sabato alle 10:00 / 11:00 / 12:00; il giovedì anche alle 18:30 / 19:30 / 20:30
  • Biglietti ingresso: Singolo €10, Ridotto € 7
  • Info: http://www.fondazioneachillecastiglioni.it

ROSSANA ORLANDI

Un universo sospeso nel tempo, cuore pulsante di una Milano che si nutre d’arte. Sarà aperto al pubblico per tutta la settimana del Fuori Salone 2018.

Spazio Rossana Orlandi, Via Matteo Bandello 14/16, 20123 Milano, Info: http://www.rossanaorlandi.com

Rossana Orlandi

Spazio Rossana Orlandi

 

AVANZAMENTO PROGRESSIVO

Avanzamento Progressivo non è una mostra né uno showroom, ma un laboratorio aperto dove poter incontrare artisti e prendere parte ad eventi multidisciplinari come live painting, laboratori di rilegatoria, sfilate di bassa moda, talk sullo stato dell’arte contemporanea, proiezioni di video e documentari e selezione di musica in vinile. Lo spazio cambierà pelle ogni giorno, includendo lo spettatore nel processo creativo degli artisti che, proprio in quei giorni, all’interno dello spazio, allestiranno le opere che andranno a comporre, giorno dopo giorno, un ambiente inizialmente disallestito.
Artisti coinvolti: 108, 2501, 3ttman, Alberonero, Alfano, Andreco, Aris, Giorgio Bartocci, Clemens Behr, Gonzalo Borondo, Canemorto, Ciredz, CT, Dilen Tigreblu, Ekta, Jeroen Erosie, Gue, Graphic Surgery, Alexey Luka, Nelio, Jorge Pomar, Domenico Romeo, Run, Sbagliato, Sten Lex, Tellas, THTF.

Via Olona 25,  Orari: 11-21

OFFICINE SAFFI

Dal 14 aprile al 22 giugno Officine Saffi è lieta di presentare The thing in your mind, la prima personale italiana di Anders Ruhwald, pensata per due sedi distinte: Officine Saffi (Milano) e Casa Museo Jorn (Albissola). Il titolo e il concept sono legati alla definizione che Ruhwald predilige per le proprie sculture: oggetti “site sensitive”, che scatenano riflessi concettuali nell’osservatore, provocando concatenazioni di ricordi, desideri, inganni cognitivi e false tautologie delle immagini, a partire dagli inediti rapporti che gli oggetti stabiliscono con l’ambiente e l’architettura.

Le opere in mostra presso Officine Saffi fanno parte di un’indagine sulla convenzionalità degli appoggi, dei sostegni, degli ancoraggi. I corpi (superfici sensibili, tensioni controllate) vivono nei confronti dell’architettura secondo “comportamenti” che paiono reiterati e assimilati dai nostri utensili quotidiani – a muro come gli interruttori della luce, appesi come lampadari, a terra come sedute, ad angolo come gli infissi – ricomponendo un caleidoscopio di funzioni inesistenti, ridotte a tensioni di forze, a presenze nello spazio. Così i lavori “Holder”, “State”, “Prop (it is OK)”, “Between” contribuiscono alla riflessione sull’identità degli apparati domestici, in un dialogo tra oggetto, opera d’arte e design.

Quella di Ruhwald è una scultura di derivazione minimalista, che si afferma attraverso l’accostamento di materiali diversi nello spazio (legno, metallo, tessuto, ceramica, elementi architettonici e d’arredo). In questa sintassi di significanti, la ceramica e l’ambiente acquistano un valore preponderante, caratterizzando la fenomenologia delle opere. Si potrebbe dunque affermare trattarsi di sculture e ambienti riflessivi, in quanto l’alterità mediata dagli oggetti di Ruhwald è una proiezione dei nostri sensi, abituati e addomesticati da secoli a relazionarsi con riferimenti codificati: l’ambiente domestico, l’arredo, la funzione (utilitaristica o estetica) dell’oggetto, l’architettura.

Così la grande installazione sospesa “The shades about to fall”, in mostra presso Officine Saffi, impedisce il regolare percorso all’interno spazio espositivo e pone delle questioni sul concetto di confine. L’installazione necessita della nostra esperienza per essere attivata, non (o non soltanto) in senso cinetico-percettivo ma mentale, mediante la nostra interrogazione dei corpi nello spazio. La superficie dei corpi è il confine sul quale lavora Ruhwald, il punto di contatto (fisico, visivo, percettivo) tra noi e il mondo. Si tratta di una partitura scultorea che l’artista ama definire “site sensitive” per sottolineare come egli non punti a trasformare lo spazio ma a intercettare la nostra percezione e definizione di esso, in un processo di slittamento semantico.

Anders Ruhwald, The thing in your mind, a cura di Luca Bochicchio, alle Officine Saffi, via Aurelio Saffi 7, dal 14 aprile al 22 giugno 2018, http://www.officinesaffi.com; orari dal lunedì al venerdì  10–13, 14-18.30, sabato 11-18, Domenica su appuntamento. Ingresso gratuito

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Zona Santambrogio inoltre presenterà un programma di esposizioni ed eventi insieme agli attori presenti del quartiere come showroom, negozi, e naturalmente designer, aziende e architetti, che trovano negli spazi del distretto la propria vetrina ideale durante la Milano Design Week 2018. All’interno del distretto inoltre l’associazione Akropolis organizza visite guidate per fare scoprire al pubblico le meraviglie segrete della città di Milano (www.akropolismilano.com).
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