Fuorisalone 2018: Ventura Future e Ventura Centrale

Ventura Future è il nuovo polo espositivo del circuito Ventura Projects, che lascia Lambrate e si posiziona a FuturDome per il Fuorisalone 2018. Seconda edizione per Ventura Centrale.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 10/04/2018 Aggiornato il 11/04/2018
Fuorisalone 2018: Ventura Future e Ventura Centrale

Grande novità di quest’anno del Fuorisalone è Ventura Future che prende il posto di Ventura Lambrate, il distretto nord-est che fin dagli esordi si era imposto come l’epicentro del giovane design sperimentale. Ventura Future è il nuovo polo espositivo del circuito Ventura Projects che abbandona Lambrate per rilanciarsi e intraprendere una nuova avventura sul territorio milanese. 

La 1a edizione di Ventura Future si svolgerà in diverse location. In primo luogo, c’è loft: un luogo di lettura, tipico dei quartieri residenziali borghesi e milanesi. A pochi passi da Loft c’è FuturDome, un museo indipendente allestito in uno spazio residenziale con una storia incredibile, in via Paisiello 6, in zona Loreto, precedentemente noto come il luogo d’incontro del movimento futurista, diventato un luogo di ricerca, sperimentazione e ospitalità per i nuovi talenti dell’arte contemporanea. Nell’edificio FuturDome si da il benvenuto al design italiano di alto livello come Editions Milano, Mingardo e Mason che mescolano saggezza, originalità, freschezza di idee e stile. Infine, ci sarà l’ex Facoltà di Farmacia di Viale Abruzzi, un antico edificio in cui gli ex studenti lasciavano tracce delle loro fatiche e in cui saranno presenti molte accademie internazionali.

FUTURDOME, un museo indipendente allestito in uno spazio residenziale con una storia incredibile. Precedentemente noto come il luogo d’incontro del movimento  futurista, FuturDome è diventato un luogo straordinario di ricerca, sperimentazione e ospitalità per i nuovi talenti dell’arte contemporanea

FUTURDOME, un museo indipendente allestito in uno spazio residenziale con una storia incredibile. Precedentemente noto come il luogo d’incontro del movimento  futurista, FuturDome è diventato un luogo straordinario di ricerca, sperimentazione e ospitalità per i nuovi talenti dell’arte contemporanea

 
Loft

Gli ex allievi della Design Academy amano invece esplorare il campo della tecnologia interattiva con installazioni ludiche, con cui in passato hanno vinto il Milano Design Award. Jelle Mastenbroek, Daniel de Bruin e il loro ingegnere Bas Bakx sono presenti al Ventura Future di quest’anno. Insieme creeranno una nuova esperienza interattiva. Lo spettatore è il fulcro della mostra e sarà costantemente tenuto d’occhio. L’installazione è esposta al Loft. Sempre al Loft, il collettivo olandese The Materialists vuole dimostrare che la carta è un altro materiale che diamo per scontato, con il progetto ‘Paper Extended’, che mostra modi sperimentali di riutilizzare la carta al massimo del suo potenziale.

 

The Materialists presenta Paper: Il collettivo olandese The Materialist vuole dimostrare che la carta è un altro materiale che diamo per scontato. ‘Paper Extended’, che mostrerà modi sperimentali di riutilizzare la carta al massimo del suo potenziale.

The Materialists presenta Paper: Il collettivo olandese The Materialist vuole dimostrare che la carta è un altro materiale che diamo per scontato. ‘Paper Extended’, che mostrerà modi sperimentali di riutilizzare la carta al massimo del suo potenziale.

The Materialists presenta Paper: Il collettivo olandese The Materialist vuole
dimostrare che la carta è un altro materiale che diamo per scontato. ‘Paper Extended’, che mostrerà modi sperimentali di riutilizzare la carta al massimo del suo potenziale.

Ventura Future al FuturDome

Questa prima edizione di Ventura Future mostra ai suoi visitatori come i designer sono sempre in prima fila, nel cercare di plasmare il futuro. Il fatto che il nostro mondo stia rapidamente cambiando e che ci troviamo sempre di fronte a sfide ambientali, sociali, politiche e tecniche, non dovrebbe sorprenderci. La capacità dei progettisti sta proprio nel pensare al di fuori delle strutture convenzionali e di produrre soluzioni radicali. Le distinzioni tra le discipline tradizionali stanno diventando sempre più invisibili, dimostrando che il mix tra designer, tecnologi, ingegneri e analitici sta dando dei buonissimi risultati. 

Spesso li guardiamo con preoccupazione e con un senso di alienazione, ma alcuni espositori di Ventura Future vogliono mostrare il lato positivo di questi progressi tecnologici. Uno di questi espositori, che svela la transizione verso un mondo più connesso, è lo studio di design UM Project, con sede a Brooklyn. Con il loro progetto ‘PATCH’ stanno visualizzando reti, abbracciando la connettività e immaginando il futuro delle case intelligenti e delle città intelligenti. UM Project esporrà presso l’edificio FuturDome.

Sempre presso FuturDome  è esposto il progetto Wasted della designer olandese Diederik Schneemann e il fotografo Aldwin van Krimpen che mostreranno una dolorosa rappresentazione della verità. La serie mette in mostra il contenuto dei nostri sacchetti della spazzatura, un accumulo di rifiuti non biodegradabili che nella vita di tutti i giorni preferiamo non guardare. Rimodellando i rifiuti in piatti di cibo dall’aspetto gustoso, ‘Wasted’ fa in modo che gli spettatori riflettano criticamente sui rifiuti.

Stessa location anche per il progetto ‘Common Sands’ di Studio Plastique che sottolinea una transizione nel comportamento umano rispetto alle risorse. Lo studio belga si chiede: “da quando le risorse sono diventate così insignificanti per noi?”. Nasce così una linea di prodotti per la tavola composta da semplice sabbia, un materiale apparentemente banale ma usato ovunque intorno a noi, a partire dai nostri dispositivi elettronici, fino ai nostri sistemi di illuminazione e addirittura nelle nostre case. 

Per mantenere un sistema sanitario ben funzionante, accessibile e umano, dovremmo consultare la nuova generazione, che ha l’incentivo di affrontare i problemi con idee nuove e sperimentali. Per ‘HH: una visione olandese di salute e felicità’, Ventura Future, con il supporto dell’Ambasciata olandese in Italia, ha selezionato sette designer che presentano dei progetti che assicurano dei progressi nel campo della medicina: Johan Viladrich, Nienke Helder, Gerjanne van Gink, Tamara Hoogeweegen, Alissa Rees, Rebekka Evita Strenk e Aurore Brard. Il tema è affrontato in maniera differente, si passa dalle soluzioni pratiche e giornaliere per i pazienti, alle riflessioni sulla salute, sul benessere e sulla vita umana. I progetti saranno esposti da FuturDome.

Notando una mancanza di design per la categoria degli anziani, Johan Viladrich si è seduto al suo tavolo da disegno per progettare soluzioni pragmatiche: un coltello da cucina, un calzascarpe e un deambulatore, questi i risultati di un’intensa ricerca sull’ergonomia, sulla forma e sul materiale. Nienke Helder offre una visione alternativa al trattamento dei problemi sessuali femminili indotti dal trauma: ‘Sexual Healing‘ è un insieme di oggetti sensoriali da utilizzare al di fuori dell’ambiente clinico.

Il premio FuturDome

Rilasciato da Isisiuf, l’istituto internazionale di studi sul futurismo, FuturDome e Ventura Projects organizzano la prima edizione del FuturDome Prize durante la settimana del design 2018. Il premio FuturDome è un premio per le discipline contemporanee mondiali che ha come obiettivo quello di scoprire, riconoscere e dare supporto a una futura generazione di creatori. E’ stata selezionata una giuria illustre, tra cui: Marie Ange Brayer (capo curatore del Centro di Architettura e Design Pompidou), Paolo Ulian (designer), Luca Nichetto (designer Nichetto Studio), e Irene Kronenberg & Alon Baranowitz (fondatori B + K Architecture).Il premio è assegnato il 19 aprile presso l’edificio FuturDome.

In sintesi
  • Che cosa: Ventura Future
  • Dove: via Paisiello 6, via Donatello 36 e viale Abruzzi 42, Milano
  • Quando:  17-22 aprile 2018

 

Ventura Centrale

Seconda edizione per Ventura Centrale che torna quest’anno con otto esperienze di design sempre più impressionanti e travolgenti. Passeggiando tra le volte di Ventura Centrale, i visitatori scoprono diversi elementi contemporanei di design: dalla rigorosa tecnica applicata dai produttori leader dell’Estremo Oriente al gustoso design americano, dall’artigianato italiano e svizzero, alla fusione tra industria e talento del design. Quest’anno presentano un mix eclettico di design contemporaneo mettendo in mostra sia artisti emergenti che marchi consolidati, quali: Nitto, Asahi Glass, Stephan Hürlemann e horgenglarus, Surface Magazine con David Rockwell, Editamateria con Antonio Aricò, Baars & Bloemhoff, EILEEN FISHER presenta DesignWork, a cura di Li Edelkoort, e ‘Paradigma’ è una mostra-installazione di Fabrica.

horgenglarus e Stephan Hürlemann: le sette figure, alte fino a tre metri, nell’installazione ‘Riesen mit Zwerg’ o ‘Giants with Dwarf’, sono state costruite dall’architetto e designer Stephan Hürlemann utilizzando alcune parti di sedie e tavoli che sono state prese dall’archivio storico del produttore horgenglarus.

AGC Asahi Glass: il ‘Sound’ è il centro dell’installazione del giapponese AGC Asahi Glass, il produttore leader mondiale di vetro, prodotti chimici e materiali high-tech. Il concetto di ‘Soundscape’ di quest’anno è quello di creare uno spazio che consenta ai visitatori di sperimentare i fenomeni uditivi in modi nuovi, utilizzando il vetro ‘sound-generating’, attualmente in fase di sviluppo presso AGC. I suoni vengono emanati dal vetro trasparente, fornendo sensazioni del tutto nuove per il visitatore.

Progetto inedito Il vetro “che suona” di AGC Asahi Glass, leader mondiale nella produzione di vetro e materiali high-tech, protagonista alla Milano Design Week 2018. Il vetro “che suona” è stato messo a punto con l’uso di uno speciale strato intermedio in grado di attenuare il fenomeno della risonanza caratteristico di questo materiale. In tal modo diventa possibile produrre un suono pulito in una vasta gamma di frequenze, dalle più alte alle più basse. Come racconta Satoshi Takada, General Manager della divisione Business Development di AGC, “Il vetro è un elemento fondamentale in parecchi spazi. Abbiamo deciso di adattarlo ai nuovi stili di vita conferendogli una nuova funzionalità: la capacità di generare il suono. Questa innovazione fa parte di una sfida emozionante: realizzare inediti “paesaggi sonori” con il vetro”.
Il concept è stato sviluppato da AGC in collaborazione con l’architetto giapponese emergente Motosuke Mandai, il quale ha trasformato il progetto in un’installazione denominata “Soundscape”.

Progetto inedito Il vetro “che suona” di AGC Asahi Glass, leader mondiale nella produzione di vetro e materiali high-tech, protagonista alla Milano Design Week 2018. Il vetro “che suona” è stato messo a punto con l’uso di uno speciale strato intermedio in grado di attenuare il fenomeno della risonanza caratteristico di questo materiale. In tal modo diventa possibile produrre un suono pulito in una vasta gamma di frequenze, dalle più alte alle più basse. Come racconta Satoshi Takada, General Manager della divisione Business Development di AGC, “Il vetro è un elemento fondamentale in parecchi spazi. Abbiamo deciso di adattarlo ai nuovi stili di vita conferendogli una nuova funzionalità: la capacità di generare il suono. Questa innovazione fa parte di una sfida emozionante: realizzare inediti “paesaggi sonori” con il vetro”.
Il concept è stato sviluppato da AGC in collaborazione con l’architetto giapponese emergente Motosuke Mandai, il quale ha trasformato il progetto in un’installazione denominata “Soundscape”.

SURFACE e David Rockwell: a metà della ‘camminata’ all’interno di Ventura Centrale c’è un posto dove ci si può rilassare, mangiare e socializzare. In onore del suo 25° anniversario, Surface, la principale rivista americana di design presenterà ‘The Diner’ . Surface ha invitato l’architetto David Rockwell, del pluripremiato Rockwell Group e una selezione di designer americani sia emergenti che affermati incluso lo studio di design 2×4 a celebrare il design americano, presentando un’interpretazione contemporanea indimenticabile del ‘diner americano’. L’installazione immerge i visitatori in quattro ambienti distinti: l’ingresso, ispirato all’Airstream, un pranzo in stile East Coast, una stanza che rende omaggio ai commensali del Midwest e una lounge del West Coast.

In onore del suo 25° anniversario, Surface, la principale rivista americana di design presenterà ‘The Diner’ .
Surface ha invitato l'architetto David Rockwell, e una selezione di
designer americani sia emergenti che affermati a celebrare il design
americano, presentando un'interpretazione
contemporanea indimenticabile del ‘diner
americano’.In onore del suo 25° anniversario, Surface, la principale rivista americana di design, presenterà ‘The Diner”. Surface ha invitato l’architetto David Rockwell, e una selezione di designer americani sia emergenti che affermati a celebrare il design americano, presentando un’interpretazione contemporanea indimenticabile del ‘diner americano’.

EILEEN FISHER a cura di Edelkoort Exhibitions: ‘Waste no More’ è una fusione stimolante tra design, tessile e attivismo, sostenuta dal marchio di moda EILEEN FISHER. La sua ultima iniziativa ‘DesignWork’ mostra la dedizione dell’azienda a sfidare le regole del settore della moda. 

Fabrica:  centro di ricerca sulla comunicazione con sede a Treviso, fa parte del Gruppo Benetton e mira ad ispirare giovani imprenditori e menti creative. Uno dei designer di Fabrica è Sam Baron. Per la mostra a Ventura Centrale, Fabrica collabora con Pierre Frey, nel contesto della triennale di Reciprocity Design Liège. ‘Paradigma’ è un viaggio visivo multidimensionale che mette in discussione il ruolo dell’immagine, all’interno del processo di progettazione contemporaneo.

Per la mostra a Ventura Centrale, Fabrica collabora con Pierre Frey, nel contesto della triennale di Reciprocity Design Liège. ‘Paradigma’ è un viaggio visivo multidimensionale che mette in discussione il ruolo dell’immagine, all’interno del processo di progettazione contemporaneo.

Per la mostra a Ventura Centrale, Fabrica collabora con Pierre Frey, nel contesto della triennale di Reciprocity Design Liège. ‘Paradigma’ è un viaggio visivo multidimensionale che mette in discussione il ruolo dell’immagine, all’interno del processo di progettazione contemporaneo.

Editamateria con Antonio Aricò: il marchio creativo italiano Editamateria ha l’obiettivo di  riunire artigiani e designer per pubblicizzare la potenza contemporanea dell’artigianato italiano. Non è la prima volta che Editamateria e Antonio Aricò uniscono le forze. Quest’anno ci accolgono in una vera e propria sala italiana – una stanza, un luogo in cui il rapporto tra l’uomo e i suoi oggetti diventa visibile. La collezione di mobili di Aricò diventa metafora delle attività e delle emozioni umane, come un fratino (un tavolo) che simboleggia una pausa dal lavoro o uno scrittoio (una scrivania) che permette di pensare e di creare.

Baars & Bloemhoff: quest’anno torna a Ventura Centrale. Per ‘Transitions III: Experimental Inventiveness’, sei importanti studi di design olandesi sono stati invitati a lavorare con la vasta collezione di materiali dell’azienda. Bart Joachim van Uden, Christian Heikoop, Floris Wubben, Job van der Berg, Mae Engelgeer e Studio Truly Truly mostreranno al pubblico le tecniche, le applicazioni e le combinazioni sorprendenti.

Baars & BloemhoffNel 2018 Baars & Bloemhoff torna a Ventura Centrale. Bart Joachim van Uden, Christian Heikoop, Floris Wubben, Job van der Berg, Mae Engelgeer e Studio Truly Truly mostreranno al pubblico le tecniche, le applicazioni e le combinazioni sorprendenti.

Nitto: percorrendo l’esposizione di Nitto, brand giapponese, lo spettatore rimarrà colpito da un muro di colori. HARU stuck on design – con ‘porta il colore nella tua vita’ – mostrerà una serie di nastri adesivi colorati che offrono un nuovo modo di personalizzare lo spazio. Per l’installazione verranno utilizzati tre diversi materiali: nastro washi, nastro PET lucido morbido e nastro OPP trasparente.

HARUHARU stuck on design di Nitto – con ‘porta il colore nella tua vita’ – mostrerà una serie di nastri adesivi colorati che offrono un nuovo modo di personalizzare lo spazio.

Lo spazio industriale sottostante la Stazione di Milano Centrale e scelto come location, si riconduce all’oscurità e freddezza delle antiche caverne preistoriche, permettendo di esplorare come il colore in uno spazio vuoto e senza anima impatti sulle emozioni umane e sull’atmosfera.

Lo spazio industriale sottostante la Stazione di Milano Centrale e scelto come location, si riconduce all’oscurità e freddezza delle antiche caverne preistoriche, permettendo di esplorare come il colore in uno spazio vuoto e senza anima impatti sulle emozioni umane e sull’atmosfera.

Ventura

L’installazione, che ti accoglie con un tappeto avvolgente color cremisi, nasce infatti dall’idea di poter presentare i colori più liberamente in uno spazio, cosi da adattarli alle situazioni ed emozioni del momento: i colori infatti mettono in mostra ed aggiungono vita all’ambiente toccando la sfera emotiva e mentale delle persone. Il colore è stato pensato come uno dei piaceri della società umana fin dalla sua nascita in era preistorica. Nella pittura paleolitica rupestre i colori e le forme che appaiono quando si illumina l’oscurità della caverna rappresentano infatti la vera immagine della gioia che avrebbe innescato l’ immaginazione di quei popoli  per realizzare la prima forma di disegno nella storia dell’umanità.

In sintesi
  • Che cosa: Ventura Centrale
  • Dove: via Ferrante Aporti 15, Milano
  • Quando: 17-22 aprile 2018 10-20: martedì 17 aprile – sabato 21 aprile; 10-18: domenica 22 aprile

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  • Surface, la principale rivista americana di design presenterà ‘The Diner’ .
  • Esterno di FuturDome
  • 'PATCH' by François Chambard/UM project
  • The Materialists presenta Paper: Il collettivo olandese The Materialist  vuole
dimostrare che la carta è un altro materiale che
diamo per scontato. 'Paper Extended', che mostrerà modi sperimentali di riutilizzare la carta al massimo del suo potenziale.
  • "Paradigma" di Fabrica
  • HARU
  • Baars & Bloemhoff

 

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